domenica 27 dicembre 2020

ANALISI POESIA I DUE FUCHI PASCOLI

Tu poeta, nel torbido universo
t’affisi, tu per noi lo cogli e chiudi
in lucida parola e dolce verso;

sì ch’opera è di te ciò che l’uom sente
tra l’ombre vane, tra gli spettri nudi.
Or qual n’hai grazia tu presso la gente?

Due fuchi udii ronzare sotto un moro.
Fanno queste api quel lor miele (il primo
diceva) e niente più: beate loro!
E l’altro: E poi fa afa: troppo timo


PARAFRASI

Tu poeta ti rivolgi attentamente all'universo oscuro, tu lo capisci anche per noi (che non possiamo farlo) e lo riporti nelle tue parole chiare e nei tuoi versi delicati; così la tua opera è l'unica cosa che l'uomo riesce a capire tra tutte le apparenze (ombre vane) e le illusioni (spettri nudi). Quale merito di tutto questo ti dà la gente? Ho sentito due fuchi ronzare sotto un gelso. Uno diceva che le api erano fortunate perché non avevano nient'altro da fare che il miele. L'altro ribatteva che il miele dà fastidio perché si sente troppo il timo. 

ANALISI METRICA

Lirica composta da 10 versi endecasillabi che rimano ABA CDC EFEF e divisi in due terzine e una quartina 


FIGURE RETORICHE

Apostrofe= v. 1 "tu poeta
Enjambement= v. 1 "universo/t'affisi" - v. 2 "chiudi/ in lucida parola
Arcaismo= v. 2 "t'affisi
Iperbato= v. 2 "tu per noi lo cogli" (invece di "tu lo cogli per noi") - v. 6 "qual n'hai grazia tu" (invece di "quale grazia ne hai tu)
Metafora= v. 5 "ombre vane" e "spettri nudi" sono le illusioni, le apparenze - 
v. 7 "due fuchi" = la società contemporanea miope e sciocca -
v. 8 "queste api" = i poeti 
v. 8 "quel loro miele"= la poesia
Regionalismo= v. 10 "fa afa" è un'espressione tipica della parlata toscana e significa "dare noia", "dare fastidio". In questo specifico caso si potrebbe anche dire che il miele che sa troppo di timo "dà nausea". 



COMMENTO
Il tema principale della poesia è  la complessità del ruolo del poeta nella società: le api e il loro miele rappresentano, rispettivamente, i poeti e la loro opera poetica, mentre i due fuchi rappresentano la società che disprezza il lavoro dei poeti. 
Nei primi versi Pascoli parla della condizione dell'uomo contemporaneo: un uomo che non è più capace di orientarsi in un mondo sempre più complesso ed estraneo (torbido universo). All'uomo così smarrito potrebbe venire in aiuto il poeta con la sua opera in grado di rivelare quanto c'è di nascosto e misterioso nell'universo, ma egli viene ignorato e misconosciuto dai più. 
La quartina finale chiarisce proprio questo concetto: due fuchi (le persone sciocche e superficiali) discorrendo oziosamente, convengono che le api sanno fare soltanto il miele e non sono in fondo di nessuna utilità (come il Poeta, che sa fare soltanto "inutile" Poesia).

sabato 19 dicembre 2020

TESINA SU MARADONA

Storia= La rivoluzione cubana
Geografia= L'Argentina
Italiano= Riassunto del libro "La mano di dio"
Inglese= Life of Diego Armando Maradona (sintesi della vita in lingua inglese)
Francese= La FIFA (Fédération Internationale de Football Association)
Scienze= Le droghe
Tecnologia=  Lo stadio che produce energia elettrica a Lagos (QUI l'articolo completo)
Arte= Lo stadio come opera architettonica
Musica= Pino Daniele "Tango de la buena suerte" (dedicata appunto a Maradona)
Ed. Fisica= Il calcio


ALTERNATIVE


Storia= Il peronismo
Italiano= Luis Sepulveda "Storia di una gabbianella..." (libro che Maradona apprezzava molto)
Storia= La guerra delle Falkland
Scienze= L'energia cinetica
Tecnologia= Materiali per attrezzature sportive
Musica= Musical "Evita" 
Musica= Madonna "Don't cry for me Argentina"





martedì 15 dicembre 2020

RIASSUNTO DINASTIA GIULIO CLAUDIA

DINASTIA GIULIO CLAUDIA

L'imperatore Ottaviano Augusto visse fino a 80 anni, ma i suoi figli maschi morirono prima di lui. 

Quindi lasciò il trono a TIBERIO (figlio che la moglie Livia aveva avuto da un precedente matrimonio).
Tiberio governò dal 14 al 37 d.C. con moderazione: durante il suo regno dimostrò infatti un rigido rispetto per la tradizione augustea cercando di salvaguardare l'Impero e assicurandone la tranquillità interna ed esterna. La corte imperiale era purtroppo attraversata da trame, lotte e congiure e Tiberio, non sopportando questo clima di tensione, si ritirò a Capri da dove continuò a governare Roma fino alla morte. 
A lui successe

CALIGOLA che interruppe la politica moderata di Tiberio e governò da sovrano dispotico. Avendo mostrato fin da subito un'inclinazione alla violenza e una chiara instabilità mentale, fece giustiziare molte persone e fu infine fermato dai pretoriani che lo uccisero e proclamarono come suo successore

CLAUDIO (zio di Caligola) uomo di mezza età, colto e stravagante, che si rivelò un ottimo imperatore. 
Assunse dei liberti che chiamerà Liberti imperiali come suoi stretti collaboratori e consiglieri. 
Aprì le cariche del Senato anche all'aristocrazia della Gallia Transalpina. 
Annettè  a Roma le province della Mauretania, della Tracia e della Britannia. 
Ebbe però due mogli, che in qualche modo furono causa della sua rovina: la prima, Messalina, organizzò una congiura contro di lui che venne fortunatamente scoperta. La seconda moglie, Agrippina, è sospettata di averlo avvelenato per far salire al trono il figlio Nerone (figlio avuto da un precedente matrimonio).

NERONE  salì al trono molto giovane (non aveva ancora 17 anni). Nell'esercizio del potere fu guidato in parte dalla madre Agrippina e in parte dal suo maestro, il filosofo Seneca, che cercò di farlo governare con moderazione e rispetto nei confronti del Senato.  Dopo un litigio riguardante la sua amante, Poppea, Nerone fece uccidere la madre e allontanò Seneca da corte. Da quel momento la sua politica prese una piega decisamene più severa e dispotica.
Nerone amava organizzare feste e giochi per la plebe dove lui stesso si esibva. 
Sposò Poppea (dopo aver fatto uccidere la moglie Ottavia) e, scoperta la congiura dei Pisoni, mandò a morte, fra gli altri, anche l'antico maestro Seneca. In poco tempo si era trasformato in un tiranno crudele. 
Nel 64 d.C. un violento incendio distrusse buona parte di Roma e Nerone venne sospettato di aver appiccato il fuoco per impadronirsi di un terreno devastato dall'incendio su cui aveva fatto costruire la sua residenza, la Domus Aurea. Per difendersi Nerone accusò a sua volta i Cristiani che vennero perseguitati, torturati e uccisi. 
Dopo un lungo viaggio in Grecia tornò a Roma, ma ormai abbandonato da tutti i suoi sostenitori, fu dichiarato nemico pubblico dal Senato. Senza più poteri né aiuto, Nerone si dà la morte tagliandosi la gola.
Di lui resta un ritratto completamente negativo, soprattutto a causa della storiografia senatoria e per la tradizione cristiana che vide in lui il primo persecutore dei cristiani. In realtà Nerone fece anche delle buone cose come la riforma monetaria, la ricostruzione di Roma dopo l'incendio con materiali refrattari al fuoco e più resistenti. Inoltre riconquistò l'Armenia contesa con il popolo dei Parti. 
 




