giovedì 29 settembre 2016

VERBI RIFLESSIVI PROPRI E APPARENTI COME RICONOSCERLI

I verbi transitivi oltre alla forma attiva e a quella passiva, ne hanno anche una terza:

la forma riflessiva che può essere:

 propria--> il soggetto compie e subisce l'azione nello stesso tempo

io mi pettino--->io pettino me stesso (io= soggetto - pettino= p.v. - mi=compl. oggetto)
io mi lavo---> io lavo me stesso
lavati! -->lava te stesso

apparente---> quando la particella pronominale non è complemento oggetto--> 
io mi lavo la faccia-->io lavo la faccia a me (mi= a me= compl. di termine)
lavatevi le mani-->voi lavate le mani a voi (vi=a voi= compl. di termine)

reciproca--> quando la particella pronominale esprime un'azione che due soggetti compiono reciprocamente l'uno verso l'altro---> Noi ci abbracciamo  -  Voi vi vedete  - Essi si salutano


verbi riflessivi intransitivi o pronominali---> sono verbi intransitivi che nascono già con la particella pronominale "si" e hanno quindi forma riflessiva, ma sempre valore intransitivo
Es. L'esercito si impadronì della fortezza= in questo caso "si" impadronì non significa che ha impadronito se stesso.. non è un complemento oggetto ne' altro complemento

Alcuni dei verbi riflessivi più comuni

addormentarsi alzarsi incontrarsi ammalarsi lavarsi arrabbiarsi pettinarsi bagnarsi riposarsi chiamarsi rompersi fermarsi sedersi


Verbi riflessivi pronominali più comuni

accanirsi, accasciarsi, accigliarsi, accoccolarsi, accorgersi, accovacciarsi, accucciarsi, acquattarsi, addentrarsi, adirarsi, aggrapparsi, ammalarsi, ammutinarsi, appisolarsi, appollaiarsi, arrabbattarsi, arrendersi, arrovellarsi, astenersi, avvalersi, avvedersi, barcamenarsi, destreggiarsi, dilungarsi, fidarsi, genuflettersi, imbattersi, immusonirsi, impadronirsi, impelagarsi, impossessarsi, incaponirsi, incapricciarsi, incavolarsi, inerpicarsi, infortunarsi, inginocchiarsi, intestardirsi, invaghirsi, lagnarsi, ostinarsi, pavoneggiarsi, pentirsi, ribellarsi, rifugiarsi, sbellicarsi, sbracciarsi, scapicollarsi, scervellarsi, schermirsi, servirsi, sgolarsi, sperticarsi, spolmonarsi, stravaccarsi, suicidarsi, vergognarsi.


Adesso provate ad esercitarvi con il test qui sotto classificando i verbi riflessivi come indicato
Esercizio sui verbi riflessivi

Esercizio sui verbi riflessivi

 

martedì 27 settembre 2016

RICERCA SULLE FIBRE TESSILI

Le   FIBRE TESSILI     sono prodotti di origine naturale o artificiale dai quali è possibile ricavare un filato.

Il  FILATO è un insieme di fibre tessili unite che formano un filo continuo, usato per confezionare tessuti.

Nello schema sotto abbiamo riassunto l'origine e i derivati delle principali fibre tessili
riassunto fibre tessili

Origine naturale
Vegetale
Cotone, lino, canapa


Animale
Lana di animali o seta (baco)
Pecora, cammello, vigogna, baco da seta
Minerale
Fibre di vetro, amianto


Origine chimica
Artificiale
Ricavate da cellulosa
Rayon
Sintetica
Ricavate da idrocarburi (petrolio, gas naturali)
Nylon

Fibre tessili vegetali
Il COTONE è la fibra tessile più usata nel mondo. Si produce da un frutto a forma di capsula che contiene dei semi ricoperti da peli. Quando il frutto matura si apre ed esce il bocciolo del cotone. Con i peli più lunghi si ricavano i filati, con i peli più corti si ricavano fibre sintetiche come il raion. Dai semi si ricava olio, mangime per bestiame, fertilizzanti. La fibra del cotone è costituita da cellulosa quasi pura (95% circa) La qualità del cotone dipende dalla lunghezza delle fibre--> più sono lunghe e più sono elevate le sue proprietà come: lucentezza, finezza, resistenza.
PRODOTTI TESSILI DEL COTONE: spugne, velluti, tovaglie, jeans, cotone idrofilo, ovatta.

