lunedì 23 gennaio 2023

RICERCA SUL PETROLIO

Il petrolio è un combustibile fossile ed è ancora oggi la risorsa energetica più importante del mondo.
E' un liquido denso e viscoso e un colore che va dal giallo-marrone al nero.

Da cosa è formato? Da una miscela di idrocarburi (composti chimici formati da atomi di carbonio e atomi di idrogeno). Gli idrocarburi si differenziano in base al numero di atomi di carbonio presenti nella molecola→
idrocarburi liquidi = da 5 a 16 atomi di carbonio (olio)
gassosi = 4 atomi di carbonio (gas naturale)
solidi= oltre 16 atomi di carbonio (bitumi e asfalti).

Come si è formato? Dalla decomposizione, in ambiente marino, di organismi animali e vegetali presenti sui fondali oceanici, oppure, da organismi terrestri, poi trasportati in mare dai corsi d'acqua. 
Questa trasformazione avviene in seguito a complessi processi fisici e chimici che si sono svolti nel corso della lunghissima storia della Terra. Il petrolio, poi, avendo densità minore dell'acqua di mare, tende a risalire verso la superficie attraverso i piccolissimi pori delle rocce. Spesso, il petrolio e altri gas naturali incontrano uno strato di roccia compatta che impedisce la risalita: si forma così il cosiddetto “giacimento” o “trappola petrolifera”. Altre volte, invece, riescono a risalire verso la superficie terrestre creando giacimenti superficiali. Importante: il petrolio si trova nelle porosità delle rocce, NON forma fiumi o laghi sotterranei

Dove si trova il petrolio nel mondo?
A causa degli sconvolgimenti geologici, i fondali marini sono diventate terre emerse e viceversa, per questo i giacimenti molto spesso sono lontani dal luogo d’origine. Alcuni si trovano più in superficie, mentre altri sono rimasti intrappolati nel sottosuolo a grandi profondità. Le riserve di petrolio sono concentrate soprattutto in alcune nazioni e continenti come: Medio Oriente, America del Sud, Africa ed Europa.
 
Ricerca petrolifera 
La ricerca è affidata ai geologi che hanno il compito di individuare le aree in cui si sono verificate le condizioni più favorevoli alla formazione e all'accumulo del petrolio. La tecnologia aiuta il lavoro dell'uomo permettendo una migliore valutazione delle zone interessate dalla ricerca. 
Si usano diversi metodi di ricerca: 
Rilevamento magnetometrico = cioè sfruttando il magnetismo terrestre: dove si rilevano variazioni nel campo magnetico significa che ci sono rocce più o meno adatte a contenere giacimenti di petrolio. Rilevamento gravimetrico= si misurano le variazioni dell'accellerazione di gravità, cioè le differenze di massa delle rocce nel sottosuolo. 
Metodo sismico= è il più usato perché permette di rilevare con precisione le caratteristiche delle rocce sottostanti la superficie terrestre utilizzando vari tipi di onde sismiche provocate da esplosioni sotterranee→le onde si propagano nel terreno o in acqua, venendo riflesse in modo diverso a seconda di ciò che incontrano

Estrazione del petrolio Una volta individuata una trappola petrolifera si effettua lo scavo di un pozzo esplorativo per verificare la presenza di idrocarburi e per valutare la grandezza del giacimento (in pratica quanto petrolio è presente e se vale la pena iniziare l'estrazione).
Si piazzano le Torri di Trivellazione per sostenere il trapano che grazie ad un potente motore perforerà il terreno. Man mano che lo scavo avanza il pozzo viene rivestito con tubi d'acciaio.  

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