 


venerdì 11 dicembre 2020

DESCRIZIONE DI UN PAESAGGIO ESEMPI

 Diamo qui alcuni esempi per la descrizione di un paesaggio.

PAESAGGIO INVERNALE 


La foto che ho scelto rappresenta un paesaggio nella stagione invernale.
La neve bianca ricopre ogni cosa: si vede una larga strada in primo piano e un muretto di pietra anch'esso coperto di neve. Sul manto stradale, appena visibili, ci sono le tracce del passaggio di un veicolo.
Gli alberi sullo sfondo sono alti e ramificati. Non hanno foglie, ma una spessa coltre bianca che li ammanta.
I colori dominanti sono il bianco e il grigio. Il cielo, anch'esso bianco, è appena visibile tra il fitto intrico degli alberi.
E' un paesaggio che trasmette un senso di desolazione e staticità. 


PAESAGGIO PRIMAVERILE

La foto che ho scelto di descrivere rappresenta un paesaggio primaverile che raffigura un mulino affacciato su un corso d'acqua.

In primo piano sono visibili due cigni bianchi che nuotano nell'acqua calma del fiume. Le rive sono verdi e ricche di fiori di vario tipo e dai molti colori. Sulla destra c'è un albero alto dal tronco chiaro che sembra aver messo da poco nuove foglie verdi. Sulla sinistra si vede il mulino, tinteggiato di rosso e composto da due edifici affiancati di altezza diversa. Sulle pareti sono presenti alcune finestre, mentre la base del mulino è in pietra. 
Accanto si trova il congegno che fa girare la ruota del mulino su cui sta scorrendo dell'acqua che forma una piccola cascata. 
Sullo sfondo, oltre a numerosi alberi, si vede un piccolo ponte ad arco, tutto di pietra. 
Il cielo è azzurro con qualche nuvola indistinta. 
I colori sono tanti e vivaci: dall'azzurro del fiume, al rosa dei fiori, al bianco dei cigni. 
E' un paesaggio allegro, ma nello stesso tempo calmo e rilassante. 


PAESAGGIO CITTADINO

La foto che ho scelto di descrivere rappresenta una strada di New York in un giorno di pioggia. 
La strada è molto larga ed è resa lucida dall'acqua. 
In primo piano si vede un uomo di spalle con un ombrello aperto e con una borsa in mano che la sta attraversando. 
La strada è fiancheggiata da alti palazzi su cui si possono vedere alcune insegne pubblicitarie. Ai lati le luci dei semafori si riflettono sull'asfalto bagnato. 
In secondo piano si vede un uomo in bicicletta, alcune macchine e diversi taxi gialli. Sullo sfondo il cielo grigio contrasta con le luci dei negozi e delle insegne luminose. 
L'impressione generale è piuttosto cupa e fa pensare che la foto sia stata scattata nel tardo pomeriggio, quando la città si svuota e tutti rientrano nelle proprie case. 





PAESAGGIO MARINO

La foto che voglio descrivere rappresenta un paesaggio marino.
In primissimo piano, sulla destra, si vedono i tronchi di due palme che si intrecciano e creano con le loro grandi foglie un grosso ombrello naturale. In basso c'è una piccola spiaggia di sabbia chiara su cui si infrangono le onde del mare. L'acqua è di un colore azzurro intenso tipico dei mari tropicali. Non distanti da riva due rocce grigie di media grandezza affiorano dall'acqua. 
Sullo sfondo, a destra, si vede una parte di costa ricca di vegetazione mentre all'orizzonte si intravedono due imbarcazioni.
Il cielo è azzurro con molte nuvole chiare, quasi bianche. 
L'immagine è dominata dai colori azzurro e verde e trasmette un senso di calma e di relax. 

lunedì 30 novembre 2020

LA CICALA E IL GRIDO DEL CIELO ANALISI

La cicala e il grido del cielo di Franco Marcoaldi


Sei la colonna sonora dell’estate
però non ti ho mai vista in faccia.
Pratichi il mimetismo e se qualcuno
si avvicina al tuo ricovero
taci di colpo, per sottrargli traccia.
Il tuo rumore è rauco, lento,
cadenzato; quasi raspassi il sole
in un giorno ideale da bucato.
Ché appena arriva l’ombra
il tuo tamburo ammutolisce,
le lamine vibranti giacciono inerti:     
il paesaggio non respira più,
grido del cielo che svanisce.

Quella sgradita sinfonia
che sgorgava dalla terra screpolata
martellando il cervello
nell’ora più accaldata,
ora mi manca. Il tuo silenzio
pare un avvertimento:
l’ombra ha trionfato sulla luce
e si riaffaccia lo sgomento.



PARAFRASI

Il tuo canto risuona per tutta l'estate, ma non sono mai riuscito a vederti. Ti nascondi mimetizzandoti e se qualcuno passa vicino alla tua tana di colpo smetti di cantare, così da non far capire dove sei.  
Il suono che produci è basso, lento e ritmico, come se in un giorno ideale per stendere i panni tu graffiassi la superficie del sole. Perché appena il sole va via il tuo canto si ammutolisce, le lamine della tua bocca che vibrano per produrre il suono si fermano: il paesaggio sembra non respirare più (perché il suono ritmato della cicala è simile al ritmo del respiro) e il rumore che sembra provenire dal cielo (perché si sente ovunque) svanisce. Quel rumore fastidioso, che usciva dalle crepe del terreno e martellava il mio cervello nelle ore più calde della giornata, ora mi manca. Il tuo silenzio sembra un avvertimento, sembra voler dire che le tenebre hanno prevalso sulla luce e torna la tristezza.


ANALISI METRICA

Lirica composta da due strofe di 13 e 8 versi (totale 21 versi) di vario metro (dodecasillabi, endecasillabi, novenari e altri). La struttura ritmica è anch'essa varia e non segue uno schema preciso, ci sono però alcune rime baciate (v. 2- faccia, v. 5 - traccia -  v.10 ammutolisce, v. 13 - svanisce - v. 19 avvertimento - v. 21 sgomento). 


