Contro questo rigido accademismo gli artisti rifiutati dettero talora vita ad iniziative clamorose come ad esempio il pittore Courbet che, durante l'Esposizione universale di Parigi del 1855, oppose al gusto della cultura ufficiale il suo “Pavillon du Réalisme” . La giuria, infatti, aveva respinto i suoi due quadri più
Funerale a Ornans - Courbet |
Sempre per protesta contro i canoni artistici tradizionali, il gruppo degli Impressionisti dette vita, nel 1863, al Salon des Refusés (Salon dei Rifiutati). In quegli anni l'arte francese si impose sul panorama internazionale e Parigi divenne meta costante degli artisti d’avanguardia che si recavano in città sperando di far fortuna esponendo le proprie opere. Nel 1884 nasce il Salon des Indépendants che, senza premiazioni, permetteva a tutti gli artisti di esporre e nel 1903 s’inaugura il Salon d’Automne al Grand Palais, dove esporranno dai fauves (1905) ai cubisti (1911); nel 1906 sarà inoltre la sede della prima retrospettiva di Gauguin e l’anno seguente di quella di Cézanne. La prima mostra importante di Van Gogh, con cento quadri, era stata invece allestita alla Galleria parigina Bernheim-Jeune nel 1901. Negli stessi anni (1908-1909), alla galleria Bernheim-Jeune, il critico Félix Fénéon organizza la prima grande mostra di Seurat.
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