Monday, April 20, 2020

TESINA SULLA DISABILITA'

Pubblichiamo una tesina sulla disabilità richiesta da un nostro lettore.

STORIA= Breve riassunto (attraverso le epoche) su come è stata trattata la disabilità (a questa pagina un ottimo excursus da cui prendere spunto)
GEOGRAFIA=
ITALIANO=Giovanni Verga e focus sulla figura di Ranocchio (Rossomalpelo)
FRANCESE=Analisi del film "Tout le monde debout
SCIENZE=Il sistema nervoso
TECNOLOGIA=  Materiali come le fibre di carbonio, il kevlar, leghe di titanio, leghe di alluminio
ARTE=A questa pagina un lungo elenco di artisti che hanno dovuto affrontare alcune disabilità
MUSICA=Ludwig Van Beethoven
ED.FISICA= La Paralimpiadi


ALTERNATIVE

Storia= Il Nazismo (focus sul progetto Aktion T4)
Inglese= Franklin Delano Roosevelt
Inglese= L'ONU
Scienze=Il cervello o qualunque altro apparato che può essere direttamente coinvolto nella disabilità 


Friday, April 10, 2020

PARAFRASI L'AURA GENTIL CHE RASSERENA I POGGI PETRARCA

Sonetto 194 del Canzoniere  - Rime in vita di Laura -


L’aura gentil, che rasserena i poggi
destando i fior’ per questo ombroso bosco,
al soave suo spirto riconosco,
per cui conven che ’n pena e ’n fama poggi.

Per ritrovar ove ’l cor lasso appoggi,
fuggo dal mi’ natio dolce aere tosco;
per far lume al penser torbido et fosco,
cerco ’l mio sole et spero vederlo oggi.   

Nel qual provo dolcezze tante et tali
ch’Amor per forza a lui mi riconduce;
poi sí m’abbaglia che ’l fuggir m’è tardo.

I’ chiedrei a scampar, non arme, anzi ali;
ma perir mi dà ’l ciel per questa luce,
ché da lunge mi struggo et da presso ardo.


PARAFRASI

La brezza delicata che rischiara le colline,
risvegliando i fiori attraverso l'ombra del bosco,
io la conosco grazie al suo soffio dolce
che mi fa crescere in dolore e in celebrità.

Io fuggo dalla mia dolce aria natia della Toscana
per ritrovare un luogo dove il mio cuore stanco possa riposare.
Per fare luce sui miei pensieri angosciosi e cupi,
cerco il mio sole e spero di vederlo oggi.

Io provo per lei una dolcezza tanto grande,
che l'Amore a lei mi riconduce a forza
e dopo sono così stanco che non vedo l'ora di fuggire

Per salvarmi non vorrei armi, ma ali
ma il cielo mi ha condannato a morire a causa di questa luce
che da lontano mi consuma e da vicino mi brucia.


ANALISI METRICA

Sonetto composto da due quartine e due terzine.
I versi sono endecasillabi e rimano ABBA ABBA CDE CDE

FIGURE RETORICHE

Senhal= v. 1 "L'aura" per Laura
Metafora= v. 1 "L'aura", la brezza è metaforicamente l'amata, cioè Laura - v. 8 "il mio sole" sta per Laura - v. 13 "luce", sempre Laura
Personificazione= v. 2 "destando i fior" (personificazione sia della brezza che dei fiori che si svegliano, come persone) - v. 10 "Amor"
Allitterazione= v. 3 della S "soave, suo spirto"
Climax= v. 7 "penser torbido et fosco"
Antitesi = v. 14 " da lunge mi strugge, da presso ardo"

Wednesday, April 8, 2020

I ROMANZI DEL SUPERUOMO D'ANNUNZIO RIASSUNTO

I romanzi del Superuomo sono: Il trionfo della Morte, Le Vergini delle Rocce, Il Fuoco,  Forse che sì forse che no

In questi romanzi D'Annunzio riprende alcuni temi di Nietsczhe e li adatta alle proprie concezioni-->
  • rifiuto del conformismo borghese
  • esaltazione della soggettività contro la morale comune 
  • affermazione di sè e della propria volontà
D'Annunzio era anti-borghese e antidemocratico--> era contro l'ugualitarismo che schiaccia e livella le peculiarità dell'individuo. Il Superuomo di Nietzsche diventa in D'A. il diritto di pochi uomini eccezionali ad affermare sè stessi, senza tener conto delle comuni leggi del bene e del male.
Il Superuomo  dannunziano è aggressivo, energico, è anch'egli un'esteta--> non più nel senso che rifiuta la realtà perché la disprezza, ma è un esteta perché domina la realtà. L'esteta si opponeva alla realtà con il rifiuto, allontanandosi da essa. Il superuomo rifiuta sempre la realtà quale è, ma intende esserne guida (il vate). L'artista secondo D'.A. deve guidare la società delle nuove élites per porre fine alla democrazia, all'egualitarismo, al liberalismo borghese.


IL TRIONFO DELLA MORTE
Primo dei romanzi del superuomo (1894).
Protagonista è Giorgio Aurispa--> E' un esteta come Andrea Sperelli, alla ricerca del senso della vita.
Ricerca un rapporto col padre e con la sua terra, l'Abruzzo. Per questo si rifugia in un villaggio sull'Adriatico. Aurispa è un personaggio travagliato che vorrebbe elevarsi a superuomo, ma la lussuria e la passione per Ippolita Sanzio fiaccano le sue aspirazioni. Alla fine del romanzo si suicida trascinando con sé Ippolita. Il suicidio dell'eroe è significativo: è D.A. che si libera così di un alter ego, di una parte di sè che lo teneva incatenato. Ora D.A. può iniziare un nuovo cammino, non più vittima tormentata, ma dominatore con il pieno controllo di sè.

