Monday, April 1, 2013

LE NUOVE ARMI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE

La prima guerra mondiale è stata caratterizzata dall'utilizzo di molti nuovi strumenti, nuove tecnologie e nuove armi. Le novità più importanti (e distruttive) furono le nuove armi da fuoco e chimiche, l'aeronautica, i carri armati e i sottomarini. Anche le radio, i telefoni e le comunicazioni via cavo, furono applicate alle strategie di guerra, tanto che nacquero persino delle figure militari addette alla decifrazione dei codici e alla loro codificazione.
All'inizio del 900, scomparvero le antiche divise per far posto a tute mimetiche ed elmetti di acciaio, molto più utili, in caso di fuoco nemico, rispetto ai pittoreschi copricapo ottocenteschi fino ad allora utilizzati.
Elemetto Pickelhaube
Nel 1916 l'esercito tedesco abbandonò il  pickelhaube, quell'elmo sormontato da un chiodo di prussiana memoria, in favore di pratici elmetti che potessero proteggere la testa duranti i combattimenti.
Oltre a queste nuove protezioni, si utilizzarono per la prima volta micidiali armi da fuoco come i cannoni a lungo calibro, le mitragliatrici, i carri armati e gli aerei da combattimento.
La Domenica del Corriere ritrae un combattimento
Inoltre, si fece per la prima volta uso delle cosiddette “armi chimiche”, soprattutto gas asfissianti e lanciafiamme. A proposito dei gas va ricordato che, almeno inizialmente, si cercò di contrastarne gli effetti proteggendo le vie respiratorie con fazzoletti bagnati di acqua e urina; solo successivamente vennero impiegate le prime maschere a gas.
La principale innovazione della Prima Guerra Mondiale fu introdotta però dagli inglesi durante la battaglia della Somme, quando si lanciarono all'attacco delle truppe tedesche accompagnati dai carri armati. L'utilizzo di questi giganti corazzati scatenò il panico nelle truppe nemiche, nonostante fossero ancora mezzi lenti e impacciati negli spostamenti.

La grande guerra, iniziata con l'idea che fosse un conflitto breve e di facile soluzione, si tramutò in una lunga mattanza che lasciò 10 milioni di morti dopo 4 anni di violenza e morte. L'Europa uscì dal primo conflitto mondiale solo nel 1918 dopo che l'uso di armi nuove e tecnologicamente più evolute avevano portato gli eserciti a combattere in condizioni indescrivibili, gli uni di fronte agli altri, seppelliti, tra atroci sofferenze, nelle trincee, immersi nel fango e devastati dal freddo, dall’umidità, dalle malattie e dal fuoco delle mitragliatrici.


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