Ora che Giorgio ha una professione avviata e i soldi non mancano più, Eleonora smette di dare lezioni e si circonda di quei piccoli lussi a cui aveva sempre dovuto rinunciare. Tra questi anche l'acquisto di un piccolo podere in campagna dove passare qualche tempo per svagarsi dalla solitudine che sente in città. Nel podere conosce Gerlando, il figlio del mezzadro, un ragazzo di diciannove anni un po' rozzo e ignorante, che lei cerca di aiutare negli studi.
Il ragazzo è svogliato, ma si reca volentieri a casa di Eleonora e un giorno, preso da un impeto, la seduce. Eleonora rimane incinta e non sa come fare a confessarlo al fratello. Le viene in aiuto il migliore amico di Giorgio, Carlo D'Andrea, che è medico e a cui lei confessa il fattaccio. Carlo dichiara di non poterla aiutare, ma racconta tutto al fratello.
A questo punto Giorgio impone ai due un matrimonio riparatore. Il mezzadro è contrario e Giorgio deve promettere una buona dote alla sorella affinché le nozze vengano celebrate.
Eleonora affronta la cerimonia piena di vergogna: né Giorgio né Carlo si presentano in Comune per il rito civile e le fanno da testimoni due contadini amici del mezzadro.
Una volta a casa Eleonora e Gerlando stabiliscono di non dormire assieme e iniziano così una vita matrimoniale triste e senza amore.
Dopo poco tempo, anche a causa del suo peso eccessivo, Eleonora abortisce e Gerlando le rimane accanto per curarla, anche se da quello stato di prostrazione Eleonora non si riprenderà mai più.
Un giorno che si era seduta fuori dal podere, avvolta in uno scialle nero, viene nuovamente concupita dal giovane marito. La donna si ribella e si getta in un burrone.
Lo scialle nero, apertosi come un ventaglio, fluttua nell'aria mentre il suo corpo giace morto sul fondo.
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