Thursday, February 14, 2013

IL CINEMA COME STRUMENTO DI COLONIZZAZIONE CULTURALE


Fin quasi dalle sue origini, il cinema è divenuto il veicolo più efficace della cultura di massa (e di conseguenza il più potente strumento di colonizzazione culturale), superato solo dalla televisione dopo gli anni 60’.
Anche se, in realtà, la televisione ha solo integrato la forza del cinema, potenziando la diffusione di determinati valori (o non-valori) con la massiccia trasmissione di telefilm, serie-tv e altro. 
Ricordiamo che l’industria cinematografica è quasi sempre stata solo un monopolio degli Stati Uniti, ed anche la sua più efficace arma ideologica e propagandistica; non è esagerato affermare che Hollywood, specie negli anni '50 e '60, cioè durante l’aggressiva campagna imperialista statunitense, ha svolto un ruolo non minore di quello svolto dal Pentagono.
Alcuni generi cinematografici sono serviti, più di altri, a trasmettere una determinata cultura e ideologia al resto del mondo.

Pensiamo ad esempio al genere western che spesso ha rappresentato l'epica di un eroe solitario e autosufficiente; ebbene, quale altra migliore rappresentazione del sogno tipicamente americano del self-made man? Oltre a ciò, il cinema western con le sue battaglie fra indiani e cow-boys, è senza dubbio  il genere cinematografico che in modo più grossolano ha proclamato la “superiorità” della “razza bianca” e della cultura occidentale sui gruppi etnici economicamente più deboli.  

Passiamo ad un altro grande prodotto dell'industria cinematografica hollywoodiana: i film Disney
Soprattutto quelli della prima epoca (Biancaneve, Bambi, Cenerentola, Pinocchio, Peter Pan, La Bell’Addormentata, ecc.), hanno avuto un ruolo cruciale nel soppiantare la cultura popolare con la cultura di massa, contribuendo in modo decisivo a riscrivere le grandi meravigliose fiabe tradizionali e i classici della letteratura infantile. Quasi nessuno, oggi, ricorda più le fiabe originali da cui questi film vennero tratti.  
Altro grande ruolo svolto dal cinema è stato quello di riuscire a creare un immaginario collettivo di potentissimo fascino riguardo agli Stati Uniti. 

Pensiamo al modo in cui  New York è stata rappresentata sul grande schermo: con un uso sapiente, e fortemente simbolico, delle sue architetture più famose (l'Iron Flat, l'Empire State Building, Central Park, Brooklyn) oggi chiunque, dal meno acculturato in avanti, riesce a riconoscere questa città da un semplice fotogramma cinematografico. New York è diventata il simbolo per eccellenza del sogno americano anche grazie al modo in cui l'abbiamo vista al cinema. 
Dove l'abbiamo sognata, immaginata, desiderata.  


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