giovedì 7 marzo 2013

LA SUFFRAGETTA AMERICANA ELIZABETH CADY STANTON


Elizabeth Cady Stanton è stata un'attivista statunitense impegnata nei primi movimenti femministi per l'emancipazione femminile e l'affermazione dei diritti delle donne.
Nata nel 1815, sposò Henry Brewster nel 1840 e la cronaca racconta che durante la cerimonia insistette affinché la parola “obey” fosse epurata dalla formula di rito fra gli sposi. A 25 anni, dunque, era già fermamente convinta che i rapporti fra uomo e donna dovessero essere paritari e liberi da ogni sudditanza. 

La Stanton (seduta) ritratta con Susan Anthony
Nel 1848, insieme a Lucretia Mott, altra famosa attivista americana - cui era stato negato di prendere parola alla Conferenza per l'abolizione della schiavitù tenutasi a Londra- scrisse una Dichiarazione dei sentimenti che venne pronunciata e approvata durante la Conferenza di Seneca Falls. La Dichiarazione venne scritta sul modello della Dichiarazione di Indipendenza degli Stati Uniti e chiedeva espressamente che i diritti delle donne venissero riconosciuti e rispettati dalla società.
Venne firmata da 68 donne e 32 uomini e con essa prese il via ufficialmente la lunga lotta per il suffragio femminile e il riconoscimento dei diritti delle donne.

Dal 1851 in poi,  la Stanton collaborò strettamente con Susan B. Anthony: entrambe si concentrarono soprattutto sulla conquista del suffragio femminile - e fondarono per questo la National Suffrage Women Association, di cui la Stanton fu a lungo presidentessa - ma provarono anche ad andare oltre, impegnandosi per i diritti delle donne sposate, per la tutela paritaria dei figli e per la liberalizzazione delle leggi sul divorzio.

Elizabeth Cady Stanton morì a New York il 26 ottobre 1902, quasi 20 anni prima che gli Stati Uniti concedessero alle donne il diritto di voto. (Il suffragio universale negli USA è del 1918)

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