Il petrolio è un
combustibile fossile ed è ancora oggi la risorsa energetica più
importante del mondo.
E' un liquido denso
e viscoso e un colore che va dal giallo-marrone al nero.
Da cosa è formato? Da una miscela di idrocarburi (composti chimici formati da atomi di carbonio e atomi di idrogeno). Gli idrocarburi si differenziano in base al numero di atomi di carbonio presenti nella molecola→
idrocarburi liquidi = da 5 a 16 atomi di carbonio (olio)
gassosi = 4 atomi di carbonio (gas naturale)
solidi= oltre 16 atomi di carbonio (bitumi e asfalti).
Come si è formato? Dalla decomposizione, in ambiente marino, di organismi animali e vegetali presenti sui fondali oceanici, oppure, da organismi terrestri, poi trasportati in mare dai corsi d'acqua.
Questa trasformazione avviene in seguito a complessi processi fisici e chimici che si sono svolti nel corso della lunghissima storia della Terra. Il petrolio, poi, avendo densità minore dell'acqua di mare, tende a risalire verso la superficie attraverso i piccolissimi pori delle rocce. Spesso, il petrolio e altri gas naturali incontrano uno strato di roccia compatta che impedisce la risalita: si forma così il cosiddetto “giacimento” o “trappola petrolifera”. Altre volte, invece, riescono a risalire verso la superficie terrestre creando giacimenti superficiali. Importante: il petrolio si trova nelle porosità delle rocce, NON forma fiumi o laghi sotterranei A causa degli sconvolgimenti geologici, i fondali marini sono diventate terre emerse e viceversa, per questo i giacimenti molto spesso sono lontani dal luogo d’origine. Alcuni si trovano più in superficie, mentre altri sono rimasti intrappolati nel sottosuolo a grandi profondità. Le riserve di petrolio sono concentrate soprattutto in alcune nazioni e continenti come: Medio Oriente, America del Sud, Africa ed Europa.
Ricerca petrolifera
La ricerca è
affidata ai geologi che hanno il compito di individuare le aree in
cui si sono verificate le condizioni più favorevoli alla formazione
e all'accumulo del petrolio.
La tecnologia aiuta
il lavoro dell'uomo permettendo una migliore valutazione delle zone
interessate dalla ricerca.
Si usano diversi metodi di ricerca:
Rilevamento
magnetometrico = cioè sfruttando il magnetismo terrestre: dove
si rilevano variazioni nel campo magnetico significa che ci sono
rocce più o meno adatte a contenere giacimenti di petrolio.
Rilevamento
gravimetrico= si misurano le variazioni
dell'accellerazione di gravità, cioè le differenze di massa delle
rocce nel sottosuolo.
Metodo sismico=
è il più usato perché permette di rilevare con precisione le
caratteristiche delle rocce sottostanti la superficie terrestre
utilizzando vari tipi di onde sismiche provocate da esplosioni
sotterranee→le onde si propagano nel terreno o in acqua, venendo
riflesse in modo diverso a seconda di ciò che incontrano
Estrazione del petrolio Una volta individuata una trappola petrolifera si effettua lo scavo di un pozzo esplorativo per verificare la presenza di idrocarburi e per valutare la grandezza del giacimento (in pratica quanto petrolio è presente e se vale la pena iniziare l'estrazione).
Si piazzano le Torri di Trivellazione per sostenere il trapano che grazie ad un potente motore perforerà il terreno. Man mano che lo scavo avanza il pozzo viene rivestito con tubi d'acciaio.
Estrazione del petrolio Una volta individuata una trappola petrolifera si effettua lo scavo di un pozzo esplorativo per verificare la presenza di idrocarburi e per valutare la grandezza del giacimento (in pratica quanto petrolio è presente e se vale la pena iniziare l'estrazione).
Si piazzano le Torri di Trivellazione per sostenere il trapano che grazie ad un potente motore perforerà il terreno. Man mano che lo scavo avanza il pozzo viene rivestito con tubi d'acciaio.
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