LINO: si ricava dal fusto di una pianta alta fino a un metro, con fiore azzurro o bianco. Il lino non è formato solo da cellulosa ma anche da lignina, grassi e cere.
PRODOTTI TESSILI DEL LINO: biancheria da letto, lenzuola, federe, tovaglie, abbigliamento e arredamento, tende. Il lino dona una sensazione di fresco e per questo è spesso usato nei climi caldi e umidi.

CANAPA: si ricava dal fusto di una pianta alta 3-4 metri.
PRODOTTI TESSILI DELLA CANAPA: abbigliamento, arredamento, tovaglie ria, asciugamani, corde, funi.


Fibre tessili animali 
LANA: si ottiene dal vello degli ovini (ossia i peli di alcuni animali come cammello, capre d’angora e cashmere, vigogna, alpaca, lama ed altri). Le caratteristiche della lana dipendono dalla razza dell’ovino, dalle condizioni di allevamento, di alimentazione, dall’età dell’animale.
Altre caratteristiche della lana sono:
Finezza -  Arricciatura -  Grande elasticità - Igroscopia (assorbe umidità)
PRODOTTI DELLA LANA: maglieria, cappelli, materassi.

SETA: si ricava dai bozzoli di un insetto chiamato baco da seta, della famiglia dei lepidotteri.
Prodotto di grande pregio, la seta è molto resistente, elastica, ottima resistenza alla piegatura, buon potere termico isolante.
PRODOTTI DELLA SETA: biancheria, abbigliamento, camicie, cravatte.




Fibre tessili minerali 
Ad esempio le fibre di vetro da cui si possono ricavare fibre tessili tramite colatura o fusione.
Principali usi si hanno nell’industria delle materie plastiche, produzione di elettrodomestici, nei tessuti per isolamento elettrico, acustico e termico.

Le fibre chimiche possono essere artificiali o sintetiche
Le fibre artificiali si ottengono da materie prime rinnovabili, come la cellulosa del legno e sono del tutto assimilabili alle fibre naturali--> quindi possono subire processi come la tintura, la filatura, lo stiramento.
Da questi processi si ottengono filati continui o fiocchi
Le fibre sintetiche si ottengono tramite polimerizzazione, un processo chimico da cui si ottengono macromolecole.

Esempi fibre artificiali: la viscosa, il cupro, l'acetato, il triacetato e il lyocell
Esempi di fibre sintetiche: poliesteri (pile), nylon, elastan, microfibra.





ESEMPIO ANALISI QUADRO

In base alle linee guida illustrate in questo articolo, proviamo ad analizzare insieme il dipinto di Caravaggio "Giuditta decapita Oloferne"

Tralasciando i primi 4 punti (chi, cosa, dove, etc.) che riguardano informazioni facilmente reperibili online o sui libri, passiamo all'analisi formale e tematica dell'opera in modo semplice, basandoci su ciò che è raffigurato nel dipinto.

Analisi tematica
Quanti personaggi ci sono nel dipinto? 
Nel dipinto sono raffigurati 3 personaggi
Chi sono? Posso intuirlo? 
Dal titolo del quadro posso intuire che l'uomo che sta per essere decapitato  probabilmente si chiama Oloferne e Giuditta è colei che gli sta tagliando la testa. Accanto c'è un'altra figura. La guardo.
E' giovane, vecchia, come è vestita? 
Sicuramente è vecchia e dai vestiti (più poveri e dimessi rispetto a quelli di Giuditta) posso capire che forse è una domestica, o una serva.

Giuditta decapita Oloferne - Caravaggio
A questo punto, siccome non so nulla di chi siano Giuditta e Oloferne, vado a leggermi qualcosa sui libri o sul web e scopro che il quadro di Caravaggio rappresenta l'episodio biblico in cui Giuditta, vedova ricca, bella, ma soprattutto virtuosa e timorata di Dio -e per questo profondamente amata dal popolo ebraico-, riuscì a salvare la propria gente dall'assedio del re assiro Oloferne. Dopo averlo ucciso, mise la sua testa in un cesto e tornò, vittoriosa, presso il suo popolo.
Quindi Giuditta rappresenta un esempio di virtù morale e di devozione verso Dio.  