FIGURE RETORICHE

Metafora: v. 1 "colonna sonora dell'estate" (indica la cicala e il suo canto) - v. 10 "il tuo tamburo" (cioè il suono che produce la cicala) - v. 20 "l'ombra" metafora del male (o comunque di un elemento negativo) che l'ha avuta vinta sulla luce, a sua volta metafora del bene)
Personificazione: v. 2 "vista in faccia" (alla cicala viene attribuito un volto umano)
Enjambement: v. 3 "se qualcuno/si avvicina" - v. 18 "silenzio/pare" - 
Enumerazione: vv. 6/7 "rauco, lento, cadenzato"
Similitudine: v. 7 "quasi raspassi il sole" (quasi sta per "come se" )
Perifrasi: v. 8 "un giorno ideale da bucato" (intende un giorno molto soleggiato)



domenica 22 novembre 2020

RIASSUNTO IL FILIPPINO DI SAROYAN

Il racconto di W. Saroyan "Il filippino" narra le vicende di un giovane ragazzo filippino che, molestato da un uomo ubriaco, finisce per compiere un gesto criminale.


TRAMA
All'interno di una sala d'attesa, dove molte persone stanno aspettando il traghetto per attraversare la baia di Oakland, un giovane filippino, in ordine e ben vestito, viene notato da un uomo bianco ubriaco che inizia ad offenderlo davanti a tutti e ad alta voce gli urla di andarsene e di non mischiarsi ai bianchi. 
Tutti i presenti si accorgono delle molestie dell'uomo, ma nessuno reagisce o fa nulla per difendere il filippino. Quando il traghetto arriva, il ragazzo sale per primo cercando un posto dove non possa essere notato, ma poco dopo vede di fronte a sé l'ubriaco e corre a rifugiarsi nelle toilette.
Qui viene subito raggiunto dall'uomo che inizia a colpire le porte di tutti i bagni per scovare il ragazzo. Il giovane si chiede come mai nessuno degli altri uomini  provi a fermarlo fino a quando si rende conto di essere rimasto solo con lui. Sentendosi braccato, prega l'uomo di andare via e di non creare problemi. 

Nel mentre, sente che la paura e l'amarezza per l'indifferenza degli altri si sta tramutando in una forte rabbia. Tira fuori il coltello che ha con sé, stringendolo forte fino a conficcarsi le unghie nel palmo della mano ed esce dal bagno, ripentendo all'uomo di andarsene. 
L'ubriaco ignora le sue parole e lo afferra per il vestito; il ragazzo allora inizia a colpirlo al fianco fino a farlo cadere a terra. 
Tornato nella sala tutti vedono le sue mani e i suoi abiti insanguinati, ma nessuno fa né dice nulla. 
Il ragazzo sa di non poter fuggire, ma prima che arrivi la polizia, si rivolge ai presenti chiedendo loro perché non lo hanno aiutato a fermare l'ubriaco prima che lui fosse costretto ad ucciderlo. 



TEMI 

I temi principali di questo racconto sono il razzismo e l'indifferenza. Il giovane, offeso e minacciato solo perché "straniero" in terra americana, appare come una vittima non solo dell'ubriaco, ma della società intera, rappresentata dai passeggeri del traghetto. Tutti, infatti, mostrano indifferenza verso il comportamento del molestatore e non offrono aiuto al giovane ragazzo, lasciandolo al proprio destino, prima di vittima e poi di carnefice. Anche dopo averlo visto sconvolto e con le mani insanguinate, infatti, non ci sono reazioni da parte dei presenti che sembrano proprio non voler vedere quanto appena accaduto. E' presente, anche se più sottinteso, il  tema della colpa: quella della vittima che per difendersi compie un atto più grave dell'offesa diventando di fatto il carnefice. 


mercoledì 18 novembre 2020

RIASSUNTO LANCILLOTTO O IL CAVALIERE DELLA CARRETTA CHRETIEN DE TROYES

Lancillotto o il Cavaliere della carretta è un romanzo d'avventura in versi ottonari scritto tra il 1176 e il 1181 da Chrétien de Troyes su richiesta della sua protettrice, Maria di Francia. 

TRAMA
Il crudele Meleagant - figlio del re di Gorre e cavaliere della Terra del Non Ritorno - tiene prigionieri nelle sue terre molti abitanti del regno di Artù. Uno dei Cavalieri della Tavola Rotonda dovrà duellare con Malgeant per liberarli, altrimenti anche la regina verrà imprigionata. Il siniscalco Kay accetta la sfida ma perde il combattimento e Ginevra viene rapita. In quel momento il cavaliere Galvano insieme a Lancillotto, che ha una relazione segreta con Ginevra, partono per andare a salvarla.  Non avendo un cavallo, Lancillotto deve sottostare al ricatto di un nano che ha notizie del luogo ove si trovi Ginevra e che gli offre un passaggio sul carro usato per portare i malfattori al patibolo. Farsi vedere a bordo di quel carro è simbolo di grande disonore, ma Lancillotto è disposto a tutto per salvare Ginevra: ingoiando il suo orgoglio e sacrificando il suo titolo di Cavaliere, sale sul carro e viene condotto presso un castello dove rincontra Galvano e da dove, attraverso una finestra,  vedono la regina insieme a Melegeant. 
I due cavalieri vanno in soccorso di Ginevra, prendendo strade diverse. Melegeant e Lancillotto si affrontano e quando Malegeant sembra soccombere suo padre, Baudemagus, chiede a Ginevra di interagire affinché Lancillotto smetta di combattere. Lancillotto allora rimanda il duello all'anno successivo presso la corte di Re Artù. Nel frattempo prende con sé Ginevra e libera tutti i prigionieri. 
Lancillotto incontra segretamente Ginevra nella sua stanza, ma nel tagliare le sbarre della finestra della camera da letto, si ferisce alla mano e macchia di sangue le lenzuola. Il giorno successivo, Malegeant trovando il sangue nel letto li accusa di tradimento e nuovamente inizia un duello fra Lancillotto e Malegeant. Ancora una volta il combattimento viene interrotto da Baudemagus quando vede suo figlio in grave difficoltà. Lancillotto va quindi alla ricerca di Galvano insieme ai prigionieri, ma con un trucco, viene imprigionato da un nano al servizio di Méléagant. La sua gente, disperata, parte per salvare Galvano che sta per affogare e, nel frattempo Ginevra riceve una lettera falsa in cui le viene fatto credere che Lancillotto si trovi già alla Corte di Artù. 

 Ritornati a corte non trovano Lancillotto e capiscono che deve essere stato imprigionato da qualche parte. Nel frattempo viene organizzato un grande torneo e Lancillotto riesce a negoziare una licenza di libertà per parteciparvi in incognito. 
Lì, solo Ginevra lo riconosce e gli chiede di combattere "al peggio" per un giorno. Accettando di umiliarsi in questo modo, Lancillotto dimostra il suo amore per lei. 
Il giorno successivo, vince tutti i combattimenti e poi, ancora in incognito, torna alla sua prigione. Méléagant lo trasferisce quindi su un'isola dove gli fa costruire una torre per trattenerlo. 


