mercoledì 14 agosto 2013

RIASSUNTO CHICCHIBIO E LA GRU

Currado Gianfigliazzi, nobile fiorentino, dopo una battuta di caccia consegna a Chichibio, cuoco al suo servizio, una gru da cucinare per cena. Chichibio è talmente bravo che il profumino dello stufato arriva al naso della sua amica Brunetta, la quale, pregandolo a lungo, riesce infine a farsi dare una coscia dell'animale. Durante il servizio, Currado si accorge che alla gru manca una gamba e accusa il cuoco di averla rubata. L'uomo si difende dicendo che le gru hanno una gamba sola e i due uomini si mettono d'accordo per andare a verificarlo di persona.
Chichibio e la gru
Il giorno dopo, giunti al fiume, trovano molte gru che, naturalmente, stanno in piedi su una gamba sola. Chichibio, trionfante, fa notare la cosa al padrone, ma questi, battendo le mani, fa alzare in volo gli uccelli mostrando al cuoco la verità: le gru hanno due zampe. A questo punto Chichibio si rivolge al padrone dicendogli che se la sera precedente avesse battuto le mani, la gru avrebbe tirato fuori l'altra gamba.
Currado, a quest'uscita, scoppia a ridere e perdona il servo.

Analisi
Questa novella fa parte dell'opera più importante del Boccaccio, il Decamerone, il cui tema dominante è il gusto per la beffa, espressione dell'ammirazione che l'autore prova per colui che riesce, con l'astuzia e l'ingegno, a farsi beffe degli altri. Così come fa Chichibio, che,  incorso nell'ira del suo padrone, riesce a cavarsi d'impaccio grazie ad una battuta spiritosa.

Personaggi 

Brunetta viene tratteggiata come una giovane golosa, ma anche decisa e sicura della sua vittoria: sa adoperare tutte le armi femminili per ottenere quello che vuole. Altrettanto efficacemente viene disegnato il personaggio di Currado, prima stupito, poi arrabbiato, ma costretto dalla presenza degli ospiti a non far scenate, la mattina dopo muto per la rabbia che ancora lo agita, ma alla fine non riesce a non apprezzare la prontezza di spirito del suo cuoco.

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