Saturday, January 19, 2013

LEGAMI DI WAGNER CON IL NAZISMO


Anche se Richard Wagner visse decenni prima della nascita del nazismo, la sua influenza sul movimento nazionalsocialista e soprattutto su Adolf Hitler è stata enorme.
In un trattato, Das Judenthum in der Musik, pubblicato la prima volta nel 1850 sotto uno pseudonimo, Wagner scrisse che la musica ebraica è priva di ogni espressione, caratterizzata da freddezza e indifferenza, L'Ebreo, secondo lui, non ha una vera passione dentro di se' che possa spingerlo alla creazione artistica.
Oltre a ciò sostiene che gli ebrei non sono in grado di parlare le lingue europee in maniera corretta e che la parola ebraica ha il carattere di un "bla bla intollerabilmente confuso", qualcosa che assomiglia a "scricchiolii, cigolii, ronzii", incapace di esprimere passione.
Ciò, dice ancora, reclude la possibilità di poter creare canzoni o comporre musica.
Inoltre, in Deutsche Kunst und Politik Deutsche, Wagner sostenne l'idea dell '"influenza nociva degli ebrei sulla moralità della nazione", aggiungendo che il potere sovversivo dell'ebraismo era in contrasto con la psiche tedesca.

Tutte queste idee, insieme con il carattere ultranazionalistico (cioè che esaspera le idee e i principi del nazionalismo), delle sue opere, in particolare de "L'Anello del Nibelungo", fornirono un terreno fertile all'alimentazione dell'ideologia antisemitica nazista.

22 comments:

  1. Nel 2013 far passare ancora Wagner come ispirtaore del Nazism è noioso. Il nazismo non capiva nulla di Wagner, ascoltavano le sue opere perchè qualcuno (la moglie del figlio per la precisione) se la intendeva con Hitler e gli altri gerarchi e sottolineava gli aspetti nazionalistici. Ma se uno conosce Wagner sa che parlava male degli ebrei ma poi gli affidava la conduzione delle sue opere, era nazionalista ma si ispirava alle tradizioni antiche di mezzo mondo, era cristiano ma alcune alcune opere sembrano figlie dell'ateisimo (Il tristano...) o del panteismo più sfranato. Usare categorie rigide come quelle scritte in questo articolo è copiare bene bene il mondo dualistico del nazismo.

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    1. A me è stato utilissimo invece

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    2. A me basta per la ricerca������

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    3. a me è servito moltissimo

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  2. Intanto grazie per il commento, caro Anonimo.
    Anche se di norma sarebbe più carino sapere con chi si sta parlando, la tua riflessione è garbata e dotata di quel tocco di condiscendenza da farti meritare il perdono... :-)

    Wagner NON può essere trattato esaurientemente qui sopra.
    Ne abbiamo messo in luce l'aspetto che ritenevamo potesse aiutare gli studenti con l'interdisciplinarità cui devono sottostare le loro tesine.
    Perché questo facciamo nel blog: offrire spunti, argomenti che vanno poi approfonditi, studiati, esaurientemente trattati.
    Nulla di più.
    Non possiamo certo pretendere di raccontare Wagner in 22 righe.
    Volevamo evidenziare il suo legame con il Nazismo.
    E, dualisticamente, accostare la sua opera a quella spinta ultra-nazionalistica che lo legò, almeno nell'immaginario popolare, alla follia Hitleriana.
    Il nostro fine era dare ai ragazzi che devono affrontare l'esame di terza media (!) un collegamento fra il Nazismo e la musica dell'epoca.
    E l'abbiamo fatto.
    Magari è riduttivo.
    E sicuramente rigido.
    Ma è autentico.
    E questo ci è sufficiente.
    Poi ben venga una lettura diversa come la tua, che apre scenari ad interpretazioni di opposto significato.
    Ci auguriamo che qualcuno abbia voglia di andare oltre e che, pur collegando Wagner al Nazismo, lo faccia mettendo in luce gli aspetti di separazione e non quelli di contatto.

    Un caro saluto.

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  3. Mi date, per favore, una pagina circa fatta sui legami di Wagner con la seconda guerra mondiale o magari su altri musicisti? Grazie in anticipo!

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  4. bene, mi e servito molto per il ripasso , grazie ancora.

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  5. Certo è che questa pagina è molto su aiuto e le cose dette su Wagner sono vere...Quindi caro anonimo prima di scrive informati

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  6. Grazie mi avete aiutato anche in altro.
    Continuate a fare questo servizio per amore degli studenti

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  7. E a distanza di anni posso solo dire... Wagner avewva ragione!!! VIVA WAGNER!!!

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  8. La musica intonata sul LA a 440 Hz è alla base dei tempi orribili e macabri dell'era Vittoriana, la cui violenza è esplosa come una corda di violino, che quando si spezza libera tutta la sua violenza, nella prima guerra mondiale, e di rimbalzo, nella seconda. Chi non ragiona sull'importanza della musica negli avvenimenti della storia, non può cogliere molti significati dei comportamenti umani di massa.

