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Renzo, in manette, attira l'attenzione della folla |
Al mattino Renzo viene bruscamente svegliato da due gendarmi che cercano di tirarlo giù dal letto.
Il giovane è sbalordito e non capisce cosa stia accadendo, ma il notaio lì presente, incaricato di condurlo in caserma, cerca di rabbonirlo spiegandogli che non c'è nulla da temere: sbrigate poche formalità egli potrà di nuovo essere libero. Renzo si veste e, prima di uscire dalla locanda, viene anche ammanettato. Una volta in strada cerca di attirare lo sguardo dei passanti per creare un diversivo che lo aiuti a fuggire. E così avviene: ottenuta l'attenzione di un gruppetto di persone si mette a gridare dicendo di essere un povero innocente, ammanettato solo per aver reclamato pane e giustizia per il popolo. A sentire quelle parole molte altre persone si radunano intorno a Renzo e, mentre i birri cercano inutilmente di far sgomberare la folla, il notaio, impaurito, esce dalla ressa fingendo di essere capitato lì per caso.