Il romanzo è stato completato da Geoffroy de Lagny con il consenso di Chrétien de Troyes. 
In questo epilogo, si dice che Méléagant vada a corte per continuare il duello con Lancillotto, ma senza trovarlo perché imprigionato. La  sorella di Malegeant aiuta poi Lancillotto a fuggire dalla torre e il coraggioso cavaliere combatte l'ultimo duello con Malegeant, in cui vince tagliandogli la testa. 

giovedì 5 novembre 2020

10 FRASI CON L'APPOSIZIONE

Alcune frasi con l'apposizione

1) Il dottor Rossi è un medico scrupoloso ed attento

2) Il fiume Po attraversa tutta la Pianura Padana

3) La macchina dello zio Mario si è guastata lungo l'autostrada

4) Mia madre come cuoca lascia proprio a desiderare

5) Mio papà da giovane ha lavorato come ingegnere aeronautico

6) Ti presento l'avvocato Mario Rossi

7) I Parti, popolazione stanziata in Medio Oriente, ebbero lunghi scontri con i Romani

8) Mio fratello Enrico si è laureato molto presto

9) Selena Gomez, cantante e attrice statunitense, ha recentemente pubblicato un nuovo disco

10) Tua madre, in qualità di rappresentante, ha diritto di partecipare ai consigli di classe

11) Parigi, capitale della Francia, è uno dei luoghi più visitati del mondo 

12) Suo nonno, architetto affermato, lavorò alla ricostruzione della città dopo il terremoto

13) Paolo si è innamorato di Anna, la sua segretaria

14) La Divina Commedia, opera di Dante, è un capolavoro della nostra letteratura

15) A Londra visiterò Buckingham Palace, residenza della regina

giovedì 29 ottobre 2020

RIASSUNTO NABUCCO DI VERDI

La storia origina dal racconto biblico della lotta del popolo ebreo contro il re babilonese Nabucodonosor

PARTE I 
L'opera inizia a Gerusalemme, nel Tempio di Salomone.
Il popolo ebreo è stremato dalla lotta contro l'esercito babilonese che spinge alle porte di Gerusalemme. Il profeta Zaccaria esorta la sua gente a continuare ad avere fede in Dio e presenta loro Fenena, figlia del re babilonese Nabucco, che è prigioniera nelle loro mani e che potrebbe offrire loro una possibilità di negoziare la pace. 
Quando Ismaele, figlio del re di Gerusalemme, vede la giovane ricorda di quando, prigioniero presso Babilonia, era stato aiutato a fuggire proprio da Fenena. Ora i due, che sono innamorati, progettano la fuga per salvare la vita della giovane.
Intanto Abigaille, sorella maggiore di Fenena, riesce ad entrare nel Tempio di Salomone insieme ad un gruppo di soldati travestiti. Anche Abigaille è innamorata di Ismaele e lancia al giovane un ultimatum: se lui giura di amarla lei farà in modo che Nabucco cessi la guerra contro il popolo ebreo, diversamente dirà a tutti che Fenena ha tradito i Babilonesi. Ismaele rifiuta la proposta facendo adirare Abigaille. 
Nabucco giunge intanto al tempio insieme al suo esercito, ma Zaccaria lo ferma minacciando di uccidere Fenena. Interviene Ismaele che strappa la ragazza dalle mani di Zaccaria consegnandola al padre che ordina ai suoi soldati di distruggere il tempio. 
A questo punto è Ismaele ad essere diventato il traditore del suo popolo. 

PARTE II

La scena è ora ambientata a Babilonia. 
Abigaille ha scoperto da alcune carte di essere figlia di schiavi e viene tenuta in prigionia. Nabucco vuole riprendere la guerra contro gli ebrei e nomina al suo posto Fenena che ordina la liberazione degli ebrei per amore di Ismaele. 
Il sacerdote di Belo, allora, racconta tutto ad Abigaille e, per far sì che la giovane prenda lei la guida del regno, mente dicendole che Nabucco è stato ucciso in guerra. 
Abigaille allora irrompe a corte ed ordina a Fenena di consegnarle la corona, ma torna in quel momento Nabucco che si dichiara non solo Re di Babilonia, ma Dio stesso e minaccia di uccidere tutti gli ebrei. 
In preda al delirio, viene colpito da un fulmine che fa cadere a terra la sua corona, prontamente raccolta da Abigaille, che si autoproclama unica regina di Babilonia. 

PARTE III

Ora che Abigaille è regina intende sterminare tutti gli ebrei. Quando Nabucco viene portato presso il trono la giovane vuole che firmi la sentenza dei condannati a morte, fra cui c'è anche la sorella Fenena. Nabucco non vuole firmare, ma Abigaille ribadisce che Fenena ha tradito il popolo babilonese e che non potrà essere salvata. Il re allora cerca le carte che dimostrano l'origine di schiava di Abigaille, ma la ragazza riesce a distruggere la pergamena. Ormai senza prove per dimostrare che Abigaille non ha diritto al trono Nabucco viene arrestato  e chiede perdono e pietà senza essere ascoltato. Tutto sembra ormai perduto per il popolo ebreo che, intonano il coro "Va' pensiero" ricordando la loro terra perduta. Zaccaria, però, li invita a non perdere mai la fede e la speranza in Dio.  

PARTE IV
Viene il giorno dell'esecuzione. Nabucco sente le grida di Fenena e la vede in catene, condotta verso la morte. Allora si getta in ginocchio, chiedendo perdono e aiuto al Dio degli ebrei. Le sue preghiere vengono ascoltate: arriva infatti Aballo, suo servitore fedele, che, insieme ad un gruppo di soldati, lo sprona ad andare a salvare la figlia e a riprendersi il trono. Nabucco arriva pressoi giardini dove avverrà l'esecuzione e proclama la sua conversione all'ebraismo. In quel momento la statua di Belo si infrange e tutti gridano al prodigio divino. Nabucco è acclamato come unico re e Abigaille si avvelena chiedendo il perdono di Fenena e la pietà di Dio.



lunedì 26 ottobre 2020

FRASI CON IL COMPLEMENTO DI LUOGO

 Frasi con il complemento di stato in luogo

1) Oggi ci siamo fermati in hotel perché stava piovendo

2) Le mie amiche hanno dormito a casa mia nel weekend

3) Sul tavolo ci sono dei bicchieri da mettere a lavare

4) Nel libro che ho regalato a mio figlio ci sono delle bellissime illustrazioni

5) Se hai tempo ci vediamo più tardi al bar


Frasi con il complemento di moto a luogo

1) Sto andando dal dottore. Mi accompagni?

