Ettore e Achille in combattimento |
Parla Ettore
Quando si trovarono uno di fronte
all'altro, Ettore dall'elmo scintillante parlò ad Achille per
primo, dicendogli che non sarebbe più fuggito di fronte lui come era
già successo quando, per ben tre volte, di fronte alle mura di Troia,
non era riuscito a difendersi dal suo attacco; adesso il suo animo lo
spinge a non fuggire più, qualunque sia la sorte che gli toccherà.
Continua dicendo che gli dei saranno testimoni dei loro accordi e di
ciò che accadrà e che lui non ha intenzione di portargli disonore
se grazie all’aiuto di Zeus riuscirà ad ucciderlo. Dice anche che
quando gli avrà tolto le armi restituirà il suo corpo agli Achei e
che anche Achille dovrà fare così.
Parla Achille
Achille, guardandolo
minacciosamente, disse che non sarebbe sceso a patti con lui, perché
così come non è possibile un'alleanza fra uomini e leoni o tra
lupi e agnelli, che sono fra loro sempre in odio e in disaccordo,
così anche loro due non potranno mai volersi bene. Ribadisce che fra
loro non ci saranno patti e che il primo che morirà appagherà Ares
con il sangue del nemico. Poi gli ricorda che dovrà essere abilissimo nell'usare la lancia e veloce nel combattere senza commettere errori.
Dice ad Ettore che non può più sfuggire al suo destino, che gli dei
hanno già deciso e che Atena lo ucciderà per mezzo della sua
lancia: in questo modo pagherà tutto il dolore che ha recato al
popolo degli Achei.
Primo attacco di Achille
Mentre dice queste cose Achille scaglia la lancia
contro Ettore che però riesce ad evitarla abbassandosi: l'asta si
conficca nel terreno, ma Atena, senza essere vista da Ettore, la
ripone nelle mani di Achille.
Parla Ettore
A quel punto Ettore dice ad Achille che
la sua mira non ha avuto un esito positivo, che lui non può
sapere davvero ciò che succederà e che Zeus non vuole la sua
morte. Il fatto di averlo dichiarato con tanta abilità era, da parte di Achille, solo un modo per
scoraggiarlo. Ettore ribadisce che lui non fuggirà di fronte al suo
attacco, ma lo affronterà a viso aperto e, se davvero Achille vorrà ucciderlo, lo dovrà fare mentre anche Ettore lo sta attaccando. Lo esorta ad
evitare la lancia che sta per scagliarli addosso e che spera gli si
conficchi nel corpo. Dice che se riuscisse ad ucciderlo la guerra
sarebbe molto più facile per i Troiani perché lui (Achille) è l'ostacolo
maggiore.
Attacco di Ettore che sbaglia
Mentre parla così, bilancia l'asta e la scaglia, ma questa finisce contro lo scudo di Achille e rimbalza cadendo per terra. Ettore allora si innervosisce perché il lancio si
rivela inutile, e, preso dallo sconforto perché non ha più
lance, chiama il fratello Deifobo, affinché gli passi un’altra
lancia, ma Deifobo non è più accanto a lui.
Ettore capisce che morirà
Allora Ettore capisce
il suo destino interpretato dal fato e gridando dice di non avere più
dubbi: gli dei hanno decretato la sua morte. Pensava di aver
vicino Deifobo, ma egli è all’interno di Troia e quindi sa che
Atena lo ha imbrogliato e che il suo destino è di dover morire
perché tutto era già stato stabilito da Zeus e da suo figlio,
Apollo, che adesso gli sono nemici mentre un un tempo furono benevoli
nei suoi confronti. Sa che la morte lo ha raggiunto, sa che deve
morire, ma non ha intenzione di ritirarsi e lotterà fino alla fine
così da morire gloriosamente e da essere stimato dai posteri.
Dicendo così estrae la spada, che gli pende da dietro al fianco,
grande e pesante, e parte di scatto all’attacco, come un’aquila
che piomba verso la pianura, attraversando le nuvole buie, per
uccidere un giovane agnello o una lepre: in tal modo scattò Ettore,
agitando la spada acuminata.
