giovedì 15 novembre 2012

IL ROMANZO NEL 900


E' l'uomo il protagonista assoluto: un uomo spesso inadeguato, senza certezze, alla ricerca della sua identità. Al centro della narrazione non c'è più l'uomo col paesaggio, ma l'uomo e uno scavo interiore continuo.

INFLUENZA DELLA SCIENZA-------> i fenomeni del mondo non possono più essere spiegati con certezza con linearità assoluta.
Inoltre la psicanalisi porta la scoperta dell'inconscio cioè quella parte non visibile ma che influenza moltissimo l'uomo.

Personaggi------> Mutano, cambiano a seconda del punto di vista con cui vengono rappresentati e a seconda delle situazioni in cui si trovano. Compare la figura dell'inetto cioè un uomo che è completamente sfasato, tra coscienza e azione.

Il tempo--------> Non segue più una cronologia lineare, si salta continuamente tra presente e passato, tra i ricordi e l'oggi. E' come se ci fosse un tempo interiore in cui gli avvenimenti ricordati, i pensieri, le sensazioni dilatano il tempo della storia. Quindi accade che un pensiero del protagonista occupi magari 30 pagine di un libro...

Tecnica narrativa--------> si utilizza spesso il flusso dei pensieri dei personaggi, cioè le loro riflessioni, i loro ricordi scritti in maniera diretta, immediata. Questo può rendere la lettura difficoltosa perchè gli scrittori tentano di rendere la caoticità, la confusione, i salti temporali che la mente fa in pochi attimi.

Spazio-------> ha molta meno importanza l'ambiente esterno rispetto a quello che avveniva una volta. Tutto viene visto attraverso gli occhi del personaggio.

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