Dopo una serie di lotte per il potere, sale al trono Vespasiano nel 69 d.C.
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A livello culturale Vespasiano promosse la scuola pubblica, aprì una nuova biblioteca, stipendiò retori del calibro di Quintiliano. Per capire la novità introdotta da Vespasiano bisogna ricordare che a Roma la scuola era sempre stata privata, ma Vespasiano finanziò alcune cattedre di retorica dove si formavano i funzionari imperiali: questa scuola aveva il compito di preparare i futuri collaboratori del princeps.
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Sotto Tito viene terminato l'Anfiteatro Flavio. In questi anni ci furono anche alcune gravi calamità come l'eruzione del Vesuvio nel 79 d.C. (documentata da Plinio il Vecchio) e nell'80 d.C. un incendio a Roma seguito da una terribile epidemia.
A livello culturale anche Tito fu persona molto colta e interessata alle arti.
Tito muore nell'81, senza avere eredi diretti: gli succede il fratello Domiziano che instaura una monarchia assoluta di stampo orientale: l'imperatore si attribuiva poteri divini e come tale voleva essere venerato dai suoi sudditi.
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Domiziano si dedicò personalmente alla poesia, istituì dei Ludi e dei concorsi letterari. Era odiato dai senatori romani per cui l'immagine che emerge dagli intellettuali dell'epoca è quella di un tiranno, persecutore di scrittori e filosofi non in linea con il suo pensiero. Mise a morte molti esponenti dello Stoicismo. Prosegue quell'azione di controllo della vita intellettuale che era iniziata anni prima con la dinastia Giulio Claudia.
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Dopo l'esperienza di Domiziano, il Senato si preoccupa che al potere salgano persone capaci di governare--> diventa imperatore Nerva, esponente dell'antica nobiltà romana. Il suo regno durò solo due anni, ma Nerva si impegnò molto per rimediare ai danni provocati da Domiziano: provò a risanare le finanze statali, donò terre ai nullatenenti e liberò molti prigionieri politici di Domiziano.
Nel 97 adotta Traiano, comandante militare spagnolo: con Nerva nasce il Principato Adottivo--> era l'imperatore in carica a scegliere il suo successore, adottandolo. In questo modo si salvaguardava il criterio dinastico (caro al popolo) e il criterio meritocratico (caro al Senato).
Traiano governa dal 98 (morte di Nerva) al 117. Fu il primo imperatore di origine provinciale. Volle espandere l'impero--> conquista la Dacia ricca di oro con cui finanziò opere pubbliche: nuovo foro, mercati, terme, ampliamento del porto di Ostia, strade, etc. Attuò anche provvedimenti economici istituendo gli Alimenta--> prestiti di denaro agli agricoltori.
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Massima espansione dell'impero sotto Traiano |
Muore improvvisamente nel 117 e sul letto di morte adotta Adriano.
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Scorcio di Villa Adriana a Tivoli |
Adriano diede il via a molte opere urbane: Villa Adriana a Tivoli, ricostruzione del Pantheon, Castel Sant'Angelo, etc. A livello culturale pubblicò discorsi personali ed epistole.
Fu però un imperatore poco amato sia dal popolo che dal Senato.
Muore nel 138 d.C. dopo aver adottato Antonino.