martedì 24 settembre 2013

RIASSUNTO CAMPAGNA DI RUSSIA NAPOLEONE

Il Blocco continentale

L'Europa dominata da Napoleone
In blu i territori che facevano parte dell'impero francese
In azzurro i territori che ne erano alle dipendenza
In violetto gli alleati dei francesi
In rosso i territori controllati dalla Gran Bretagna
Nei primi anni del 1800 quasi tutta l'Europa era sotto il controllo di Napoleone. Solo la Gran Bretagna aveva resistito ai suoi attacchi e, per piegarla al suo comando, nel 1806 Napoleone diede vita a quello che viene chiamato “blocco continentale”---> ordinò cioè che tutti i paesi controllati dalla Francia smettessero di commerciare con la Gran Bretagna. Anche lo Zar Alessandro aderisce al blocco continentale (trattato di Tilsit).
A livello economico questo volle dire che:---->
La Francia si sostituì all'Inghilterra nel ruolo di prima potenza economica europea (cioè adesso tutti importavano le merci dalla Francia che però non aveva un'economia forte come quella inglese, le industrie erano poche e la produzione andava a rilento quindi i prezzi delle merci salirono alle stelle).
La Russia, dal canto suo, subì un forte svantaggio economico perché non poteva più esportare le sue materie prime all'Inghilterra (legname soprattutto, ma anche canapa e cereali) e dovette importare moltissime merci dalla Francia pagandole a caro prezzo. A quel punto lo zar proibì l'importazione di merci di lusso dalla Francia (profumi, vino, gioielli) facendo infuriare Napoleone.
Insomma, i rapporti fra i due sovrani si fecero tesissimi.
Napoleone, che nel frattempo aveva divorziato da Giuseppina, chiese la mano di Anna, la sorella dello zar, sperando così di legare a se' i destini delle due nazioni. Ma anche in questo caso Alessandro non diede la propria approvazione e Napoleone, indispettito dal comportamento dell'alleato, sposò Maria Luisa d'Austria, figlia di Francesco II.

Inizia la guerra
Dopo il matrimonio i rapporti fra Russia e Francia si raffreddarono ulteriormente e Napoleone si convinse della volontà di aggressione dello Zar, per cui volle prevenirlo e si preparò ad attaccare per primo.
Riuscì a radunare un esercito grandioso di circa 600mila uomini con cui varcò, nell'estate del 1812, il fiume Niemen puntando direttamente verso Mosca.
L'armata russa non oppose quasi resistenza: sotto il comando del generale Krutzov l'idea era quella di attirare i francesi nelle regioni più interne della Russia, sapendo che le difficili condizioni climatiche e la difficoltà dei rifornimenti avrebbero favorito la sconfitta di Napoleone.

Il ruolo dell'inverno nella sconfitta francese
L'esercito francese in ritirata
nel mezzo dell'inverno russo
E così fu: dopo la battaglia di Borodin, i francesi entrarono a Mosca che era stata abbandonata dagli abitanti e volutamente incendiata. L'esercito di Napoleone vi si installò e per un mese attese che lo zar si facesse avanti per stipulare una pace. Ma lo zar se ne guardò bene: stava aspettando che lo spietato inverno russo facesse il suo dovere con le già indebolite truppe francesi. Napoleone allora, vedendo che la situazione non si sbloccava, fece il grandissimo errore di ordinare il rientro a casa. Era la metà di ottobre del 1812: l'esercito si trovò presto in mezzo all'immenso territorio russo, fiaccato dal freddo, dalla fame e in balìa dell'armata russa che sterminò praticamente l'intero esercito napoleonico---> solo in 100 mila (dei 600 mila che erano partiti) riuscirono a salvarsi.

La sesta coalizione
Dopo questa terribile sconfitta, diversi stati europei (Inghilterra, Prussia, Austria, Svezia e Russia) ne approfittarono per allearsi in quella che viene chiamata la “sesta coalizione”.
Napoleone non rimase a guardare: riorganizzò un esercito e combatté contro la sesta coalizione riportando qualche vittoria, finché venne definitivamente sconfitto a Lipsia (questa battaglia è chiamata anche “battaglia delle nazioni” perché vi parteciparono eserciti di quasi tutti i paesi europei).
Napoleone fu quindi esiliato all'Elba e, per il momento, la sua stella sembrava essersi spenta definitivamente.


6 commenti:

  1. napoleone sposa maria luisa d'austria, non maria teresa!

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    1. "Che cos'è un nome? Quella che chiamiamo "rosa" anche con un altro nome avrebbe il suo profumo...."
      Ehm....
      Correggiamo subito! :D

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    2. Bella la citazione

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  2. Sembra più un riassunto di un romanzo storico.Solo la parte che parla degli svantaggi della Russia del blocco continentale fanno ridere, basta guardare i documenti, anche russi, e si capisce subito che in un quel poco tempo "l'economia russa" è migliorata di parecchio. Lo sbaglio di Napoleone fu quello di andare in Russia non avendo neanche la mappa di tale impero(perché semplicemente non esisteva), quando era entrato nei suoi territori non riusciva a credere che non esistevano neanche delle strade normali, inoltre pensava che con i suoi "Napoléon d'or" potesse comprare tutto il cibo necessario come faceva in altri paesi, purtroppo non esistevano dei semplici mercatini, per non parla del comprare dalla popolazione che all'epoca era tutta schiavizzata.

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    1. Grazie mille delle sue precisazioni.
      Buona giornata :-)

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