Nello specifico, il giudice ha sulla sua scrivania la pratica del signor Rosario Chiàrchiaro che ha denunciato due giovanotti di spicco del paese colpevoli, secondo il querelante, di aver fatto pubblici scongiuri al suo passaggio.
Il giudice D'Andrea è a conoscenza della fama di iettatore di Chiàrchiaro, ma vorrebbe evitare il ridicolo a cui si esporrebbe l'uomo nel caso venisse realmente istituito un processo ritenendo che egli ne avrebbe più danno che beneficio.
Decide così di convocare Chiàrchiaro nel suo ufficio per convincerlo a desistere dall'intento.
L'uomo si presenta vestito proprio come uno iettatore e non ha alcuna intenzione di seguire i consigli del giudice, anzi spiega con grande convinzione le ragioni della sua denuncia
L'uomo si dichiara consapevole della sua fama, che è il motivo per cui ha perso il lavoro e per cui si trova a non poter più mantenere la sua famiglia.
Ha querelato i due giovani ben sapendo che nessun giudice li condannerà, ma questo è proprio il risultato a cui vuole arrivare: se infatti sarà il tribunale stesso a stabilire che le accuse di diffamazione sono infondate, questo vorrebbe dire che egli è veramente uno iettatore.
Riceverebbe così una sorta di "patente, cioè un riconoscimento ufficiale del suo stato di menagramo, e potrebbe farlo diventare un vero e proprio lavoro traendone un guadagno.
Ritiene infatti che avvicinandosi a locali, negozi e fabbriche tutti i proprietari pagherebbero una "tassa" purché se ne tenesse lontano ed egli potrebbe nuovamente avere di che sfamare la sua famiglia.
molto di competenza, grazie mille
RispondiEliminaAvete salvato 30min della mia vita
Eliminae vero
Eliminagrazie infinite
RispondiEliminagrazie mille mi hai salvatoo
RispondiEliminaEra da 30 minuti che provavo a decifrare Pirandello, grazie.
RispondiEliminaGrazie
RispondiEliminabello bello bello bello 100% consigliato
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