2) Arrivando in centro a piedi si ha una magnifica visuale dei monumenti

3) Mentre tornavo a casa ho incontrato tua sorella

4) Il treno per Milano è già partito 

5) Per il matrimonio di Lucia andremo in campagna


Frasi con il complemento di moto da luogo

1) I miei genitori stanno tornando da Barcellona

2) Uscendo da scuola ho visto Roberto

3) Una volpe è sbucata fuori dalla tana

4) Appena torno dagli Stati Uniti ci vedremo per un aperitivo

5) Siamo partiti dal porto di Genova per la Sardegna


Frasi con il complemento di moto per luogo

1) Passando per un vicolo stretto siamo arrivati nella piazza

2) Abbiamo trovato un guado e ci siamo avventurati attraverso il fiume

3) Molte strade di New York passano per Central Park

4) Una gran mole di traffico navale passa per il canale di Panama

5) Avrei preferito passare per la campagna provenzale invece che viaggiare  in aereo




venerdì 23 ottobre 2020

ANALISI AUTUNNO DI GIANNI RODARI


AUTUNNO


Il gatto rincorre le foglie
secche sul marciapiede.
Le contende (vive le crede)
alla scopa che le raccoglie.

Quelle che da rami alti
scendono rosse e gialle
sono certo farfalle                
che sfidano i suoi salti.

La lenta morte dell'anno
non è per lui che un bel gioco,
e per gli uomini che ne fanno
al tramonto un lieto fuoco.


Parafrasi

Il gatto gioca con le foglie secche cadute sul marciapiede, scambiandole per prede da cacciare, mentre vengono raccolte dalla scopa di qualcuno.
Le foglie rosse e gialle che cadono dai rami più alti gli sembrano farfalle incaute che non temono la sua agilità (visto che proverà ad afferrarle).
Le foglie secche sono per lui solo un gioco divertente, gli uomini invece ci faranno un fuoco scoppiettante a fine giornata. 

ANALISI METRICA 
Lirica composta da 12 versi (di vario metro: ci sono novenari, settenari, ottonari) divisi in 3 strofe. Lo schema metrico è ABBA CDDC EFEF 

FIGURE RETORICHE
Enjambement: v. 1 "le foglie/secche"
Personificazione: v. 4 "la scopa che le raccoglie" (è l'uomo che spazza e raccoglie le foglie) - v. 7 "farfalle... che sfidano i suoi salti" - v. 12 "un lieto fuoco
Metafora: v. 9 "La lenta morte dell'anno", qui è rappresentata dalle foglie secche (e per estensione dall'autunno che fa seccare le foglie), ma è anche metafora della vita che si avvicina alla sua fine.
Anastrofe= v. 3 "vive le crede" - v. 11 "al tramonto un lieto fuoco
Sinestesia "v. 12 "un lieto fuoco"  

ANALISI E COMMENTO
La lirica descrive un particolare momento dell'anno, l'autunno, attraverso una scena di vita quotidiana. Siamo in città (lo presumiamo dal fatto che ci sia un marciapiede) dove un gatto si diverte a giocare con le foglie secche che qualcuno sta raccogliendo con la scopa. La prima strofa è ricca di termini relativi al movimento (rincorre- contende- raccoglie), lasciando un'impressione giocosa e vivace. I primi quattro versi rappresentano quindi un momento felice e spensierato (del gatto, ma per estensione anche dell'uomo).  La strofa ben descrive l'infanzia e la gioventù dell'uomo che vengono rappresentate dal gioco e dalla spensieratezza. 
I versi successivi descrivono invece il lento cadere delle foglie come fossero farfalle imprudenti, che non hanno paura di essere catturate dal gatto. Se nella prima strofa la sensazione principale era quella del movimento, qui prevale il senso della vista: ci sono i colori delle foglie in autunno (rosse e gialle) e ci sono i colori delle farfalle. 
Nell'ultima strofa si descrive infine l'autunno, quasi la fine dell'anno e quasi la fine della vita per l'uomo. L'impressione finale non è però di tristezza come si potrebbe aspettare: il "lieto fuoco", infatti rivela una serena accettazione dello scorrere del tempo e quindi anche della vecchiaia. 

martedì 20 ottobre 2020

RIASSUNTO UNA MODICA INVASIONE DI LOCUSTE DORIS LESSING

Il racconto "Una modica invasione di locuste" di Doris Lessing fa parte della raccolta "Racconti Africani" pubblicata per la prima volta nel 1955.


Trama 

Le vicende sono ambientate in una fattoria africana dove Margaret, la protagonista, vive con il marito Richard e l'anziano suocero Stephen. La fattoria è ben gestita dai due uomini che insieme, pur lamentandosi delle politiche agricole dello Stato, riescono comunque a tirare avanti dignitosamente.
Margaret non sa quasi nulla della vita di campagna avendo sempre vissuto in città, ma osserva e ascolta le conversazioni degli uomini per cercare di capire il più possibile. 
Un giorno Margaret sente il marito e il suocero parlare dell'arrivo delle locuste che, seguendo un ciclo di 7 anni, stanno per ricomparire nella loro zona. 
Quando lo sciame arriva, tutti i lavoratori della fattoria si attivano per scacciarle facendo rumore e accendendo fuochi per creare del fumo, molto fastidioso per gli insetti.
Margaret è spaventata, non sa cosa fare, non sa cosa succederà alla loro fattoria e il suocero le spiega che quasi sicuramente il loro raccolto andrà distrutto.
Infatti, nonostante tutti gli sforzi, le locuste invadono i campi posandosi ovunque e iniziando la loro azione distruttrice.
Stephen afferma che tutto è perduto e che la fattoria andrà in rovina. A questo punto Margaret si sorprende a pensare che forse torneranno a vivere in città, anche se ritiene questa possibilità molto difficile perché il suocero ha sempre fatto l'agricoltore e forse non si potrebbe adattare alla vita cittadina.
Dopo 24 ore, così come erano venute, le locuste volano via, lasciando dietro di loro un paesaggio devastato. Margaret sente di essere sopravvissuta ad una guerra, mentre Richard e il padre commentano che l'invasione avrebbe potuto essere molto peggiore. 


ANALISI E COMMENTO
Il racconto di Doris Lessing presenta il tema della lotta uomo-natura, della perseveranza, della tenacia e dell'impotenza. Per mostrare l'incredibile forza della natura l'autrice si serve di un lessico "guerresco": ad esempio, le locuste sono spesso chiamate "esercito" e paragonate ad una flotta aerea; per descrivere la loro azione si parla di "cadaveri e feriti", proprio come avviene in guerra. 
Nonostante la forza devastatrice di questa calamità gli uomini non si arrendono: così come Richard e il padre, pur lamentandosi spesso del Governo e delle difficoltà del loro mestiere, continuano a fare gli agricoltori, allo stesso modo affrontano le locuste ben sapendo di uscirne sconfitti, ma lo fanno con tenacia e perseveranza. 
Nessuno, alla fattoria, pensa mai di smettere di lottare contro quanto sta loro capitando, anzi si parla già di cosa bisognerà fare dopo: piantare nuove coltivazioni, nuovi alberi, etc. 
Mentre Margaret è una figura quasi impotente rispetto agli altri e, alla fine del racconto, sente di essere  sopravvissuta ad una guerra, il marito e il suocero ritengono che sarebbe potuta andare molto peggio. 
Così come il ciclo delle locuste, che a intervalli più o meno regolari arrivano a devastare i raccolti, anche per l'uomo ci sono momenti di successo, altri di serenità e altri di dura sconfitta.