LE VERGINI DELLE ROCCE
Secondo romanzo (1895).
Protagonista è Andrea Cantelmo, un uomo che non apprezza la realtà borghese, il liberalismo. E' più sicuro di sè, anche se ha ancora un certo senso di angoscia, sente pure di avere la capacità di affrontare la vita in tutti i suoi aspetti. Cantelmo va in cerca di una donna nobile, ma decaduta e folle. Dietro l'istinto vitalistico si sente ancora il fascino per la decadenza, la morte.
Cantelmo non sa scegliere fra le tre principesse Montaga e il romanzo finisce con questa sua perplessità. In realtà Claudio sceglie Anatolia, ma lei non può assecondarlo perché deve accudire il padre e i fratelli. Allora l'uomo si abbandona a Violante, incarnazione della femme fatale, una donna non molto diversa dall'Ippolita de Il trionfo della morte.
I protagonisti dannunziani restano comunque dei deboli, degli sconfitti.

IL FUOCO
Terzo romanzo (1900)
Protagonista è  Stelio Effrena che vuole creare una grande opera artistica, un teatro nuovo che possa forgiare la stirpe latina come Wagner aveva forgiato quella germanica. Alla sua volontà si oppongono però forze oscure---> la presenza di una donna (Foscarina Perdita), attrice in declino che rappresenta la decadenza, il disfacimento, la morte. Foscarina ostacola l'eroe col suo amore ossessivo e nevrotico.

FORSE CHE SI FORSE CHE NO
Quarto romanzo (1910).
Protagonista è Paolo Tarsis, pilota, innamorato di una donna sensuale, folle, nevrotica, Isabella Inghirani. Paolo cerca la morte, ma proprio mentre sta per commettere il suicidio ritrova il desiderio di vivere e compie una grande impresa.


Sunday, April 5, 2020

TESINA SULLA POLONIA

Su richiesta di un nostro lettore pubblichiamo una tesina sulla Polonia


Storia=Seconda Guerra Mondiale
Geografia=La Polonia
Italiano=Una poesia di Wisława Szymborska
Inglese=Presentazione di una città polacca in lingua inglese (o di un altro aspetto socio-culturale, ad esempio la cucina, l'economia, etc.)
Francese= Adhésion de la Pologne à l'Union européenne
Scienze=I raggi x (partendo da Marie Curie)
Tecnologia=Le miniere di sale (focus sulla Miniera di Wieliczka)
Arte=L'Art Decò e Tamara de Lempicka
Musica=Chopin
Ed.fisica=IL calcio (sport più seguito in Polonia)


ALTERNATIVE
Scienze=Copernico e l'affermazione del sistema eliocentrico
Inglese=Auschwitz concetration camp



Thursday, April 2, 2020

ANALISI IN DORMIVEGLIA DI UNGARETTI

Assisto la notte violentata
L’aria è crivellata
Come una trina
Dalle schioppettate
Degli uomini
Ritratti
Nelle trincee
Come le lumache nel loro guscio        

Mi pare
che un affannato
nugolo di scalpellini
batta il lastricato
di pietra di lava
delle mie strade
ed io l’ascolti
non vedendo
in dormiveglia


PARAFRASI
Assisto alla notte privata della sua quiete, l’aria è come un pizzo, bucherellata dagli spari degli uomini nascosti in trincea, viscidi e sporchi come lumache nel loro guscio.
Il suono delle pallottole mi sembra quello prodotto da un folto gruppo di svelti scalpellini che battono la strada di pietre laviche della mia città, e che io li senta, senza vederli, nel dormiveglia.


ANALISI METRICA
Lirica composta da 17 versi liberi (cioè non in rima) divisi in due strofe (rispettivamente di 8 e 9 versi). La punteggiatura è assente e le lettere maiuscole servono ad indicare le pause.


FIGURE RETORICHE

Personificazione= v. 1 "assisto la notte violentata"--> qui assistere è usato in senso transitivo, come se la notte fosse una persona, o un essere vivente, che il poeta "assiste" proprio come farebbe un familiare o un infermiere al capezzale di una persona sofferente.
Ipallage= v.  "violentata" questa violenza è riferita in realtà agli uomini, che sono chiamati a combattere e ad uccidere, venendo così privati della loro libertà, della dignità e spesso anche della loro vita.
Similitudini= v. 3 "come una trina" - v. 8 "come lumache"
Metafora= v. 8 "guscio" qui si intende un rifugio, una protezione, un riparo dalle minacce e dai pericoli.
Enjambements= Molto frequenti, quasi ad ogni verso (il poeta vuole mettere in evidenza alcune parole)
Consonanze ed onomatopee= In tutta la lirica sono presenti suoni piuttosto "duri" e martellanti (generati da consonanti dentali e dal'incontro tra gruppi di consonanti (esempi: assisTo, noTTe, violenTaTa, cRivellaTa, Trina, schioppeTTaTe, riTRaTTi, TRincee, affannaTo, baTTa, lasTRicaTo, pieTRa, sTRade, ascolTi)
Queste scelte foniche vogliono evocare i suoni secchi degli spari e degli scalpelli.