Visualizzazione post con etichetta mass media. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta mass media. Mostra tutti i post

giovedì 25 aprile 2013

FACEBOOK: A NEW WAY OF COMMUNICATION

Una mappa sull'uso di Facebook nel mondo (non recentissima!)

We are living in the middle of a revolution that has forever changed the way people view and utilize communication mediums. The evolution of Social Media and the advancement of mobile technology allows you to stay in touch and up-to-date with friends and family in all corners of the world whenever you want.
Facebook is the most popular social network in the world with over 800 million users who have been growing rapidly in comparison to other website users. 
Being a social networking site, many teens use it to keep in touch with one another. It is used by students to meet their friends and to share photographs and their personal information including their daily routine and interests. They can send notes to their contacts and post it too. Some students use Facebook to keep in contact with their teachers to clear up doubts and some teachers also use the social network to improve their learning.
Mappa mondiale sulla diffusione dei social network
Facebook can also be seen as an instant virtual instant communication world through which you can keep in touch with family and friends. There are many communication tools available in facebook. There is the chat application which is a quick and easy way to use to stay in touch with friends and family across different time zones. There is also the video chat available through which you can do audio and video interaction at the same time. Facebook video chat can be conducted through the use of laptops, tablet and smartphones.

Un bell'articolo sugli effetti negativi di Facebook qui 

mercoledì 20 febbraio 2013

RIASSUNTO POP ART


Pop art è il nome una delle più importanti correnti artistiche del dopoguerra. Nata in Inghilterra intorno agli anni '50,  troverà il suo più pieno sviluppo a New York a partire dagli anni '60. 
Il suo nome deriva da "popular art" ovvero arte popolare: non intesa come arte del popolo o per il popolo ma, più puntualmente, come arte di massa, cioè prodotta in serie. E poiché la massa non ha volto, l'arte che la esprime deve essere il più possibile anonima: solo così potrà essere compresa e accettata dal maggior numero possibile di persone.
In un mondo basato sul consumismo, quest'arte respinge l'espressione dell'interiorità e dell'istintività e si rivolge, piuttosto, al mondo esterno, all'insieme degli stimoli visivi che circondano l'uomo contemporaneo: il cosiddetto "folclore urbano". 
La Pop Art si apre dunque alle forme più popolari della comunicazione: i fumetti, la pubblicità, i quadri riprodotti in serie. Il fatto di voler mettere sulla tela o in scultura oggetti quotidiani elevandoli a manifestazione artistica si può idealmente collegare al movimento svizzero Dada, ma, in questo caso, senza quella tutta la carica anarchica e provocatoria.
I maggiori rappresentanti di questa tendenza sono tutti artisti americani: Andy Warhol, Claes Oldenburg, Tom Wesselmann, James Rosenquist, Roy Lichtenstein ed altri.  

Con sfumature diverse, gli artisti ripresero le immagini dei mezzi di comunicazione di massa, del mondo del cinema e dell'intrattenimento, della pubblicità
 L'artista, di conseguenza, non trova più spazio per alcuna esperienza soggettiva e ciò lo configura quale puro manipolatore di immagini, oggetti e simboli già fabbricati a scopo industriale, pubblicitario o economico. La Pop Art infatti usa il medesimo linguaggio della pubblicità e risulta dunque perfettamente omogenea alla società dei consumi che l'ha prodotta.. Questi oggetti, riprodotti attraverso la scultura e la pittura, sono completamente personalizzati. 
Riassumendo si può dire che la pop art abbia documentato la cultura popolare americana, trasformando in icone le immagini più note o simboliche tra quelle proposte dai mass media.