A questo punto chiediamoci COME Caravaggio abbia ritratto Giuditta e se la sua raffigurazione corrisponda a ciò che è narrato nell'episodio della Bibbia.
Possiamo dire di sì: Giuditta ha il volto fiero, ma nello stesso tempo sembra anche lievemente disgustata da ciò che sta accadendo (guardate la radice del naso e la base della fronte come sono corrugate!).
Il suo gesto è sicuro, non sembra avere paura, ma la sua non è un'azione rabbiosa o intrisa di violenza. Giuditta è sì ritratta come una donna sicura, consapevole di stare agendo per il bene del suo popolo, ma nello stesso tempo è estremamente delicata e femminile.

Oloferne, invece, è raffigurato nel momento della morte. Forse la fissità dello sguardo ci dice che è già morto, anche se il corpo (guardate la mano e i muscoli tesi del braccio destro) raccontano di un ultimo spasmo, di un estremo tentativo di sottrarsi alla spada.

La vecchia serva, invece, ha lineamenti decisamente brutti. Perché Caravaggio l'ha ritratta così? Se leggiamo l'episodio biblico (lo trovate QUI) vedremo che nulla ci è detto sull'aspetto della serva. Possiamo dedurne che l'artista abbia volutamente accentuato la bruttezza della serva per dirci qualcosa. Forse lo scopo dell'artista è stato quello di far risaltare ancora di più la bellezza della giovane (che incarna sappiamo un alto valore morale) con la bruttezza della vecchia. Ecco che bellezza e fierezza diventano, nelle mani di Caravaggio, trasfigurazione della virtù.

Analisi formale
Adesso passiamo all'analisi formale dell'opera.
Per prima cosa guardiamo l'ambiente in cui la scena è inserita.
Lo sfondo è scuro, occupato da un drappo rosso. Sembra anche a voi un tessuto prezioso? Forse è velluto? Sappiamo che Giuditta era una vedova molto ricca, quindi Caravaggio l'ha ritratta in un ambiente consono al suo tenore di vita. Nello stesso tempo i suoi vestiti ci dicono che non è abbigliata in modo "antico", ma in uno stile contemporaneo a quello dell'artista. Questo potrebbe suggerirci che sotto le sembianze di Giuditta sia rappresentata una nobildonna del '600 (gli artisti spesso omaggiavano i committenti inserendo il loro ritratto nei dipinti).
Lo sfondo scuro, inoltre, fa risaltare ancora di più la vedova, che è ritratta in una veste bianca.
Perché Caravaggio ha scelto proprio il bianco? Perché è il colore della purezza e Giuditta, con il suo comportamento, ne è diventata un simbolo.
Come sono i colori, le linee, i volumi, la prospettiva? 
Le linee sono morbide e nello stesso tempo ben definite, i muscoli di Oloferne sono realisticamente tratteggiati, i volumi sono pieni, arrotondati. L'impressione globale è di una scena viva, reale, drammatica e, forse, anche un po' teatrale (sfondo scuro, drappo rosso, figure illuminate in primo piano). Questa impressione viene confermata dalla raffigurazione del sangue che schizza dalla gola di Oloferne.
La luce
Il sapiente gioco di chiaroscuri fa convergere lo sguardo sulla figura di Giuditta (provate a guardare il quadro voltandovi di colpo, fatelo più volte.. vi accorgerete che gli occhi saranno sempre attratti dalla figura femminile ritratta in chiaro) che è di fatto il centro formale e simbolico del dipinto, la figura messa in risalto e di cui maggiormente si voleva evidenziare il valore morale.

Impressione globale
Complessivamente che impressione vi fa il quadro? Cosa vi trasmette?
E' una scena drammatica o serena?
Di fissità o di movimento?







venerdì 23 settembre 2016

SPIEGAZIONE WILL E GOING TO

Breve ripasso sull'uso di WILL e GOING TO per esprimere il futuro in inglese con esercizi spiegati passo passo



WILL si usa per

  • Prediction (with expressions as "I think, I hope, I 'm sure..) 
cioè previsioni NON basate su prove certe, è qualcosa che io penso succederà, ma di cui non ho certezza al momento presente
  • Instantaneous or spontaneous decisions, promises, requests, warnings. 
cioè decisioni prese al momento in cui si sta parlando, promesse e offerte di aiuto
  • Certain (inevitable) action in the future 
cioè azioni sicuramente certe nel futuro, indipendenti dalla nostra volontà, che accadranno comunque

