sabato 18 maggio 2013

ANALISI POESIA IL SABATO DEL VILLAGGIO

Il Sabato del Villaggio - Giacomo Leopardi - 1829

La donzelletta vien dalla campagna ---->immagine di giovinezza (rappresenta il futuro, la speranza)
in sul calar del sole,                        ---->paesaggio/ chiaro scuro/gioco di luce e ombra
col suo fascio dell'erba; e reca in mano
un mazzolin di rose e viole,
onde, siccome suole, ornare ella si appresta----> assonanza
dimani, al dí di festa, il petto e il crine.
Siede con le vicine
su la scala a filar la vecchierella,--------->rappresenta la memoria, il passato
incontro là dove si perde il giorno; -------->paesaggio/ chiaro scuro/gioco di luce e ombra
e novellando vien del suo buon tempo,----->immagine di giovinezza
quando ai dí della festa ella si ornava,
ed ancor sana e snella
solea danzar la sera intra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella.
Già tutta l'aria imbruna,   ----------------->    paesaggio/ chiaro scuro/gioco di luce e ombra
torna azzurro il sereno, e tornan l'ombre
giú da' colli e da' tetti,
al biancheggiar della recente luna.
Or la squilla dà segno   --------------->sensazioni auditive
della festa che viene;
ed a quel suon diresti
che il cor si riconforta. ---------->allitterazione
I fanciulli gridando ------------------>sensazioni auditive
su la piazzuola in frotta,
e qua e là saltando,
fanno un lieto romore;--------------->sensazioni auditive
e intanto riede alla sua parca mensa,
fischiando, il zappatore,------------->sensazioni auditive
e seco pensa al dí del suo riposo.

Poi quando intorno è spenta ogni altra face, --->paesaggio/ chiaro scuro/gioco di luce e ombra
e tutto l'altro tace,
odi il martel picchiare, odi la sega--------------->sensazioni auditive
del legnaiuol, che veglia
nella chiusa bottega alla lucerna,  -------------->paesaggio/ chiaro scuro/gioco di luce e ombra
e s'affretta, e s'adopra
di fornir l'opra anzi al chiarir dell'alba. --------->paesaggio/ chiaro scuro/gioco di luce e ombra

Questo di sette è il più gradito giorno, ----->illusioni
pien di speme e di gioia:
diman tristezza e noia                    -------->pessimismo
recheran l'ore, ed al travaglio usato
ciascuno in suo pensier farà ritorno.

Garzoncello scherzoso,
cotesta età fiorita -------------------------->metafora
è come un giorno d'allegrezza pieno,------>similitudine
giorno chiaro, sereno,
che precorre alla festa di tua vita.
Godi, fanciullo mio; stato soave,
stagion lieta è cotesta.
Altro dirti non vo'; ma la tua festa
ch'anco tardi a venir non ti sia grave.

FIGURE RETORICHE
Apocope: calar, vien, cor, martel, legnaiuol, 
Assonanza: onde siccome suole
Allitterazione:che il cor si riconforta
Metafora:età fiorita, età bella, stagion lieta--->la giovinezza
Similitudine: cotesta età fiorita è come un giorno d'allegrezza pieno

LESSICO
Leopardi utilizza un lessico di gusto classico (piazzuola, legnaiuol, in sul, intra di) composto da voci dotte e ormai desuete


SPAZIO
Piazzuola Sabato del Villaggio a Recanati
Lo spazio della poesia è quello dei luoghi più familiari e cari al poeta: di fronte alla sua casa si apriva appunto la piazzuola chiamata  poi Sabato del Villaggio. E' la vita del borgo che viene cantata dal poeta, la quotidiana operosità che si mescola  alla lieta attesa del dì di festa.
Sul lato ovest esisteva, ora demolita, la casetta dove sedeva “su la scala a filar la vecchierella”. Ancora oggi “I fanciulli gridando – su la piazzuola in frotta e qual e là saltando – fanno un lieto romore” proprio come accade nei versi del canto da cui la piazza stessa prende il nome.

I PERSONAGGI
La donzelletta e la vecchierella hanno un chiaro valore simbolico: rappresentano l'una la speranza e il futuro e l'altra il ricordo e la memoria. Le figure maschili dei ragazzi e dello zappatore rispecchiano questa doppia visione: gli uni sono spensierati, allegri, l'altro invece è rappresentazione della maturità, della paziente accettazione della fatica e del lavoro quotidiano (confortata dal pensiero di un breve riposo).
Le figure cantate in questa poesia appartengono agli "umili", alla gente del popolo, accomunata tutta dallo stesso destino, che è quello di non vivere una vera felicità nel presente, ma di attenderla (i giovani) o di ricordarla (gli anziani).
Da notare l'uso dei diminutivi (donzelletta, vecchierella, garzoncello) che lasciano intendere la confidenza e la tenerezza che il poeta prova per i suoi personaggi (soprattutto per gli adolescenti--->il garzoncello a cui il poeta si rivolge con toni quasi paternalisitici) e con cui sente di avere un comune destino.

TEMATICHE PRINCIPALI

  • Tema della rimembranza - del ricordo
  • Tema dell'evanescenza della giovinezza
  • Tema delle illusioni e Pessimismo leopardiano (il poeta invita a non illudersi sulla gioia che porterà la domenica, così come non bisogna illudersi all'idea che la vita porterà gioia e felicità. Tutti sogni della giovinezza verranno infranti quindi è meglio non aspettarsi niente in modo da non dover poi restare delusi se e quando il niente arriverà)

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