A partire dalla seconda metà del Novecento lo
sport è diventato un elemento di grande importanza sociale in quasi
tutti i paesi del mondo. Non era così agli inizi del secolo, quando
lo sport e altre forme di ricreazione fisica erano diffusi solo in
Gran Bretagna, nei dominions di lingua inglese soggetti
all'Impero britannico e negli Stati Uniti. Altri sport praticati abbastanza diffusamente nei paesi nordici (soprattutto Svezia e Norvegia) erano la vela e lo sci di fondo.
In quasi tutti i paesi, comunque, il termine sport, se pure era usato, indicava soltanto
l'equitazione e la caccia.
Anche in Gran Bretagna e negli Stati
Uniti, il numero di persone che praticavano sport era ovviamente
molto ristretto. In Gran Bretagna, eccezion fatta per il calcio e il
pugilato professionistici, lo sport era praticato solo dal ceto
abbiente. Negli Stati Uniti, era limitato alle scuole, ai college e
alle università (e anche qui non coinvolgeva tutti gli
studenti).
In Italia lo sport rimase un fenomeno
piuttosto limitato, affermatosi in ritardo rispetto alle altre parti
d’Europa Prima dell'unificazione era solo una pratica d’élite
piuttosto borghese, ma nel 1859, con la legge Casati,
l’educazione fisica divenne obbligatoria in tutti gli ordini e
gradi di scuola. .
Poi, a partire dai giochi olimpici di Atene del 1896, lo sport ha piano piano raggiunto e conquistato quasi tutti i paesi del mondo e si può dire che non esista altra attività umana che
eserciti un richiamo così potente su un numero altrettanto elevato
di uomini e donne di ogni lingua, razza e classe sociale.
Molto bello cio che è scritto
RispondiEliminae'un controsenso
RispondiEliminamolto bello
RispondiEliminabello
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