giovedì 18 settembre 2014

SPIEGAZIONE MARCOVALDO DI CALVINO

Nel romanzo di Calvino, organizzato in 20 racconti divisi per stagione, sono narrate le vicende di Marcovaldo, un moderno impiegato intrappolato in una realtà cementificata cui sente di non appartenere e, per questo, alla perenne ricerca di una natura idilliaca e ormai scomparsa.
Va specificato che la sua ricerca non si configura come un "ritorno alla natura": Marcovaldo non si è trasferito in città da un ambiente rurale a cui vorrebbe tornare. Egli rappresenta piuttosto il cittadino per eccellenza, l'uomo che, avendo sempre vissuto in città, vede la natura come un ideale mitico, quasi un paradiso, di cui  ignora praticamente tutto--->(vedi i suoi clamorosi errori nell'episodio dei funghi e in quello dei piccioni...)

Funghi in città
Periodo di ambientazione delle vicende: anni '50/'60--->cioè in pieno boom industriale ed economico italiano.
Sono gli anni delle grandi fabbriche del nord, degli operai emigrati a cercar fortuna con la valigia di cartone; gli anni del boom edilizio, dei palazzoni di periferia, dei beni di consumo che invadono la vita e le case degli italiani.

Marcovaldo è sposato con Domitilla, ha 5 figli, un impiego alla ditta SVAMP, guadagna poco, non è felice e non riesce a offrire alla sua famiglia tutto ciò che la modernità offre (subendo per questo le continue critiche di Domitilla).
Ogni giorno si reca al lavoro sognando di guardare il cielo o di poter dormire sotto le stelle e, ogni giorno, è costretto invece a confrontarsi con una realtà ben diversa: cemento, asfalto, case e palazzi. Nonostante l'ambiente che lo circonda, Marcovaldo conserva uno stupore innocente, un desiderio di scoprire la natura anche in città e per questo resterà deluso da un ambiente che lo illude e delude. E' una natura dispettosa, quella rappresentata da Calvino. Una natura che mortifica le aspettative dell'individuo/Marcovaldo che, comunque, continua a fidarsi e a credere di poter trovare un angolo incontaminato in un mondo ormai ingrigito e imbruttito dal progresso.

Da un lato quindi abbiamo l'industrializzazione con tutte le sue conseguenze sulla vita quotidiana e sulle esperienze umane e dall'altro la nostalgia verso un'esistenza che non è più possibile e che si configura come un' illusione. La comicità scaturisce proprio dall'ostinazione del protagonista nel voler trovare a tutti i costi quei segnali di un mondo perduto, di uno stile di vita che non può esistere più, perché ha perso la sua battaglia contro la modernità.

Luoghi
La città, cementificata, grigia, inquinata.
La natura illusoria, dispettosa, avara.

La scelta di non dirci esattamente in quale città del nord siano ambientate le vicende è assolutamente voluta dall'autore: egli intende così rappresentare non una città precisa, ma tutte le metropoli---> luoghi che si assomigliano tutti nella bruttezza, nel grigiume, nella spersonalizzazione dell'uomo e nella scomparsa degli elementi naturali.
Lo stesso espediente viene utilizzato da Calvino per quanto riguarda il lavoro di Marcovaldo: non sappiamo cosa si produca alla SVAMP perché non è questo l'importante. L'importante è ciò che la fabbrica rappresenta per l'uomo moderno: un lavoro monotono, triste, mal pagato---> questo voleva essere sottolineato dall'autore: l'alienazione dell'uomo, costretto a trascorrere la maggior parte della sua giornata intento in un'occupazione che non lo gratifica affatto.

La narrazione è organizzata in stagioni, più che in capitoli: è un metodo narrativo insolito per scandire lo scorrere del tempo dei protagonisti, i quali, proprio in base alla stagione, vivranno avventure diverse.

Lo stile è semplice, scorrevole, gli episodi raccontati sono buffi e fanno sorridere il lettore-->si potrebbe pensare che Calvino abbia voluto soltanto scrivere un libro comico per ragazzi, ma dietro questa apparente semplicità si celano temi importanti come l'alienazione della civiltà industriale, il consumismo, la povertà, il rapporto città-natura, l'inquinamento, l'ecologia...
Insomma, sembra che Calvino abbia precorso i tempi, che sia riuscito a vedere nel futuro: oggi questi sono temi profondamente attuali, mentre negli anni '60 erano problematiche appena accennate nella loro gravità.

Personaggi
Marcovaldo è un sognatore, un ingenuo, un illuso. Rappresenta l'uomo moderno, costretto dalla società dei consumi a lavorare per ottenere beni superflui ma visti, e presentati!, come indispensabili.
Marcovaldo è un uomo in cerca di autenticità, di uno stile di vita meno spersonalizzato, frettoloso, alienato. Per questo egli vede nella natura ormai scomparsa, e di cui ricerca segnali ovunque, un luogo mitico ed ideale, un paradiso perduto che sogna di ri-trovare.
Sogna le stelle, l'aria buona, i frutti della terra.
E' agli elementi naturali che Marcovaldo riconosce la possibilità di salvare l'uomo da un progresso che lo stritolerà, inevitabilmente.
Figli di Marcovaldo
Pallidi, smunti, non conoscono la natura, non hanno mai visto un bosco perché non possono permettersi di andare in vacanza.
Domitilla, moglie di Marcovaldo, è casalinga, si occupa dei figli e rimprovera il marito di continuo perché non guadagna abbastanza.

Temi più importanti divisi per episodi

Funghi in città--->rapporto città-natura, inquinamento
La villeggiatura in panchina--->rapporto città-natura, inquinamento
Il piccione comunale--->Rapporto città-natura, povertà
La città smarrita nella neve--->Rapporto città-natura
La cura delle vespe--->Rapporto città-natura, povertà
Un sabato di sole, sabbia e sonno--->Alienazione, povertà
La pietanziera--->Alienazione, povertà
Il bosco sull'autostrada--->Alienazione, povertà, rapporto città-natura
L'aria buona--->Povertà
Un viaggio con le mucche--->Rapporto città-natura, povertà, inquinamento, alienazione
Il coniglio velenoso--->Povertà
La fermata sbagliata--->Alienazione, rapporto città-natura, inquinamento
Dov'è più azzurro il fiume--->inquinamento, povertà
Luna e gnac--->Alienazione, rapporto città-natura
La luna e le foglie--->Natura illusoria
Marcovaldo al supermaket--->Consumismo, povertà
Fumo, vento, bolle di sapone--->Povertà, inquinamento
La città tutta per lui--->Alienazione, rapporto città-natura
Il giardino dei gatti ostinati--->Alienazione, rapporto città-natura, povertà
I figli di Babbo Natale--->Alienazione, consumismo, povertà


4 commenti:

  1. Grazie! Mi è stato molto utile, soprattutto la parte della divisione dei temi per ogni racconto. Grazie mille!

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  2. è stato abbastanza interessante, ricco di particolari. Nella descrizione di Marcovaldo aggiungerei che è un contadino inurbato che vede la città con occhi diversi e riceve costanti delusioni dopo essersi illuso.

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