Confronto fra il personaggio di Dalfino di D'Annunzio e Rosso Malpelo di Verga
PUNTI IN COMUNE
- Hanno un soprannome che deriva da alcune caratteristiche fisiche: Dalfino ricorda appunto un delfino per le sue qualità di nuotatore e per una certa forma della testa, mentre Rosso Malpelo è così chiamato per via dei capelli rossi
- Entrambi i ragazzi sono degli emarginati, hanno avuto un destino avverso che li ha portati ad essere soli con sé stessi (Dalfino è orfano di padre e madre, mentre Malpelo ha ancora la madre e la sorella, ma non si sente amato come da una vera famiglia)
- Entrambi hanno perso il padre a causa del lavoro che svolgevano (Dalfino in mare perché suo padre era pescatore, Malpelo alla cava di rena dove il padre è rimasto sepolto da una frana).
- Entrambi sono irascibili, ma anche fragili. Alternano momenti di rabbia ad altri di malinconia e dolcezza.
- Entrambi sono animati da un desiderio di vendetta
- Entrambi scompaiono (muoiono) in modo tragico (Dalfino in mare, dopo aver ucciso il rivale in amore, Malpelo sotto la cava) e di loro non si saprà mai più nulla.
DIFFERENZE
- Dalfino ha la sensualità tipica dei personaggi dannunziani, è preso da passioni violente, è innamorato della Zanna e per lei ucciderà il finanziere, suo rivale. In Malpelo questo aspetto della passione amorosa è totalmente assente. Malpelo è più piccolo, è ancora troppo bambino (Dalfino ha vent'anni) e non è certamente bello come Dalfino.
- Anche il paesaggio descritto da D'Annunzio riflette la passione e l'esuberanza di Dalfino: i tramonti dai colori violenti, il mare descritto in maniera ricca e sensuale, come creatura che avvolge e affascina. Qui si può parlare di panismo dannunziano: l'uomo (Dalfino) e la natura sono fusi insieme, sono l'uno lo specchio dell'altro.
- Anche lo stile è molto diverso: la prosa dannunziana è ricca, a volte il lessico arcaico e le espressioni ricercate si interpongono ad espressioni dialettali, tipiche del linguaggio popolare. Verga invece è fedele alla tecnica verista e il linguaggio è l'italiano di fine '800 con all'interno espressioni popolari e dialettali.
- Inoltre a differenza di Verga che usa lo straniamento e l'oggettività, D'Annunzio interviene nella narrazione per commentare le azioni dei personaggi e spiegare i loro sentimenti.
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