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mercoledì 14 novembre 2012

RIASSUNTO SULL'AFRICA


AFRICA FISICA
E' collegata all'Asia dalla penisola del Sinai e separata dall'Europa dallo stretto di Gibilterra. E' circondata da mari: nord mar mediterraneo, est mar rosso e oceano indiano, ovest oceano atlantico.
La parte nord-occidentale è quasi interamente occupata dal deserto del Sahara. Il territorio è molto diverso a seconda delle zone: vi sono tavolati, deserti e catene montuose. Fra questi ultimi ricordiamo il Kilimangiaro che è la vetta più alta. Vi sono molti fiumi importanti come il Nilo, il Congo, il Niger e una ampia regione di laghi tra cui il più grande è il lago Vittoria.
I climi sono disposti per fasce parallele e simmetriche nei due emisferi in cui si estende il continente.
Al centro, si estende la zona equatoriale che è caratterizzata da temperature elevate, umidità e piogge quotidiane. La foresta pluviale è il principale tipo di vegetazione.
Le due zone subequatoriali hanno temperature elevate tutto l'anno e hanno due stagioni che si alternano nel corso dell'anno: la stagione delle piogge e la stagione secca. E' il regno della savana popolata da grandi mammiferi e i fiumi sono abitati da coccodrilli e ippopotami.
Nelle fasce tropicali si rivela una forte carenza di piogge e prevale la steppa che diventa più arida man mano che si va verso i deserti.
Le regioni desertiche sono caratterizzate da una totale assenza di pioggia e da temperature elevatissime..

ECONOMIA:
E' il continente più povero ci sono stati in cui si vive con meno di un dollaro al giorno (Burkina Faso). Il sottosuolo è ricchissimo in Nigeria, Libia ci sono  giacimenti di petrolio, famose sono le miniere d'oro e diamanti sfruttate dalle grandi potenze europee (Olanda). Fra tutti gli stati il Sud Africa è il più ricco e industrializzato.

martedì 13 novembre 2012

LA GLOBALIZZAZIONE - BREVI CENNI


Non ha una definizione precisa, non c'è una spiegazione univoca che possa comprendere tutti gli aspetti di questo fenomeno econonomico-sociale. Volendo fare degli esempi concreti è globalizzazione il fatto di poter mangiare pizza e bere coca cola in tutti i paesi del mondo. O ancora che le parti di un computer vengano costruite in paesi diversi e assemblate in un altro ancora.  Oppure che i monaci tibetani possano collegarsi in rete. 


La globalizzazione affonda le sue radici fin dall'epoca del colonialismo, nell'espansione commerciale dell'Europa verso i paesi meno sviluppati, nelle rivoluzioni industriali, nel capitalismo e nel progresso tecnologico. E' il risultato di tutte queste cose. Dopo la fine delle guerre mondiali e soprattutto con la caduta del muro di Berlino si assiste a un progressivo avanzamento del mercato globale grazie anche alla liberalizzazione degli scambi anche con quei paesi che erano sempre stati "chiusi" (blocco sovietico). 


Oggi le aree economicamente più forti sono U.S.A., U.E, Giappone, mentre il terzo mondo si trova in una condizione di sfruttamento.
Le MULTINAZIONALI hanno un ruolo determinante nella globalizzazione: sono infatti quelle imprese che possiedono fabbriche in diversi paesi (delocalizzazione) ma hanno le loro sedi principali nei loro paesi d'origine.
Si parla di G. riferendosi principalmente al sistema economico ma riguarda anche la cultura, l'informazione, la circolazione di persone, beni e cose. Anche la rete mondiale dei trasporti ha avuto un ruolo fondamentale nella G. ( navi per merci, aerei per persone) così come le telecomunicazioni che negli ultimi decenni si sono enormemene sviluppate. Anche quest'ultime sono gestite da grandi multinazionali che controllano l'informazione pubblica. 


FLUSSI MIGRATORI - CONSIDERAZIONI GENERALI


Sono dovuti agli squilibri delle condizioni economiche tra un paese e l'altro o tra una regione e l'altra (esempio: emigrazione dal Sud Italia verso le città industrializzate del Nord negli anni '50).
Chi emigra sfugge solitamente ad un condizione di povertà e va all'estero per guadagnare abbastanza per mantenere la propria famiglia.
In altri casi si verificano emigrazioni per sfuggire alla guerra o alle persecuzioni.
Per quanto riguarda i flussi migratori internazionali essi si verificano fra i paesi dell'Asia e dell'Africa verso l'Europa e il Nord America.

Rispetto ai grandi flussi migratori dei primi del '900 che hanno coinvolto migliaia di persone, oggi sono cambiate fondamentalmente due cose:

  • i paesi ospitanti hanno imposto delle restrizioni sulla possibilità di risiedere PERMANENTEMENTE nel paese, quindi l'emigrazione è spesso temporanea o soggetta a determinate condizioni (acquisto casa, lavoro fisso, matrimonio ad esempio)
  • il livello culturale degli emigranti è molto cambiato: oggi molti hanno un grado d'istruzione medio-superiore mentre un tempo erano poveri contadini o operai praticamente analfabeti.
Nonostante questo, gli emigrati sono spesso impiegati in lavori inferiori al loro livello culturale o alla loro qualifica: quindi capita che un medico egiziano si ritrovi a raccogliere i pomodori in Basilicata.
Inoltre è ancora molto diffuso il lavoro nero, che non garantisce al lavoratore una paga decente e neppure condizioni di sicurezza accettabili.
C'è poi un'emigrazione di tipo “politico” che avviene quando la popolazione di un paese in guerra fugge per salvarsi la vita. In questo caso si parla di profughi di guerra. Recentemente Lampedusa è stata teatro di decine di sbarchi di persone che cercavano si sfuggire agli orrori della guerra in nord africa.