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lunedì 11 marzo 2013

RICERCA SUI LAGHI VULCANICI ITALIANI


I laghi vulcanici sono quelli che si sono formati nei crateri dei vulcani ormai spenti.
I laghi italiani di origine vulcanica si trovano soprattutto nella regione appenninica e sono:

Lago di Bolsena
Il lago di Bolsena è il lago vulcanico più grande d'Europa. Si trova nel Lazio (provincia di Viterbo) e ha rive basse e sabbiose (spesso di colore nero per l'origine vulcanica). E' uno dei pochi laghi italiani ad essere completamente balneabile. (--->ci si può fare il bagno!). Ha due isole: l'Isola Bisentina, l'Isola Martana.  

Sempre nel Lazio troviamo il lago di Bracciano, situato a nord della provincia di Roma.  Ha una superficie di oltre 57 chilometri quadrati, raggiungendo una profondità di massima di circa 160 metri. Non ha isole, ma in località La Marmotta sono stati rinvenuti insediamenti neolitici (5000 a.c.).

Lago di Martignano.
Lago di Vico
Anch'esso nel territorio laziale (provincia di Roma) è profondo al massimo 60 mt ed era già conosciuto al  tempo dei romani che lo frequentavano per villeggiatura e per attingere l'acqua che era trasportata dagli acquedotti. Non ha strade perimetrali, ne' centri abitati sulle sue rive--->la natura è pressoché incontaminata.

Lago di Vico
Si trova in provincia di Viterbo (Lazio) e ha avuto origine circa 100.000 anni fa dal riempimento della caldera vulcanica ed è circondato dai monti Cimini.

Il Lago Albano si trova nell'area dei Castelli Romani, in provincia di Roma. L’attività eruttiva è cessata o in stato di quiescenza da millenni. Alcuni recenti studi hanno confermato la presenza di eruzioni avvenute circa 5000 anni fa; fenomeni di ribollimento e tracimazione del lago si sono protratti invece fino ad epoca romana. Oggi è ancora possibile registrare fenomeni vulcanici sia pure di entità modesta, emanazioni gassose tossiche, deformazioni del suolo e frequenti piccoli terremoti spesso in sciami.
Lago Albano

 Ancora nel Lazio troviamo il Lago di Nemi, a sud di Roma. Ha caratteristiche simili al Lago Albano anche se è molto più piccolo. Il lago di Nemi è l'unico lago italiano in cui vive il pesce re, specie sudamericana introdotta per favorire la pesca. Questo lago era un apprezzato luogo di divertimenti e villeggiatura degli antichi romani; tra l'altro, nelle vicinanze, erano situati un bosco e un luogo di culto dedicati alla dea Diana. Sui suoi fondali furono recuperate due navi di epoca romana e diversi altri reperti storici, poi distrutti in un incendio provocato (si presume) dalle truppe tedesche nel 1944. 

Veduta aerea del Lago d'Averno

Spostandosi più a Sud, in Campania, si trova il Lago D'Averno, vicino a Napoli e ai Campi Flegrei. Il lago presenta la caratteristica forma ellittica e raggiunge una profondità massima di poco più di 30 m.

Averno nell'antichità era anche sinonimo di Inferno, infatti Virgilio nel VI libro dell'Eneide ne parla come dell' ingresso agli Inferi.  


martedì 5 marzo 2013

GEOGRAFIA DEL GIAPPONE IN BREVE

Il Giappone è un arcipelago composto da 3000 isole: quelle principali sono Hokkaido a Nord, Honshu al centro e Kyushu e Shikoku a Sud.

L'arcipelago giapponese è per la maggior parte formato da catene montuose di origine vulcanica: ci sono oltre 150 vulcani di cui circa cinquanta ancora attivi. Il vulcano più famoso è il monte Fuji che con i suoi 3775 metri domina la zona centrale del Giappone ed è visibile da Tokyo e da molte altre città vicine, per questo motivo è il simbolo della nazione.
fiumi principali sono il Shinano-gawa lungo 367km, il Tome-gawa di 322km e l'Ishikari-gawa di 268km.

Clima
Il Giappone ha un clima con inverni freddi a Nord e miti al Sud. Nei mesi estivi da maggio a fine luglio ci sono abbondanti piogge e soprattutto in agosto e settembre vari tifoni si abbattono sul Giappone con venti e pioggia torrenziale.
L'estate è molto umida e anche se la temperatura talvolta non raggiunge le stesse elevate temperature che si registrano in Italia è molto difficile anche semplicemente camminare per strada a causa dell'afa.
L'estensione del Giappone è di poco più di quella dell'Italia ma il numero di abitanti è oltre il doppio, con una densità media di 377 abitanti per chilometro quadrato contro i 199 abitanti per chilometro quadrato che ci sono in Italia.
L'estensione della Nazione da Nord a Sud e il clima mite e talvolta tropicale costituiscono i fattori principali che consentono la presenza di quasi 5000 specie di piante e moltissimi animali.

