venerdì 22 febbraio 2013

RIASSUNTO VENTO DI PRIMAVERA

E' l'estate del 1942. 
Dopo l'invasione da parte delle truppe tedesche in Francia gli ebrei sono stati prima obbligati a portare la Stella di David sugli indumenti e poi progressivamente rimossi dai loro impieghi e impediti ad accedere a scuole e luoghi pubblici. 
Ma ora Hitler ha deciso di procedere allo sterminio di massa e vuole che il governo collaborazionista insediato a Vichy gli procuri dalla sola Parigi almeno 20.000 dei 25.000 ebrei qui residenti.
Gli ebrei verranno prima portati in campi di raccolta in territorio francese e poi, una volta ultimati i lavori per i forni crematori nei lager, avviati a morire. 
Il maresciallo Pétain aderisce alle richieste tedesche e la notte del 16 luglio viene fatta la retata.  
Un immagine del film "Vento di Primavera"
Tredicimila uomini, donne e bambini ebrei vengono prelevati dalle loro abitazioni e portati nel Vél  d'Hiv (il Velodromo d'inverno) che sarà solo la prima tappa del loro calvario. Nel velodromo le condizioni igieniche sono precarie e malsane: i prigionieri non hanno acqua, sono ammassati e costretti a fare i loro bisogni dove capita. Il cibo, scarso, deve essere diviso in modo che ognuno di loro abbia qualcosa da mangiare.

Dopo due giorni, i prigionieri vengono portati in un campo di transito a Beaune-la-Rolande nel dipartimento della Loira. Affamati e deboli, gli ebrei devono affrontare la fame e la sete durante il viaggio che li condurrà ad Auschwitz. Qui alcuni bambini riescono a fuggire e si ritroveranno, una volta finita la guerra, in un hotel parigino che accoglie i sopravvissuti.  

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