giovedì 27 novembre 2014

PARAFRASI IN MORTE DEL FRATELLO GIOVANNI

Cemetery - C. D. Friederich
Parafrasi e analisi della poesia di Ugo Foscolo


In morte del fratello Giovanni 

Un dì, s’io non andrò sempre fuggendo
Di gente in gente; mi vedrai seduto
Su la tua pietra, o fratel mio, gemendo
Il fior de’ tuoi gentili anni caduto:

La madre or sol, suo dì tardo traendo,
Parla di me col tuo cenere muto:
Ma io deluse a voi le palme tendo;
E se da lunge i miei tetti saluto,

Sento gli avversi Numi, e le secrete
Cure che al viver tuo furon tempesta;
E prego anch’io nel tuo porto quiete:

Questo di tanta speme oggi mi resta!
Straniere genti, l’ossa mie rendete
Allora al petto della madre mesta.

Parafrasi
Fratello, se un giorno non sarò costretto a vagare, come adesso, di nazione in nazione, mi vedrai seduto sulla tua tomba, piangendo per la tua morte prematura. (letteralmente "sul fiore reciso della tua giovinezza)
Solo nostra madre, trascinando la sua vecchiaia, può venire qui sulla tua tomba a parlarti di me, mentre tendo verso di voi le mie mani cariche di delusione e posso salutare la mia patria solo da lontano.
Sento che la volontà degli dei mi è sfavorevole e (sento) i segreti tormenti che portarono scompiglio nella tua vita e spero anch'io di trovare pace nel tuo rifugio (nella morte).
Di tutte le mie speranze oggi mi resta solo questo!
O genti straniere, rendete almeno il mio corpo alle braccia della mia triste madre.

Schema metrico
Sonetto formato da due quartine e due terzine in endecasillabi in rima ABAB ABAB CDC DCD
La poesia ha struttura circolare: Foscolo inizia parlando dell'esilio e finisce con lo stesso tema. La circolarità è sottolineata dalle due apostrofi (nella prima quartina al fratello Giovanni, nell'ultima terzina alle straniere genti)

Figure retoriche
Metonimia=v. 3 (pietra per tomba)
Ipallage= v.7 (palme per mani)
Sineddoche=v. 8 (tetti per città)
Metafore= v.4 (il fior de' tuoi gentili anni = la giovinezza) - v. 10 (furon tempesta=crearono dolore/problemi)
Sinestesia=v. 6 (cenere muto)
Apostrofe=v. 3 (O fratel mio ) - v. 13 (straniere genti)
Enjambements:vv. 2-3 (seduto/su la tua pietra) - vv. 3-4 (gemendo/il fior) - vv.10-11 (secrete/cure)

Temi della poesiaTema principale del sonetto è la morte del fratello Giovanni suicidatosi a Venezia per motivi legati a debiti di gioco. La morte vista come un luogo di pace e di quiete è un tema tipicamente romantico.
Altro tema è il culto della tomba (anche questo tema è tipico del romanticismo): la tomba del fratello diventa in questa poesia il centro degli affetti familiari. E' il luogo in cui la madre parla al figlio morto di Ugo che è lontano e che non può tornare in patria per piangere il fratello. La tomba è il simbolo del legame affettivo coi propri cari, un luogo che mantiene vivo il ricordo e che unisce anche dopo la morte.
Altro tema romantico è l'amore per la patria. Foscolo scrive la poesia mentre si trova a Milano ed esprime sofferenza per la sua condizione di esule-->non poteva rientrare a Venezia che era stata ceduta all'Austria da Napoleone (trattato di Campoformio)


mercoledì 26 novembre 2014

RIASSUNTO SULLE FALDE ACQUIFERE, FREATICHE E ARTESIANE

Una parte delle acque che circola sulla superficie terrestre penetra nel terreno, spinta dalla forza di gravità, attraverso rocce porose e permeabili (cioè rocce che lasciano passare l'acqua). L'acqua pian piano impregna il terreno e scende nei vari strati sottostanti fin quando incontra uno strato di roccia impermeabile---> arrivata qui si accumula negli spazi fra le rocce formando un giacimento sotterraneo chiamato falda acquifera (o falda idrica).

