In questa poesia di Emily Dickinson,
scritta intorno al 1862 e pubblicata per la prima volta nel 1891, il
treno non viene mai nominato: è semplicemente “it”.
Analisi della poesia
L'autrice ama guardarlo in viaggio attraverso il paese ("I like to see it laps the miles) immaginandolo come una sorta di gigantesco cavallo, che si sposta velocemente lambendo la campagna e le valli. Immagina che le stazioni dove salgono i passeggeri siano come le vasche poste lungo la strada, dove il cavallo può bere e rifocillarsi (and stop to feed itself at Tanks).
Analisi della poesia
L'autrice ama guardarlo in viaggio attraverso il paese ("I like to see it laps the miles) immaginandolo come una sorta di gigantesco cavallo, che si sposta velocemente lambendo la campagna e le valli. Immagina che le stazioni dove salgono i passeggeri siano come le vasche poste lungo la strada, dove il cavallo può bere e rifocillarsi (and stop to feed itself at Tanks).
Le sue dimensioni e la sua potenza sono
tali da riuscire a fargli assumere un passo da gigante intorno alle
montagne. Ed è a causa di un aspetto tanto portentoso, che il suo
passaggio fra le povere case appare carico di arroganza. Il treno
immaginato dalla Dickinson ha tanto potere: può tagliare in due una
cava come fosse un frutto morbido e cedevole e può rallentare,
fischiando forte per annunciare il suo passaggio.
La poesie rivela il gusto della poetessa per gli enigmi, gli indovinelli, anche se non è affatto difficile intuire cosa sia in realtà questo misterioso animale che si muove fischiando attraverso la campagna. Il linguaggio e le metafore usate si riferiscono a qualcosa di materiale (il treno) attribuendogli caratteristiche proprie del mondo animale (leccare, lambire, nutrirsi, lamentarsi, stalla).
Visione negativa del progresso
E l'equivoco vero, sotteso all'apparente entusiasmo dell'autrice, è proprio nel fatto che in realtà questo mostro meccanico alla Dickinson non piace affatto! Il termine “arrogante” contrapposto alle”povere baracche” la dice lunga sul suo reale pensiero circa l'opportunità di una simile, egoistica invenzione. A conferma di ciò sono le parole usate per descrivere i suoni emessi dal treno: quell' “orribile fischio” e il “lamentarsi” sono certamente connotazioni negative. Anche l'”onnipotenza” finale è qualcosa di irritante e inquietante. Il treno sembra essere una sventura per il mondo naturale e il fatto che non venga mai nominato sta a significare che una simile diavoleria non può essere che qualcosa di assolutamente negativo e inopportuno.
La poesie rivela il gusto della poetessa per gli enigmi, gli indovinelli, anche se non è affatto difficile intuire cosa sia in realtà questo misterioso animale che si muove fischiando attraverso la campagna. Il linguaggio e le metafore usate si riferiscono a qualcosa di materiale (il treno) attribuendogli caratteristiche proprie del mondo animale (leccare, lambire, nutrirsi, lamentarsi, stalla).
Visione negativa del progresso
E l'equivoco vero, sotteso all'apparente entusiasmo dell'autrice, è proprio nel fatto che in realtà questo mostro meccanico alla Dickinson non piace affatto! Il termine “arrogante” contrapposto alle”povere baracche” la dice lunga sul suo reale pensiero circa l'opportunità di una simile, egoistica invenzione. A conferma di ciò sono le parole usate per descrivere i suoni emessi dal treno: quell' “orribile fischio” e il “lamentarsi” sono certamente connotazioni negative. Anche l'”onnipotenza” finale è qualcosa di irritante e inquietante. Il treno sembra essere una sventura per il mondo naturale e il fatto che non venga mai nominato sta a significare che una simile diavoleria non può essere che qualcosa di assolutamente negativo e inopportuno.
I like to see it lap the miles
I like to see it lap the Miles
And lick the Valleys up
And stop to feed itself at Tanks
And then - prodigious step
Around a Pile of Mountains
And supercilious peer
In Shanties - by the sides of Roads
And then a Quarry pare
To fit its sides
Complaining all the while
In horrid - hooting stanza -
Then chase itself down Hill -
And neigh like Boanerges
Then - punctual as a Star
Stop - docile and omnipotent
At its own stable door
Traduzione letterale
Mi piace vederlo divorare le Miglia
E inghiottire le Valli
E fermarsi a mangiare alle Cisterne
E poi - in prodigiosa andatura
E inghiottire le Valli
E fermarsi a mangiare alle Cisterne
E poi - in prodigiosa andatura
Intorno a Mucchi di Montagne
E altezzoso dare un'occhiata
Nelle Casupole - a fianco delle Strade
E poi tagliarsi Gallerie
E altezzoso dare un'occhiata
Nelle Casupole - a fianco delle Strade
E poi tagliarsi Gallerie
Adatte ai suoi fianchi
E strisciarvi in mezzo
Lagnandosi nel frattempo
In orrida - urlante strofa
Poi precipitarsi giù per la Collina
E strisciarvi in mezzo
Lagnandosi nel frattempo
In orrida - urlante strofa
Poi precipitarsi giù per la Collina
E nitrire con rumore di Tuono
Poi - puntuale come - una Stella
Fermarsi - docile e onnipotente
Alla porta della sua scuderia
Poi - puntuale come - una Stella
Fermarsi - docile e onnipotente
Alla porta della sua scuderia
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