I’m sure you’ll enjoy the film. (prediction)
They’re here. I’ll open the door. (instantaneous decision)
I’ll help you with your homework.  (promise)
There will be a solar eclipse at 4.20 tomorrow. (inevitable action in the future)


GOING TO si usa per

  • Future plan, intention 
cioè progetti, intenzioni, senza una pianificazione attenta e stabilita.. un po' come in italiano si dice "da grande farò l'avvocato" [intenzione] o "quest'estate andrò in vacanza in Sardegna" [progetto futuro] senza aver ancora ne' prenotato il traghetto o altro.. è quindi una decisione che si è presa PRIMA del momento in cui si parla (altrimenti si userebbe WILL), ma che ancora è tutta da pianificare nei dettagli
  • Prediction (with an evidence in the present) 
cioè un evento che si verificherà perché c'è qualcosa al momento presente che mi dà la certezza che questa cosa accadrà.. ad esempio se vedo una tazza in bilico che sta per cadere dirò "it's going to fall" o se una macchina ha perso il controllo e sta per andare a sbattere dirò "it's going to crash".. il going to quindi si usa quando c'è una prova, un'evidenza presente (l'essere in bilico, l'aver perso il controllo) che mi fa prevedere con certezza ciò che sta per accadere nel futuro

They’re are going to get married (future plan)
Look at those clouds. It’s going to rain. (evidence in the present)

Ora provate ad esercitarvi completando le frasi con la forma di futuro corretta procedendo così:
per prima cosa controllate a quale tipologia di evento futuro si fa riferimento..

Esempio

"Philip....................................... (be) 15 next Wednesday" cosa mi dice?
Che Philip compirà 15 anni il prossimo Mercoledì.
A questo punto bisogna pensare a che tipo di evento è un compleanno... certo non è una previsione e nemmeno un'intenzione futura..
E' assolutamente certo che Mercoledì sarà il compleanno di Philip quindi userò la forma di futuro che si riferisce ad azioni future certe e indipendenti dalla mia volontà..
La forma che corrisponde a questo è  WILL --> Philip will be 15 next Wednesday


1) They....................................... (get) a new computer.

They are going to get a new computer -
Usiamo il "going to" perché si tratta di un'intenzione, una decisione per il futuro

2) I think, my mother...................................... (like) this CD.


I think my mother will like this CD -
Usiamo il "will" perché è una previsione basata su un nostro pensiero, non c'è una prova che a mia madre piacerà il CD, ma è una cosa che pensiamo noi..


 3) Paul's sister.................................. (have) a baby.

Paul's sister is going to have a baby-
Usiamo il "going to" perché c'è una prova evidente al momento.. la sorella di Paul è incinta, la vedo, ha la pancia..e quindi is going to have a baby--> avrà un bambino

 3) Just a moment. I....................................... (help) you with the bags.


Just a moment. I will help you with the bags - Usiamo il "will" perché è una decisione presa al momento ed è un'offerta spontanea: vediamo qualcuno in difficoltà con le borse e ci offriamo di dargli una mano--> si usa will

 4) Marvin.................................. (give) a party next week.


Marvin is going to give a party next week -
Usiamo il "going to" perché è chiaramente un progetto, un'intenzione di Marvin di dare una festa la prossima settimana..

5) We...................................... (fly)to Venice in June.


We're going to fly to Venice in June -
Anche in questo caso usiamo il "going to" perché è chiaramente un progetto, una nostra intenzione di andare a Venezia a Giugno..

 6) Look at the clouds! It................................................ (rain) soon.


Look at the clouds! It is going to rain soon -
Anche in questo caso usiamo il "going to" perché guardando le nuvole capiamo che sta per piovere.. è un evento futuro basato su una prova, un'evidenza nel presente

 7) I hope the weather............................................. (be) nice.


I hope the weather will be nice -
In questo caso usiamo il "will" perché sto esprimendo un mio pensiero, una mia idea o speranza..

