giovedì 3 gennaio 2013

CAUSE PRIMA GUERRA MONDIALE

Sappiamo che l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando avvenuto a Sarajevo da parte di un irredentista serbo viene considerata la causa "occasionale" della Prima Guerra Mondiale, ma alla base del conflitto ci furono situazioni molto più complesse e non riconducibili ad un singolo, seppur gravissimo fatto.
Vediamo quindi le cause principali che portarono il mondo intero ad entrare in guerra.

IMPERIALISMO

Per Imperialismo si intende quella pratica di espansione in virtù della quale una nazione, più o meno legittimamente, ne conquista un'altra assoggettandola al proprio governo.  Intorno alla fine del 1800 l'Impero Britannico si estendeva in tutti i continenti e la Francia aveva il controllo di gran parte del suolo africano. Il possesso di tutte queste terre accresceva la rivalità della Germania, che aveva iniziato tardi la sua politica di espansione coloniale e possedeva solo alcuni territori sul continente africano.

MILITARISMO
Un atteggiamento di tipo militaristico si verifica quando una nazione pone in grande rilievo il potere dell'esercito e degli armamenti ad esso connessi.  Alla fine del 1800 le nazioni europee, sempre più divise fra loro, aveva portato ad una grande corsa alle armi. Gli eserciti di Francia e Germania erano più che duplicati fra il 1870 e il 1914 ed era sempre viva quella grande rivalità in campo navale fra Inghilterra e Germania.  

NAZIONALISMO
Il Congresso di Vienna , in seguito alle guerre napoleoniche, aveva trasformato la Germania e l' Italia in nazioni profondamente divise. Fu grazie ai movimenti nazionalistici che avvenne l'unificazione d'Italia nel 1861 e della Germania nel 1871. La Francia inoltre non approvava la perdita dell'Alsazia e della Lorena, annesse alla Germania dopo la guerra franco-prussiana e, in molte terre appartenenti all'Impero Austro-Ungarico e in Serbia, c'erano forti gruppi indipendentisti che volevano affrancarsi dal governo che le dominava.  

ALLEANZE
Il sistema di alleanze che era andato formandosi in Europa  fra il 1879 e il 1914 impediva, di fatto, alle nazioni di decidere liberamente quando e a chi dichiarare guerra, limitando il proprio potere decisionale e accrescendo tensioni fra gli stati.  

CRISI INTERNAZIONALI
La crisi marocchina del 1904 vedeva l'Inghilterra cedere lo stato africano alla Francia, ma la popolazione chiedeva fortemente l'indipendenza ed era supportata dalla Germania che non vedeva di buon occhio l'espansione coloniale della rivale Francia. La guerra venne evitata, anche se nel 1911 i tedeschi organizzarono una forte protesta militate contro il dominio francese e vennero poi convinti a ritirare l'esercito grazie all'occupazione di parte del Congo francese. 


Un'altra crisi minava in quegli anni la stabilità europea: nel 1908 l'impero Austro-Ungarico occupò la Bosnia facendo infuriare i Serbi che consideravano quel territorio come una loro provincia. La Serbia minacciò di entrare in guerra contro gli austriaci, aiutata dai Russi. La Germania, allora, si alleò con l'Austria preparandosi per la guerra. Questa guerra venne evitata grazie al ritiro della Russia dall'impegno di aiutare la Serbia, ma la tensione politica fra le nazioni rimase molto alta, tanto da portare a quello che conosciamo come l'eccidio di Sarajevo, pretesto scatenante della Prima Guerra Mondiale. 



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