Achille uccide Ettore
Ma anche Achille partì all’attacco,
con il cuore selvaggio carico di collera: pose davanti a sé lo scudo
bello, decorato, scuotendo la chioma lucente, che Efesto aveva creato
fitta attorno al cimiero.
Come la stella procede tra i vari astri durante la notte, Espero, l’astro più lucente del cielo, così luceva la spada del glorioso Achille nella sua mano destra, mentre pensava intensamente a come uccidere Ettore, cercando con gli occhi un punto del suo corpo che fosse scoperto dall’armatura. Le armi bronzee ricoprivano tutto il corpo di Ettore, colui che uccise Patroclo; ma vi era una fessura dove le clavicole dividono le spalle dalla gola e dal collo, e quello è un punto di rapida morte.
Qui Achille lo colpì, la punta dell’asta passò attraverso il morbido collo di Ettore, però non gli tagliò le corde vocali così Ettore poté ancora parlare.
Come la stella procede tra i vari astri durante la notte, Espero, l’astro più lucente del cielo, così luceva la spada del glorioso Achille nella sua mano destra, mentre pensava intensamente a come uccidere Ettore, cercando con gli occhi un punto del suo corpo che fosse scoperto dall’armatura. Le armi bronzee ricoprivano tutto il corpo di Ettore, colui che uccise Patroclo; ma vi era una fessura dove le clavicole dividono le spalle dalla gola e dal collo, e quello è un punto di rapida morte.
Qui Achille lo colpì, la punta dell’asta passò attraverso il morbido collo di Ettore, però non gli tagliò le corde vocali così Ettore poté ancora parlare.
Parla Achille
Achille si vantò dicendo ad Ettore che
mentre spogliava Patroclo delle sue armi credeva forse di poter
sfuggire da lui, che era lontano sulle navi, ma rimaneva pur sempre il
suo difensore. Dice che adesso cani e uccelli lo sbraneranno e lo seppelliranno gli Achei.
Ultimo discorso di Ettore
Ettore, ormai senza forze, lo prega per
la sua vita, per sue le ginocchia, per i suoi genitori, di non
lasciare che venga sbranato dai cani degli Achei, ma di accettare oro
e bronzo senza fine, i doni che gli verranno dati dal padre e dalla
nobile madre affinché renda il suo corpo e possa essere
bruciato. Ma Achille lo guarda storto e gli intima di non pregarlo
per nessun motivo, perché la rabbia e il furore lo spingono a
tagliuzzare le carni di Ettore e a divorarle per quello che lui ha
compiuto. Ribadisce che nessuno allontanerà dal suo corpo le cagne,
per nessun motivo, nemmeno se Priamo offrisse tanto oro quanto pesa.
E in questo modo la sua nobile madre non potrà piangere sul suo
letto, perché i cani e gli uccelli lo avranno sbranato.
Allora
Ettore risponde che lo sapeva, che non avrebbe potuto convincerlo
perché Achille ha un cuore di ferro, senza pietà. Poi lo ammonisce
perché forse la sua morte porterà ad Achille l'odio degli dei e
quel giorno Paride, guidato da Apollo, lo ucciderà sopra le porte
Scee.
Achille trascina Ettore nella polvere
Mentre dice così, Ettore muore; il suo spirito vola via e
scende nell’Ade, rimpiangendo la giovinezza e il vigore. Allora
Achille pensò di fare un'offesa al glorioso Ettore: gli forò i
tendini dei piedi, dalla caviglia al tallone, ci passò due cinghie,
lo legò al cocchio, lasciando la testa ciondolare a terra, e balzato
sul cocchio, alzando in alto le armi, li frustò per farli partire:
desiderosi di correre, i cavalli quasi volarono. Intorno al corpo
trainato si alzò la polvere: i capelli neri si scompigliarono; tutta
la testa giaceva in mezzo alla polvere, prima stupenda: allora
Zeus lo diede ai nemici, che lo sconciassero nella sua patria.
Ben fatta.
RispondiEliminaGrazie :)
RispondiEliminaOttima
RispondiEliminati ringrazio moltissimo perchè mi hai chiarito una volta per tutte le idee ;)
RispondiEliminagrazie mi ha fatto prendere 8...
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