Le falde acquifere si dividono in:

Falde freatiche--->  che sono accumuli di acqua più superficiali, che si formano grazie alla presenza di uno strato impermeabile sottostante. Non sono protette da possibili inquinanti provenienti dalla superficie. Per estrarre l’acqua da una falda freatica è necessario un pompaggio perché non c’è abbastanza pressione affinché l’acqua zampilli spontaneamente all'esterno. Una falda freatica può estendersi per molti chilometri e terminare in un fiume, in un lago o direttamente nel mare. Le oasi dei deserti si formano appunto per l'emersione di una falda freatica. Quando la parte superficiale della falda incontra il profilo del terreno, l’acqua emerge sotto forma di sorgente.
Falde artesiane---> Sono situate solitamente  a maggior profondità e delimitate da due strati impermeabili, uno sotto ed uno sopra. La falda quindi risulta maggiormente “protetta” dagli inquinanti provenienti dall'esterno--->l’acqua della falda artesiana ha, in genere, una qualità migliore di quella proveniente da una falda freatica.
Avendo sufficiente pressione l’acqua zampilla da sola in superficie senza bisogno di pompaggio.


tipo
tipo
Falda freatica
Falda artesiana
livello rispetto alla superficie
Meno profonda
Più profonda
composizione
Terreno – Falda – Strato impermeabile
Terreno – strato impermeabile- Faldastrato impermeabile
fuoriuscita dell’acqua
Pompaggio necessario
Sufficiente pressione quindi l’acqua sgorga spontaneamente
esempio
oasi del deserto
geyser

domenica 23 novembre 2014

LISTA VERBI INTRANSITIVI

Una lista dei più comuni verbi intransitivi ordinati alfabeticamente


Accadere

Accadere

Accorgere

Andare

Apparire

Appartenere

Arrivare

Avanzare

Badare

Bastare

Cadere

Camminare

Capitare

Credere

Dipendere

Durare

Entrare

Esistere

Fuggire

Giungere

Innamorare

Nascere

Partecipare

Partire

Piacere

Potere

Preoccupare

Procedere

Provvedere

Rabbrividire

Raggiungere

Resistere

Restare

Rientrare

Rimanere

Ritornare

Riuscire

Scappare

Scherzare

Scomparire

Scoppiare

 

Sedere

Sembrare

Sorgere

Sparire

Succedere

Tornare

Uscire

Venire

 

 

venerdì 21 novembre 2014

TRAMA LA COSCIENZA DI ZENO ITALO SVEVO

Questo romanzo di Italo Svevo è ambientato a Trieste e racconta le vicende di Zeno Cosini, un uomo nevrotico, insoddisfatto, da sempre ossessionato dal vizio del fumo.
Da ragazzo Zeno non ha combinato un granché: è passato da un’università all'altra senza riuscire neanche a terminare gli studi. Il padre lo considera talmente inetto da affidare l’azienda di famiglia ad un amministratore esterno, il Signor Olivi, dimostrando così di ritenere il figlio profondamente immaturo seppur anagraficamente già adulto. 
Mentre si trova in punto di morte, il padre schiaffeggia Zeno e questo comportamento genera in lui un profondo turbamento: non capendo se il padre lo ha fatto inconsapevolmente (perché già in agonia) o piuttosto con piena convinzione, si farà prendere da dubbi e sensi di colpa che lo accompagneranno per tutta la vita.
Zeno conosce per ragioni di lavoro Giovanni Malfenti, un abile uomo d’affari verso cui nutre profonda stima e che vedrà come figura a cui affidarsi dopo la morte del padre. Zeno si innamora di Ada, una delle quattro figlie di Malfenti,  ma la ragazza lo respinge. Allora rivolge una proposta di matrimonio alla sorella di lei, Alberta, ma, respinto anche da lei, chiederà infine in sposa la più brutta delle figlie di Giovanni, Augusta. Ben presto Zeno si rende conto che, inconsciamente, era proprio lei la donna che voleva perché Augusta sarà per lui una figura estremamente positiva, una buona moglie che si prodigherà amorevolmente per il loro matrimonio. Questo non impedisce a Zeno di intraprendere una relazione passionale con Carla, una donna giovane, povera e molto bella, che inizialmente suscita in lui un senso di protezione. Il loro rapporto terminerà anche per i sensi di colpa di Zeno nei confronti della moglie.
Zeno fonda poi un’attività commerciale con il cognato Guido, l'uomo che ha sposato Ada.
Guido è abile, sicuro di sé e Zeno sembra provare un affetto e un’ammirazione sincera. In realtà cela inconsciamente verso di lui un odio profondo che viene fuori, per sbaglio, al funerale di Guido, suicidatosi per un dissesto finanziario. Zeno a questo punto, ormai anziano, decide di ricorrere all’aiuto della psicoanalisi per smettere di fumare, ma la diagnosi del medico, che inquadra la sua problematica come conseguenza del complesso edipico, non lo trova d’accordo.
Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale favorisce inaspettatamente la riuscita di alcune sue attività commerciali che lo faranno sentire finalmente realizzato come uomo d’affari e guarito dalle sue nevrosi.


