Charles Dickens visse in un periodo in cui in Europa si verificarono grandi cambiamenti sociali e fu anche per questo che la sua scrittura si focalizzò principalmente sulle classi meno abbienti e sulle loro difficoltà.
Tra il 1770 e il 1840, l'Inghilterra subì una trasformazione radicale, passando da società prettamente agricola ad una di tipo fortemente industriale. Per la prima volta, i mercanti furono in grado di acquisire ricchezza e potere, cosa che prima era stato possibile solo per i nobili. Il rovescio della medaglia di questa situazione fu che in Inghilterra apparve una nuova classe: quella dei poveri, ancora più poveri dei loro predecessori.
I nuovi poveri erano costretti a vivere in luridi quartieri sovraffollati delle grandi città, dove mancavano acqua, riscaldamento e condizioni igieniche adeguate. I bambini piccoli non andavano a scuola, ma lavoravano nelle fabbriche spesso facendo i lavori più pericolosi.
Le loro condizioni sono state raccontate nel libro Tempi Difficili pubblicato per la prima volta nel 1854.
Un'immagine tratta dal film "Oliver Twist" di Roman Polanski |
I romanzi di Dickens sono opere di grande protesta sociale, di rabbiosa denuncia nei confronti di coloro che erano ai vertici e permettevano l'esistenza di simili condizioni per i meno abbienti. La mancanza di uno stato sociale (il Welfare) che potesse arginare il fenomeno della povertà, il modo in cui le autorità perseguitavano la povera gente, la mancanza di un'istruzione adeguata sono tutti temi che compaiono spesso nella sua produzione letteraria e che ne costituiscono il tratto distintivo più evidente.
fatto davvero bene complimenti,mi è stato molto d'aiuto
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