Jacopo Ortis è un giovane che scrive ad un amico, Lorenzo Alderani; sarà lui a raccogliere le lettere dell'amico e a raccontarne la tragica fine.
L'epoca.
Siamo nel periodo del Trattato di Campoformio (1797), con cui Napoleone cede Venezia all'Austria.
Jacopo Ortis si rifugia sui Colli Euganei (che sono monti vicino a Padova) dove si innamora di Teresa, già promessa sposa al ricco Odoardo.
Jacopo frequenta l'università di Padova, poi vaga per diverse città italiane (Ferrara, Bologna,Milano, Firenze, Genova) e poi torna sui Colli Euganei dove ritrova Teresa che nel frattempo si è sposata come voleva il padre.
Jacopo torna un'ultima volta a Venezia per abbracciare la madre.
Dopodiché, deluso nei suoi ideali di patria e di amore, si uccide con un pugnale.
Commento
Il romanzo è considerato autobiografico non perché vengono raccontate le vicende personali di Ugo Foscolo, ma perché attraverso l'Ortis, Foscolo espresse le proprie idee e i propri valori, i sentimenti e le delusioni. Infatti, il pessimismo di cui è permeata l'opera, è lo stesso che tormento il giovane Foscolo dopo il Trattato di Campoformio, quando le sue speranze e le sue illusioni sembrarono crollare tutte insieme.
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