martedì 18 novembre 2014

DIFFERENZE NATURALISMO E VERISMO

NATURALISMO

NATURALISMO
VERISMO
PENSIERO DI FONDO
Ottimismo: l’opera di denuncia degli scrittori naturalisti può aiutare le classi deboli a risolvere i problemi che la affliggono
Pessimismo: gli scrittori veristi sono convinti che la miseria delle classi deboli non è risolvibile
AMBIENTE
Quartieri periferici di Parigi dove vive una moltitudine povera, degradata, dedita al vizio, agli affari loschi
Provincia italiana, spesso ambientazione rurale, dove vivono in miseria contadini, pastori, artigiani, pescatori
ATTEGGIAMENTO NEI CONFRONTI DELLA REALTA’
I naturalisti hanno un atteggiamento provocatorio, vogliono denunciare le ingiustizie sociali, hanno fiducia nella loro opera di denuncia
I veristi più che denunciare, ritraggono una realtà. Non hanno fiducia nell’opera di denuncia, non credono nella possibilità di riscatto delle classi povere
CHI SONO GLI SCRITTORI
I naturalisti hanno un’estrazione sociale “bassa”: sono poveri anch’essi, quello che descrivono è un po’ anche il loro mondo
I veristi italiani sono di estrazione sociale più elevata: descrivono un mondo “dall’alto”, che non gli appartiene davvero
PUBBLICO
La società francese dell’epoca è una società matura, evoluta, in grado di recepire il messaggio di denuncia dei naturalisti
La società italiana è invece arretrata, insensibile alla denuncia verista,  sia a livello di classi deboli sia a livello di borghesia e aristocrazia che restano sorde ai messaggi del verismo. In questo modo si spiega anche lo scarso successo sia di pubblico che di critica che ebbe il verismo in Italia.




lunedì 17 novembre 2014

RIASSUNTO MEROVINGI E CAROLINGI

Dinastia Merovingia 481 d.C. - 751 d.C.
Dinastia Carolingia   751 d.C - 987 d.C. (poi salgono i Capetingi)

Fine 400 d.C. Situazione europea

  • gli Arabi stanno penetrando in Spagna.
  • In Italia si combatte fra bizantini e Longobardi.
In Gallia si consolida il regno dei Franchi
--->Clodoveo, appartenente alla dinastia dei Merovingi, sale al potere nel 481 d.C e unifica tutta la Gallia sotto di lui sottomettendo sia i barbari sia la popolazione gallo-romana.