NARRATORE
Il narratore è esterno e omnisciente

FABULA E INTRECCIO
Nel racconto fabula e intreccio coincidono quasi sempre. Ci sono però dei flashback che richiamano alla vita cittadina di Margaret e al passato di agricoltore del vecchio Stephen. 

TEMPO
La storia si svolge in circa 24 ore ed è ambientata negli anni '40 (periodo coloniale)

SPAZIO
La storia si svolge in una fattoria della Rhodesia, stato africano oggi chiamato Zimbabwe. L'ambiente svolge un ruolo molto importante nel racconto: ci viene descritto un cielo talmente blu da costringere la protagonista ad abbassare gli occhi, un paesaggio spesso arido e seccato dal sole, una natura invece rigogliosa e verde al tempo delle piogge. 









lunedì 19 ottobre 2020

20 FRASI CON IL VERBO ESSERE IN FUNZIONE DI COPULA

 Alcune frasi con il verbo essere in funzione di copula

1) La lezione è stata interessante

2) Pietro è l'amico più caro che ho mai avuto

3) I ragazzi sono attenti e seguono l'insegnante in silenzio

4) La rosa è uno dei fiori più profumati

5) Laura Pausini è una cantante molto famosa

6) Mio fratello è vivace e birichino

7) Dante Alighieri è stato un poeta del 1300

8) Ieri sera le vie del centro erano piene di gente

9) Enrico sarà mio marito a Marzo del prossimo anno

10) La volpe è un animale furbo 

11) Gli studenti che vedi là in fondo sono tutti universitari

12) Greta è molto brava in tutte le materie

13) La tua risposta non era corretta

14) Non sono molto intelligenti a comportarsi così 

15) Siete stati veloci ad arrivare alla festa

16) I miei genitori sono davvero una coppia molto unita

17) La mostra su Van Gogh sarà l'evento dell'anno nella mia città

18) Giulio Cesare fu imperatore a Roma

19) Le albicocche che hai raccolto non sono ancora mature

20) Corrado è un medico scrupoloso e preparato





martedì 13 ottobre 2020

ANALISI POESIA AGONIA DI UNGARETTI

AGONIA


Morire come le allodole assetate 
sul miraggio 

O come la quaglia 
passato il mare 
nei primi cespugli 
perché di volare    
non ha più voglia 

Ma non vivere di lamento 
come un cardellino accecato


PARAFRASI

Sarebbe meglio morire come le allodole che scambiano per acqua quello che è solo uno specchio. 
O come la quaglia che, dopo aver attraversato il mare, non ha più la forza di volare e muore sfinita appena toccata terra ("primi cespugli").
Piuttosto che vivere in gabbia, infelice (di lamento), come un cardellino che gli uomini hanno reso cieco.  

ANALISI METRICA

Lirica composta da 9 versi liberi divisi in tre strofe. 
Non ci sono rime vere e proprie, a parte nel 4° e 6° verso (mare-volare).
Nella seconda strofa si possono però notare delle consonanze (quaglia - cespugli - voglia) dove si ripete appunto "gli".
La lirica ha una struttura circolare: inizia e termina con un paragone (una similitudine) di tipo naturalistico. 

FIGURE RETORICHE

Similitudine= v. 1 "come le allodole assetate" - v. 9 "come un cardellino accecato
Allitterazione= v. 1 "allodole" (allitterazione della L) e "assetate" (allitterazione della S)
Enjambement= v. 1 "assetate/sul miraggio
Metafora= v. 2 "sul miraggio", cioè sugli specchietti che vengono utilizzati per catturare questa specie di uccello - v. 5 "primi cespugli" (indicano la terraferma, il primo approdo sicuro dopo la migrazione)
Inversione= vv. 7-8 "di volare/non ha più voglia


COMMENTO

La lirica fa parte di Allegria di naufragi, la prima raccolta di poesie di Ungaretti, iniziata nel 1916 e pubblicata una prima volta nel 1931, a cui seguirono molte altre edizioni in quanto il poeta continuerà a rivedere e a rimaneggiare l'opera fino alla morte. Allegria di naufragi è composta da cinque gruppi di poesie: Ultime, Il porto sepolto, Naufragi, Girovago e Prime.
E del primo gruppo, Ultime, fa proprio parte la lirica Agonia che, rappresenta, attraverso l'esistenza di tre specie di uccelli, la parabola dell'uomo. 
Agonia fu scritta prima del coinvolgimento personale del poeta nella guerra del 15-18 e si colloca fra le sue poesie "interventiste". Pur avendo affermato di non amare la guerra, Ungaretti sostenne con fervore la campagna interventista dell’Italia nel primo conflitto mondiale. Sembrerebbe una contraddizione, ma una spiegazione possibile possiamo trovarla proprio in questa poesia dove il poeta afferma che è meglio morire per aver creduto in un’idea, per avere speso le proprie forze inseguendo un sogno, che continuare a vivere chiusi in una gabbia, lamentandosi e recriminando senza alcun desiderio, senza alcuna prospettiva sul futuro. Il ritmo della poesia è spezzato dalla brevità dei versi, che sembrano quasi un singulto e che ben rendono l'idea di un'esistenza difficile e dolorosa. Dolore che accomuna, anche se diversamente, gli uccelli che vengono nominati nel testo: tutti e tre, infatti, per cause diverse vanno incontro ad una fine tragica, ma è chiaro l'apprezzamento del poeta verso chi riesce comunque a compiere uno sforzo, chi ha una meta e cerca di raggiungerla pur pagando con la propria vita. 

martedì 25 agosto 2020

ERRORI PIU' COMUNI IN INGLESE

In inglese ci sono alcune parole ed espressioni il cui uso può indurre all'errore o generare confusione.
Vediamo quali sono le più comuni:

1. there, their, they're  
2. to, too, two  
3. then, than 
4. your, you're 
5. its, it's 
6. were, we're, where
7.  are, our 
8. knew, new 
9. know, no
10. accept, except 


Esercizio: completate nel modo che ritenete corretto e passate col mouse sulla parte gialla per vedere la soluzione

1) .................. are going to visit Louvre tomorrow (there - their - they're)
They're

2) Rome is famous for .................. history (its - it's)
its

3)  .............. of your friends want to go to the cinema  (to - too - two)
Two

 4) ............ hot outside  (its - it's)
It's

5) The class is proud of .................... progress (it's - its)
its

6) My parents took .......... coats and left (they're - there - their)
their

7) Would you like to go ..................... the park? (to -  too -  two)
to

8) Do you ................  the meaning of this word? (no -  know)
know

9) Please, put that bottle over ...................  (there - their - they're)
there

10) I will prepare lunch and ................. I will bring it to mum  (than -  then)
then

