giovedì 10 gennaio 2013

RIASSUNTO L'ETA' OSCURA DELLA GRECIA

Periodo che va dal 1200 a.c. all'800 a.c.
Dopo il crollo della civiltà micenea la Grecia venne occupata da Dori, Ioni ed Eoli--->il livello culturale e civile si abbassò moltissimo: scomparve l'uso della scrittura e vennero meno i commerci. Questa è l'età oscura (o medioevo) della civiltà greca.
Struttura politica e sociale 
Autarchia
La popolazione era divisa in villaggi a capo dei quali vi era un sovrano affiancato da un consiglio di anziani. Ciascuna comunità era autarchica cioè sopperiva alle proprie necessità in maniera autonoma [in parole povere: si mangiava ciò che si produceva, si utilizzavano le risorse a disposizione senza comprarle altrove. Si importavano solo alcune cose tipo i metalli].
I commerci, quando si verificavano, erano basati sul baratto perché non  si conosceva l'uso della moneta. L'ospitalità era un valore fondamentale che stabiliva relazioni e legami fra le famiglie.

Poemi omerici
Nei poemi omerici vengono descritte molto bene la mentalità, i costumi e i valori di questi secoli oscuri. Anche se in essi non sono narrati eventi reali, rimangono comunque un documento importantissimo per ricostruire la storia di quel periodo.
La poesia era una forma di educazione ed insegnamento, per questo i personaggi narrati da Omero e le loro vicende  rispecchiano la moralità e i valori che la società imponeva.
La Vendetta
Achille trascina il corpo di Ettore
La vita dei personaggi omerici si ispira ad una morale di tipo competitivo---> chi pensava di essere stato offeso doveva rispondere con la vendetta e, se non lo faceva, rischiava di perdere l'onore. Tutto ciò che esponeva alla derisione dei propri simili era considerato talmente penoso e insopportabile che spesso si preferiva la morte alla vergogna. Questo comportamento era chiamato "cultura della vergogna".
Anche gli dei omerici rispecchiano gli uomini e le loro debolezze: amano, odiano, si ingannano. Questa similarità tra uomo e dio è tipica della religione greca---> non vi è una casta sacerdotale ben definita che ha il diritto di interpretare la volontà divina. Qualsiasi persona può compiere riti e sacrifici.


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