mercoledì 14 novembre 2012

LA CRISI DELL'INTELLETTUALE ALL'INIZIO DEL 900


Breve riassunto sulla crisi dell'intellettuale ai primi del 900 - spunti per un approfondimento

E' il secolo della crisi delle certezze, del crollo della fiducia nella ragione. Grande impulso alla fisica moderna con la scoperta della radioattività (studio dell'atomo, fissione nucleare) e teoria della relatività di Einstein. Tutto questo insieme agli studi di Freud sulla psiche umana, dimostra come ciò su cui prima si basava la cultura e il sapere va in buona parte rivisto. La conseguenza è che la figura dell'intellettuale va in crisi.
Egli non è più portavoce di principi universali, di valori validi per tutti. Anche gli ideali della patria e dell'unità nazionale sembrano superati. Quindi l'intellettuale cosa fa?? Deve darsi un senso una ragione, deve ritrovare il suo ruolo. Le nuove correnti (come il decadentismo) esplorano mondi nuovi (l'inconscio- Freud), partono da dubbio non più dalle certezze. Il mondo non può più essere spiegato con sicurezza perché ogni cosa ha un lto nascosto segreto non evidente agli occhi (simbolismo).
Dal Decandentismo derivano diversi movimenti che si fanno portavoce di questo nuovo modo di sentire dell'uomo:
 estetismo e superomismo ------------> D'ANNUNZIO
 mito dell'infanzia e del fanciullino -------> PASCOLI
 importanza del romanzo psicologico -------> PIRANDELLO / crisi d'identità SVEVO inetto

E' nel romanzo che meglio si esprime la crisi del 1900.

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