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  9. Mi servirebbe un collegamento tra wagner e pirandelloo

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  10. Mi servirebbe un collegamento tra wagner e pirandelloo

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    1. oh che bel pirandello ma con diro diro ndello

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    2. Oramai quando si pensa a Wagner si ha come un corto circuito e il pensiero cade inevitabilmente sul "nazismo" come se Wagner ne fosse stato il precursore . Lo vogliamo ricordare ai ragazzi ai quali rivolgo l' invito di ascoltare la musica di Wagner invece di ascoltare certe sciocchezze dalla loro maestra , che l' antisemitismo non era diffuso solo in Germania ma in tutta Europa anzi forse la Germania e l' Austria erano le regioni piu' tolleranti di tutta Europa ; non a caso vi era la comunita' ebraica piu' popolosa e forse per questo che successivamente si crearono astî e reazioni ; ma antisemitismo non vuol dire discriminazione razziale che era assente in Germania altresì era fortemente presente in Francia per ragioni di prestigio dove nacque il razzismo antropologico di Gobineau e a cui i tedeschi si rifecero proprio durante il nazismo ; i piu' grandi teorici della razza durante negli trenta in Germania tra cui Günther , Clauss ,, Schemann ecc. si formavano sulle opere di Gobineau e dei suoi successori tra poi Lapouge , e il saggio sulla ineguaglianza delle razze rimane un testo cardine nella formazione di tutti questi teorici tedeschi e nella forma mentis del cosidetto razzismo tedesco . Quindi ricapitolando : razzismo e antisemitismo erano , anche se facilmente contigui, due concetti distinti e cosa c' entra Wagner con l' antisemitismo? Bè la ritrosia di Wagner nei confronti degli ebrei era influenzata dal suo genero , un inglese naturalizzato tedesco di nome Houston Stewart Chamberlain che aveva sposato proprio la figlia di Wagner , Eva , e aveva scritto " i fondamenti del XIX secolo " si era formato anche lui sulle opere di Gobineau e aveva formato un circolo a Bayreuth denominato Gobineau-Kreis e forse per questo che Wagner acquisi' pian piano quel suo sentimento di opposizione nei confronti dei musicisti di origine ebraica come Mendelsohn o Meyerbeer . Io l' ho letto Das Judentum in der Musik e lo ritengo un libro e lo ritengo un testo importante per capire uno dei tratti peculiari non tanto di Wagner ma della mentalità di allora in Germania a Bayreuth , dove non scordiamocelo insieme a Houston Stewart Chamberlain , insieme a Wagner , agli scritti di Gobineau , vi erano scrittori , filosofi eccelsi uno su tutti Nietzsche e con questo ho finito .
      Un ultimo appello lo faccio a tutti i ragazzi perche' anch ' io come loro sono stato ragazzo e per certi versi tradito : Non seguite la conoscenza confezionata dai libri o dai vostri professori , come se fosse la Verità assoluta ; nessuno e' portatore di Verità assoluta e chi sostiene questo e' un mendace e uno stolto. Seguite la vostra ricerca , ponetevi sempre nel dubbio perche ' non c' e' solo una Storia ci sono tante Storie che aspettano solo di essere portate al Vaglio ; siamo umani e come umani sbagliamo talvolta a raccontare certe vicende umane che andrebbero approfondite meglio lasciando da parte certi cliché .

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  11. Sono notizie interessanti. Per essere completi ora i musicologi hanno preso in esame altre icone naziste. In Mozart la caduta degli dei, appena uscito, ad esempio si prende in esame Mozart. Gli alleati pensavano di denazificare la musicologia tedesca occupandosi solo di Wagner, ritenendo che Mozart fosse un compositore internazionale capace di parlare a tutti. E così molte delle mistificazioni dei testi nazisti sono stati tradotte e riportate pari pari nei testi di storia della musica.

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  12. Io vi consiglio di mettere prima del nome del trattato le (").

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  13. ho visto a proposito un articolo interessante su musica e nazismo http://www.pietrometastasio.com/crisi_mito_mozart.htm

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    1. Molto interessante, grazie mille per il passaggio :-)

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  14. La politicizzazione di Wagner e delle sue composizioni è oltremodo oltraggiosa. Sia riferita al musicista, quanto alla musica e agli argomenti trattati. Questo accostamento - che ribadisco oltraggioso - trae spunto e origine dall'accostamento operato dagli eredi, Cosima (la moglie) e sopratutto dai relativi consorti dei figli, Eva e Sigfried, uniti in matrimonio con due inglesi che hanno operato attivamente, nel corso degli anni venti in avanti, alla creazione di questo binomio, coadiuvati dai gerarchi nazisti. Continuare su questo versante, che nulla deve e può spartire con tale sanguinario regime è classificabile solo in un modo: becera sottocultura.

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    1. https://en.wikipedia.org/wiki/Das_Judenthum_in_der_Musik

      https://www.britannica.com/biography/Richard-Wagner-German-composer/Wagners-anti-Semitism

      https://hugoribeiro.com.br/area-restrita/Wagner-Judaism_music.pdf

      https://www.newyorker.com/culture/culture-desk/the-case-for-wagner-in-israel

      https://www.theguardian.com/friday_review/story/0,3605,345459,00.html

      Linkiamo solo alcune fra le moltissime pubblicazioni dove viene ampiamente articolato quanto da noi riportato in modo sommario per fornire a giovani ragazzi un "legame" tra la musica e il sentimento antisemita degli anni '30 e '40 in Europa e nel mondo. La controversia su questo tema è ampia e lo abbiamo sottolineato.
      Das Judentum in der musik è un testo attributo a Wagner in cui non vengono spese parole di apprezzamento verso la cultura giudaica e ciò è innegabile.
      Per il resto la ringraziamo per il passaggio e per il contributo delle sue parole che offrono a noi e ad altri lettori la motivazione per un approfondimento della questione, in un senso o nell'altro.
      A presto.

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