martedì 22 ottobre 2013

RIASSUNTO TERZO CAPITOLO PROMESSI SPOSI

Se il primo capitolo era tutto dedicato alla figura di Don Abbondio e il secondo a quella di Renzo, il terzo è indubbiamente il capitolo di Lucia.
Renzo ha appena informato le due donne della decisione di Don Abbondio e Lucia confessa di aver incontrato Don Rodrigo, e suo cugino Attilio, lungo la strada di ritorno dalla filanda. I due uomini avrebbero richiamato la sua attenzione con tale insistenza da spaventarla e da indurla a parlarne con Padre Cristoforo in confessionale. Il racconto suscita l'ira di Renzo, ma Agnese prende in mano la situazione e consiglia al giovane di recarsi da un avvocato di gran fama, il dottor Azzecca-garbugli, e domandare a lui il da farsi.
Renzo si avvia verso Lecco portando con se' quattro capponi come omaggio per l'avvocato.
Il miracolo delle noci
Giunto nello studio viene accolto prima dalla domestica e poi dall'uomo il quale, prima, si profonde in parole che sanno di risolutezza e decisione, ma dopo, appena udito il nome di Don Rodrigo, caccia via Renzo in malo modo, con la scusa di crederlo un bravo e, addirittura, restituendogli i capponi.
Nel frattempo a casa di Agnese è arrivato Fra Galdino, un cappuccino che sta raccogliendo noci per il convento. Il religioso intrattiene brevemente le due donne raccontando il miracolo delle noci, secondo cui frate Macario, vedendo un uomo intento a tagliare una pianta di noce, gli consiglia di non farlo, profetizzando che la pianta avrebbe dato tantissimi frutti. L'uomo, fidandosi, promette la metà del raccolto al frate e in effetti, giunta la stagione, l'albero si copre di noci. Purtroppo l'uomo muore e il figlio non tiene fede all'impegno, negando a Padre Macario la metà delle noci, salvo poi accorgersi che nel solaio, al posto dei frutti, era rimasto soltanto un mucchio di foglie ingiallite.
Lucia si dimostra generosa, offrendo molte più noci di quanto la sua condizione di povertà permetterebbe, e si raccomanda col frate affinché dica a Padre Cristoforo di passar presto da loro per un colloquio.
Renzo, che intanto è tornato dallo studio dell'Azzecca-garbugli, racconta l'accaduto e rimprovera Agnese per il suo cattivo consiglio, ma poi se ne va, in parte tranquillizzato, pensando che Fra Cristoforo saprà come aiutarli.

Figura di Lucia
Lucia è il personaggio più corretto, sincero e leale di tutto il romanzo.
C'è sempre un ideale di giustizia che la guida, un grande senso di dignità e fierezza in lei, seppur mitigati dal pudore e dalla timidezza che la caratterizzano.
Il suo senso morale è altissimo e ne' Agnese ne' Padre Cristoforo potranno scalfirne l'integrità.
E' la donna che parla forse di meno, ma che dice di più per l'eloquenza dei suoi rossori e dei suoi silenzi.
Non per questo Lucia può essere considerata una santa: ella brucia d'amore per Renzo, vuole sposarlo e vivere con lui. Ma non vacilla mai, non tentenna mai. Sa sempre quello che deve fare e solo una volta si piegherà ad un volere non suo, acconsentendo al matrimonio di sorpresa, ma lo farà per Renzo, per amore suo e perché teme, dopo la sua sfuriata, che questi possa commettere qualche sciocchezza.

Azzecca-garbugli
E' un personaggio minore, ma ben tratteggiato dal Manzoni, che, già dal soprannome, fa capire di che tipo d'avvocato si tratti. Imbroglione e vile, l'Azzeccagarbugli, un po' come fa Don Abbondio, invece che coi deboli, preferisce stare dalla parte dei potenti per non avere noie. Asservito il suo sapere a cause meno nobili della giustizia (più avanti nel romanzo lo si rincontrerà proprio ad un banchetto nel palazzotto di Don Rodrigo) è figura negativa a cui va aggiunto qualche tocco di ridicolo, come quando Manzoni ce lo descrive con indosso la toga che funge anche da veste da camera. Sembra un avvocato caduto in disgrazia, col vizio del bere (ce lo dice la voglia di lampone che ha sul volto) e con uno studio che sembra apposta ingombrato di carte per far colpo sulla povera gente.


1 commento:

  1. Xke nn fate il riassunto dell avvocato azzecca-garbugli? Guarda un po...mi serviva proprio quello...Provvedete grazie e ne sarò molto fiera.

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