 8) Take your umbrella with you. It.............................................. (rain)


Take your umbrella with you. It is going to rain/it will rain-
In questo caso entrambi gli usi sono accettabili.. la frase può essere interpretata come un warning, cioè un avviso che ti sto dando (cioè portati dietro l'ombrello), sia una previsione basata su un'evidenza presente.. ho visto il cielo nero e so che sta per piovere.

 9) I promise I...................................... (not tell) anyone this secret.


I promise I won't tell anyone your secret -
In questo caso usiamo WILL NOT (contratto won't) perché si tratta di una promessa

 10) What...................(wear) at the party tonight?


What are you going to wear at the party tonight? -
In questo caso usiamo going to perché ci stiamo informando su un'intenzione, una decisione già presa da qualcuno

mercoledì 21 settembre 2016

PARAFRASI MOLTI AMADORI LA LOR MALATIA

Anali del sonetto di Giacomo da Lentini "Molti amadori la loro malatia"


   Molti amadori la loro malatia        
        portano in core, che 'n vista non pare;
ed io non posso sì celar la mia,
ch'ella non paia per lo mio penare  

però che so sotto altrui signoria, 
né di meve non ho niente a ffare, 
se non quanto madonna mia voria,
ch'ella mi pote morte e vita dare.

Su' è lo core e suo so tutto quanto;
e chi non ha consiglio da suo core
non vive infra la gente como deve:

cad io non sono mio né più né tanto,
se non quanto madonna è de mi fore 
ed uno poco di spirito è 'n meve.



PARAFRASI

Molti amanti tengono il loro amore 
nel cuore, tanto che non appare alla vista
ma io non riesco a nascondere il mio
perché si manifesta attraverso il mio dolore

poiché sono soggetto all'altrui comando
e non posso affatto disporre di me stesso
se non quanto la mia signora vorrà
visto che ella può darmi la vita e la morte

Suo è il mio cuore e sono suo tutto quanto 
e chi non segue il consiglio (che riceve) dal proprio cuore 
non vive come si deve fra la gente 

perché io non sono mio né più né tanto
se non quando la mia amata è fuori dai miei pensieri
e allora un po' di spirito ritorna in me. 




TEMI PRINCIPALI
Amore che deve essere tenuto nascosto
Amore come malattia
Potere di vita e di morte della donna sull'innamorato 
Annientamento dell'uomo di fronte all'amore


ANALISI

Forma metrica
Si tratta di un sonetto (due quartine, due terzine) in endecasillabi che rimano ABAB, ABAB, CDE, CDE.

Figure retoriche
Metafora= v. 1 "la lor malatia"--> il loro amore. Metafora dell'amore visto come malattia
Enjambement= v. 1 "la loro malatia/portano in core"
Meridionalismo= vv. 6 e 14 "meve" è un meridonalismo comune ricalcato sul latino TIBI, SIBI
Provenzalismo= v. 7 e 13 "madonna"
Iperbole= v. 8 "ch'ella mi pote morte e vita dare"

Commento
Gli amanti tengono la passione nascosta nel loro cuore, ma questo il poeta non riesce a farlo in quanto è completamente dominato dalla sua amata. L'uomo che non segue il proprio cuore vive male fra la gente e lui stesso è totalmente guidato dalla sua signora dall'esterno. Il suo spirito ritorna in lui solo quando riesce a non pensare a lei. 
Questo il riassunto generale dei concetti espressi da Jacopo da Lentini in questo sonetto. 
Nel testo si ritrovano alcuni temi tipici della poesia del '200: l'amore che non può essere rivelato (spesso l'amata era già sposata o promessa o comunque non libera). 
L'amore come malattia, come qualcosa che toglie forze, fiato, parole e ragione.
Il potere assoluto della donna amata nei confronti dell'uomo: un laccio d'amore metaforico che lo tiene bloccato e inerme, che gli toglie la volontà e la forza di fare qualunque altra cosa. 
L'amato che ritorna in sé, che sente riaffiorare un po' di vitalità solo quando riesce a non pensare alla sua amata.
Tutti questi temi anticipano la poesia stilnovistica di Guinizzelli, Cavalcanti e Dante Alighieri. 
Da notare anche il fatto che la donna non compare, se non in modo astratto: non abbiamo una sua descrizione fisica anche solo accennata. E', per così dire, una presenza che appartiene solo al poeta e di cui noi non sappiamo nulla, tranne gli effetti che questa donna produce nell'uomo che la ama.