Città principali
Tokyo è la capitale del Giappone ed ha una popolazione di 12 milioni di abitanti.
Secondo alcuni se si considera la "Grande Tokyo" e cioè tutta l'area urbana che si estende anche al di fuori della città si arriva ad una popolazione di circa 35milioni di abitanti.
Yokohama che è la seconda città più popolosa del Giappone (circa 3.600.000 abitanti)
Kyoto che fu capitale dall'ottavo al diciannovesimo secolo ed è una città molto interessante perché non è stata colpita dai bombardamenti nella seconda guerra mondiale e vi sono conservati molti resti storici del Giappone antico.

Popolazione
Fisicamente i giapponesi hanno tutti i capelli scuri e gli occhi scuri. Nonostante in passato l'altezza media fosse decisamente minore di quella degli occidentali, negli ultimi decenni c'è stato un innalzamento dell'altezza media, probabilmente a causa dei cambiamenti nella dieta dei giapponesi soprattutto nei giovani.


Politica
Il Giappone fu fondato nel 660 a.C. ed è una monarchia parlamentare tuttavia la figura dell'imperatore ha una funzione rappresentativa che è abbastanza simile a quella del presidente della Repubblica Italiana.
Le leggi vengono promulgate dal Parlamento Bicamerale al cui interno vi si trova la Camera dei Consiglieri e la Camera dei rappresentanti. I membri sono eletti con un suffragio universale.
Il potere esecutivo invece è nelle mani del primo ministro e del governo.


Lingua 
Simboli Kanji 
La lingua nazionale ufficiale deriva dal giapponese parlato a Tokyo e la scrittura e molte parole derivano dal cinese.
Oltre ai circa 6000 simboli kanji che rappresentano concetti, parole, situazioni e quant'altro, esistono anche due alfabeti sillabici chiamati kana: i katakana vengono utilizzati in genere per trascrivere le parole straniere, mentre gli hiragana sono utilizzati per scrivere le parole in giapponese. L'hiragana è una scrittura adatta sia ai bambini che stanno apprendendo le basi della lingua sia per indicare cose che devono essere comprese da tutti ed immediatamente (ad esempio cartelli di divieto, segnali di attenzione ecc.).
Bisogna sottolineare che i kanji sono fondamentali nella scrittura in quanto molte parole hanno la stessa pronuncia nonostante abbiano un significato diverso. Per questo motivo se venissero scritte in Hiragana ci sarebbero incomprensioni.



mercoledì 13 febbraio 2013

LA CALDERA VULCANICA DI NGORNGORO IN AFRICA


Il cratere di Ngorongoro è una caldera vulcanica- la più grande ad essere intatta, nel mondo - situata nella pianura di Serengeti, in Tanzania, a 2200 metri sul livello del mare e che misura oltre 16 chilometri di diametro.
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Oltre al cratere omonimo, la riserva di Ngorongoro include due altri crateri di dimensioni minori, Olmoti ed Empakaai, nonché l'importantissimo sito archeologico delle Goledell’Olduvai, conosciute come “culla dell’umanità”: qui, infatti, vennero rinvenuti resti di uomini primitivi risalenti a circa 1.75 milioni di anni fa, oltre a  svariati fossili di animali risalenti all’età della pietra. 
L'intera area della NCA (Ngorongoro Conservation Area) è stata dichiarata patrimonio dell'umanità dall'UNESCO nel 2010. 

Fauna
Grazie alla buona piovosità, agli stagni e ai piccoli laghi e torrenti interni, alla nebbia notturna che circonda e alimenta le foreste dei pendii del  vulcano, la zona è divenuta un vero e proprio ecosistema.
La savana occupa la zona più interna del cratere, alternandosi a tratti di palude, macchie di acacia e zone aride semi-desertiche; al centro del cratere si trova un lago.

Flora
Nel cratere la concentrazione di fauna è impressionante: si calcola che sia abitato da oltre 25000 animali di grossa taglia. L'immagine più tipica è probabilmente quella degli enormi branchi di zebre e gnu, ma nel cratere abita la gran parte delle specie tipiche della savana: elefanti, leoni, bufali, iene,sciacalli, ippopotami, babbuini, nonché alcune piuttosto rare come i rinoceronti neri, ultimi superstiti di una specie che nel resto della Tanzania è minacciata dall'estinzione, e i leopardi, che vivono sugli alberi della foresta pluviale che ricopre i pendii del cratere.
Innumerevoli le specie di uccelli attratte dalla riserva, che con i suoi numerosi specchi d'acqua costituisce un richiamo per la fauna migratrice: tra essi meritano una segnalazione particolare i fenicotteri, che qui costituiscono una delle colonie più numerose di tutta l'Africa. Assenti le giraffe e gli impala.
Le locali tribù Masai hanno il diritto di pascolo in questa zona e può capitare di incontrarle con il loro bestiame.