11) ................ the best football player I know.  (Your  -  You're)
You're

12) ................... are you going? (were - where - we're)
Where

13) My .................telephone is so smart!  (new -  knew)
new

14) This is a difficult text ................. understand. (to  - too  - two)
to

15) I will................  your apologies. (accept -  except)
accept

16) My brother is more popular ................. me (than  - then)
than

17) I liked your lunch ................. for the dessert  (accept  -  except)
except

18) This is ................ favourite movie (are - our)
our

venerdì 1 maggio 2020

TESINA SUL CORONAVIRUS

Storia=La Globalizzazione - aspetti positivi e negativi
Geografia= La Cina
Italiano=Giovanni Boccaccio "Il Decamerone"
Inglese=I flash-mob
Francese=Espace Schengen
Scienze= Virus e batteri
Tecnologia=Silicone, neoprene e gomma (materiali con cui si fanno le mascherine protettive)
Arte=Edward Munch "Morte nella stanza della malata"
Musica=La musicoterapia
Ed. Fisica=Sintomi ed effetti del coronavirus



ALTERNATIVE

Storia= Evoluzione di una pandemia - Breve ricostruzione di come si è diffuso il virus
Italiano=Alessandro Manzoni "I Promessi Sposi"
Francese= Albert Camus "La peste"
Tecnologia= Come sono fatte e come funzionano le mascherine protettive
Scienze= L'apparato respiratorio
Arte= Vincent Van Gogh
Musica= L'Inno di Mameli



lunedì 20 aprile 2020

TESINA SULLA DISABILITA'

Pubblichiamo una tesina sulla disabilità richiesta da un nostro lettore.

STORIA= Breve riassunto (attraverso le epoche) su come è stata trattata la disabilità (a questa pagina un ottimo excursus da cui prendere spunto)
GEOGRAFIA=
ITALIANO=Giovanni Verga e focus sulla figura di Ranocchio (Rossomalpelo)
FRANCESE=Analisi del film "Tout le monde debout
SCIENZE=Il sistema nervoso
TECNOLOGIA=  Materiali come le fibre di carbonio, il kevlar, leghe di titanio, leghe di alluminio
ARTE=A questa pagina un lungo elenco di artisti che hanno dovuto affrontare alcune disabilità
MUSICA=Ludwig Van Beethoven
ED.FISICA= La Paralimpiadi


ALTERNATIVE

Storia= Il Nazismo (focus sul progetto Aktion T4)
Inglese= Franklin Delano Roosevelt
Inglese= L'ONU
Scienze=Il cervello o qualunque altro apparato che può essere direttamente coinvolto nella disabilità 


venerdì 10 aprile 2020

PARAFRASI L'AURA GENTIL CHE RASSERENA I POGGI PETRARCA

Sonetto 194 del Canzoniere  - Rime in vita di Laura -


L’aura gentil, che rasserena i poggi
destando i fior’ per questo ombroso bosco,
al soave suo spirto riconosco,
per cui conven che ’n pena e ’n fama poggi.

Per ritrovar ove ’l cor lasso appoggi,
fuggo dal mi’ natio dolce aere tosco;
per far lume al penser torbido et fosco,
cerco ’l mio sole et spero vederlo oggi.   

Nel qual provo dolcezze tante et tali
ch’Amor per forza a lui mi riconduce;
poi sí m’abbaglia che ’l fuggir m’è tardo.

I’ chiedrei a scampar, non arme, anzi ali;
ma perir mi dà ’l ciel per questa luce,
ché da lunge mi struggo et da presso ardo.


PARAFRASI

La brezza delicata che rischiara le colline,
risvegliando i fiori attraverso l'ombra del bosco,
io la conosco grazie al suo soffio dolce
che mi fa crescere in dolore e in celebrità.

Io fuggo dalla mia dolce aria natia della Toscana
per ritrovare un luogo dove il mio cuore stanco possa riposare.
Per fare luce sui miei pensieri angosciosi e cupi,
cerco il mio sole e spero di vederlo oggi.

Io provo per lei una dolcezza tanto grande,
che l'Amore a lei mi riconduce a forza
e dopo sono così stanco che non vedo l'ora di fuggire

Per salvarmi non vorrei armi, ma ali
ma il cielo mi ha condannato a morire a causa di questa luce
che da lontano mi consuma e da vicino mi brucia.


ANALISI METRICA

Sonetto composto da due quartine e due terzine.
I versi sono endecasillabi e rimano ABBA ABBA CDE CDE

FIGURE RETORICHE

Senhal= v. 1 "L'aura" per Laura
Metafora= v. 1 "L'aura", la brezza è metaforicamente l'amata, cioè Laura - v. 8 "il mio sole" sta per Laura - v. 13 "luce", sempre Laura
Personificazione= v. 2 "destando i fior" (personificazione sia della brezza che dei fiori che si svegliano, come persone) - v. 10 "Amor"
Allitterazione= v. 3 della S "soave, suo spirto"
Climax= v. 7 "penser torbido et fosco"
Antitesi = v. 14 " da lunge mi strugge, da presso ardo"

mercoledì 8 aprile 2020

I ROMANZI DEL SUPERUOMO D'ANNUNZIO RIASSUNTO

I romanzi del Superuomo sono: Il trionfo della Morte, Le Vergini delle Rocce, Il Fuoco,  Forse che sì forse che no

In questi romanzi D'Annunzio riprende alcuni temi di Nietsczhe e li adatta alle proprie concezioni-->
  • rifiuto del conformismo borghese
  • esaltazione della soggettività contro la morale comune 
  • affermazione di sè e della propria volontà
D'Annunzio era anti-borghese e antidemocratico--> era contro l'ugualitarismo che schiaccia e livella le peculiarità dell'individuo. Il Superuomo di Nietzsche diventa in D'A. il diritto di pochi uomini eccezionali ad affermare sè stessi, senza tener conto delle comuni leggi del bene e del male.
Il Superuomo  dannunziano è aggressivo, energico, è anch'egli un'esteta--> non più nel senso che rifiuta la realtà perché la disprezza, ma è un esteta perché domina la realtà. L'esteta si opponeva alla realtà con il rifiuto, allontanandosi da essa. Il superuomo rifiuta sempre la realtà quale è, ma intende esserne guida (il vate). L'artista secondo D'.A. deve guidare la società delle nuove élites per porre fine alla democrazia, all'egualitarismo, al liberalismo borghese.


IL TRIONFO DELLA MORTE
Primo dei romanzi del superuomo (1894).
Protagonista è Giorgio Aurispa--> E' un esteta come Andrea Sperelli, alla ricerca del senso della vita.
Ricerca un rapporto col padre e con la sua terra, l'Abruzzo. Per questo si rifugia in un villaggio sull'Adriatico. Aurispa è un personaggio travagliato che vorrebbe elevarsi a superuomo, ma la lussuria e la passione per Ippolita Sanzio fiaccano le sue aspirazioni. Alla fine del romanzo si suicida trascinando con sé Ippolita. Il suicidio dell'eroe è significativo: è D.A. che si libera così di un alter ego, di una parte di sè che lo teneva incatenato. Ora D.A. può iniziare un nuovo cammino, non più vittima tormentata, ma dominatore con il pieno controllo di sè.

LE VERGINI DELLE ROCCE
Secondo romanzo (1895).
Protagonista è Andrea Cantelmo, un uomo che non apprezza la realtà borghese, il liberalismo. E' più sicuro di sè, anche se ha ancora un certo senso di angoscia, sente pure di avere la capacità di affrontare la vita in tutti i suoi aspetti. Cantelmo va in cerca di una donna nobile, ma decaduta e folle. Dietro l'istinto vitalistico si sente ancora il fascino per la decadenza, la morte.
Cantelmo non sa scegliere fra le tre principesse Montaga e il romanzo finisce con questa sua perplessità. In realtà Claudio sceglie Anatolia, ma lei non può assecondarlo perché deve accudire il padre e i fratelli. Allora l'uomo si abbandona a Violante, incarnazione della femme fatale, una donna non molto diversa dall'Ippolita de Il trionfo della morte.
I protagonisti dannunziani restano comunque dei deboli, degli sconfitti.

IL FUOCO
Terzo romanzo (1900)
Protagonista è  Stelio Effrena che vuole creare una grande opera artistica, un teatro nuovo che possa forgiare la stirpe latina come Wagner aveva forgiato quella germanica. Alla sua volontà si oppongono però forze oscure---> la presenza di una donna (Foscarina Perdita), attrice in declino che rappresenta la decadenza, il disfacimento, la morte. Foscarina ostacola l'eroe col suo amore ossessivo e nevrotico.

FORSE CHE SI FORSE CHE NO
Quarto romanzo (1910).
Protagonista è Paolo Tarsis, pilota, innamorato di una donna sensuale, folle, nevrotica, Isabella Inghirani. Paolo cerca la morte, ma proprio mentre sta per commettere il suicidio ritrova il desiderio di vivere e compie una grande impresa.


domenica 5 aprile 2020

TESINA SULLA POLONIA

Su richiesta di un nostro lettore pubblichiamo una tesina sulla Polonia


Storia=Seconda Guerra Mondiale
Geografia=La Polonia
Italiano=Una poesia di Wisława Szymborska
Inglese=Presentazione di una città polacca in lingua inglese (o di un altro aspetto socio-culturale, ad esempio la cucina, l'economia, etc.)
Francese= Adhésion de la Pologne à l'Union européenne
Scienze=I raggi x (partendo da Marie Curie)
Tecnologia=Le miniere di sale (focus sulla Miniera di Wieliczka)
Arte=L'Art Decò e Tamara de Lempicka
Musica=Chopin
Ed.fisica=IL calcio (sport più seguito in Polonia)


ALTERNATIVE
Scienze=Copernico e l'affermazione del sistema eliocentrico
Inglese=Auschwitz concetration camp



giovedì 2 aprile 2020

ANALISI IN DORMIVEGLIA DI UNGARETTI

Assisto la notte violentata
L’aria è crivellata
Come una trina
Dalle schioppettate
Degli uomini
Ritratti
Nelle trincee
Come le lumache nel loro guscio        

Mi pare
che un affannato
nugolo di scalpellini
batta il lastricato
di pietra di lava
delle mie strade
ed io l’ascolti
non vedendo
in dormiveglia


PARAFRASI
Assisto alla notte privata della sua quiete, l’aria è come un pizzo, bucherellata dagli spari degli uomini nascosti in trincea, viscidi e sporchi come lumache nel loro guscio.
Il suono delle pallottole mi sembra quello prodotto da un folto gruppo di svelti scalpellini che battono la strada di pietre laviche della mia città, e che io li senta, senza vederli, nel dormiveglia.


ANALISI METRICA
Lirica composta da 17 versi liberi (cioè non in rima) divisi in due strofe (rispettivamente di 8 e 9 versi). La punteggiatura è assente e le lettere maiuscole servono ad indicare le pause.


FIGURE RETORICHE

Personificazione= v. 1 "assisto la notte violentata"--> qui assistere è usato in senso transitivo, come se la notte fosse una persona, o un essere vivente, che il poeta "assiste" proprio come farebbe un familiare o un infermiere al capezzale di una persona sofferente.
Ipallage= v.  "violentata" questa violenza è riferita in realtà agli uomini, che sono chiamati a combattere e ad uccidere, venendo così privati della loro libertà, della dignità e spesso anche della loro vita.
Similitudini= v. 3 "come una trina" - v. 8 "come lumache"
Metafora= v. 8 "guscio" qui si intende un rifugio, una protezione, un riparo dalle minacce e dai pericoli.
Enjambements= Molto frequenti, quasi ad ogni verso (il poeta vuole mettere in evidenza alcune parole)
Consonanze ed onomatopee= In tutta la lirica sono presenti suoni piuttosto "duri" e martellanti (generati da consonanti dentali e dal'incontro tra gruppi di consonanti (esempi: assisTo, noTTe, violenTaTa, cRivellaTa, Trina, schioppeTTaTe, riTRaTTi, TRincee, affannaTo, baTTa, lasTRicaTo, pieTRa, sTRade, ascolTi)
Queste scelte foniche vogliono evocare i suoni secchi degli spari e degli scalpelli.


martedì 31 marzo 2020

SCHEMA RIVOLUZIONI INDUSTRIALI

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QUANDO

DOVE

ENERGIA

INVENZIONI

I RIVOLUZIONE

INDUSTRIALE

 

 

1760-1840 (circa)

Inghilterra

Germania

Carbone

Macchina a vapore

Grandi cambiamenti economici, sociali e tecnologici: si passa da un'economia di tipo rurale incentrata sull'agricoltura e il commercio ad un' economia urbana

II RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

1850 – 1915 (circa)

Europa

Giappone

Stati Uniti

Petrolio

Automobile

Aereo

Radio

Telefono

Nuove fonti di energia, associate allo sviluppo dei trasporti e dei mezzi di comunicazione, trasformano il lavoro, l'istruzione, la scienza, la produzione e il commercio. In questo periodo iniziarono anche quei processi politici e sociali che portarono a profonde trasformazioni nelle relazioni internazionali e nel rapporto fra lo Stato e i cittadini

III RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

1960-1990 (circa)

Europa

USA

Giappone

Australia

Asia (in parte)

Sud America (in parte)

Nucleare

Personal computer

Internet

Telefono cellulare

Definita anche Rivoluzione digitale o del computer, inizia con lo sviluppo del micro-chip per arrivare poi all'informatica, ai personal computer, alla telefonia mobile e alla massiccia      diffusione di internet intorno agli anni '90

IV RIVOLUZIONE INDUSTRIALE

Dal 2000 ai giorni nostri

Tutto il mondo

Tutte + le energie rinnovabili

Nanotecnologie

Robotica

Internet delle Cose

Intelligenza artificiale

Anche detta Industria 4.0, questa nuova rivoluzione tecnologica consiste nella digitalizzazione dei processi industriali grazie all'interazione dell'intelligenza artificiale (i robot) e  all'ottimizzazione delle risorse disponibili