Intorno al 500 d.C. Clodoveo si converte al cattolicesimo e conquista così l'appoggio del Papa.
I Franchi scelsero come luoghi di insediamento non quelli romani (Francia del Sud), ma si stabilirono a nord (Treviri e Parigi--->quest'ultima divenne poi la capitale del regno) perché la frontiera sul Reno era quella più pericolosa e andava tenuta sotto controllo.
Alla morte di Clodoveo il regno viene diviso fra i suoi 4 figli--->seguiranno più di due secoli in cui il territorio viene dominato da suoi discendenti,occasionalmente, alcuni re sono abbastanza forti per riunire l'intero reame sotto un unico controllo centrale, come, ad esempio, nel periodo di Clotario II e di suo figlio Dagoberto I, dal 613 al 639.
Dopo la morte di Dagoberto, però, i re franchi perdono gradualmente potere a favore dei loro luogotenenti, i cosiddetti "maggiordomi di palazzo"--->coloro che affiancavano il re nell'esercizio del potere e che piano piano assunsero su di se' tutti i poteri, anche quelli + importanti (comandare l'esercito, etc.) Questo portò alla perdita del potere dei Merovingi in favore dei Carolingi--->primo "maggiordomo" che controlla quasi tutta la Gallia è Pipino II (687d.C.). Dopo di lui prese il potere un suo figlio illegittimo Carlo, poi detto Martello, che riuscì a bloccare l'avanzata degli Arabi a Poitiers-->i Franchi arrestarono l'avanzata araba in Europa (importantissimo perché dopo di allora gli Arabi si stanziarono in Spagna e non tentarono più di conquistare la Gallia)-->dal nome di Carlo Martello la dinastia prese il nome di Carolingi.
Dopo Carlo Martello sale al potere suo figlio Pipino il Breve (751 d.C.) che, nel 754, viene a Roma per farsi consacrare dal Papa-->questo conferì alla dinastia carattere sacro e prestigio.
Alla morte di Pipino il potere viene diviso fra i suoi figli Carlo e Carlomanno, ma Carlomanno muore, per cui tutto il potere va a Carlo che venne detto poi Carlo Magno.


Carlo Magno
Carlo Magno combatte i Sassoni e occupa la Germania settentrionale, conquista la Baviera e sottrae agli Arabi la Catalogna (regione della Spagna dove c'è Barcellona).
Carlo viene chiamato in Italia da papa Adriano I per aiutarlo a difendere Roma dai Longobardi. Carlo Magno li sconfigge--->assedia Pavia (capitale Longobarda), la conquista e si proclama re dei Longobardi (774 d.C.).
La notte di Natale dell'800 d.C. Carlo Magno viene incoronato a Roma da Papa Leone III-->imperatore dei Romani--->due conseguenze:

1) il Papa si lega definitivamente all'Occidente staccandosi da Costantinopoli

2) Con l'incoronazione di Carlo Magno si stabiliva il principio secondo cui il potere proveniva da Dio

il Papa può conferire questo potere ai sovrani quindi l'imperatore è sì colui che protegge il Papa (e la Chiesa), ma è il Papa che in fondo permette all'imperatore di essere tale. 
Cemento del Sacro Romano Impero fu appunto l'alleanza fra potere politico dell'imperatore e potere religioso del Papa--> ora gli imperatori devono difendere la Chiesa e la religione cristiana. 




venerdì 14 novembre 2014

RIASSUNTO REGIONE SARMATICA

La regione sarmatica è in pratica un'immensa pianura (bassopiano) situata nella parte più orientale dell'Europa del Nord e abbraccia diversi stati come Polonia, Lettonia, Lituania, Estonia e Bielorussia.

Confini
Nord=Mare di Barentz - Norvegia
Sud=Ungheria - Romania - Mar Nero - Asia
Est=Asia - Kazakistan - Mar Caspio
Ovest=Finlandia - Mar Baltico - Germania - Repubblica Ceca - Slovacchia

Territorio
Tutto il territorio sorge su un substrato geologico molto antico, che è stato modificato più volte dalle glaciazioni del quaternario.
La regione ha un territorio piuttosto uniforme che declina con pendenze quasi impercettibili verso le coste marine a nord. Le zone basse sono frequentemente soggette a ristagni di acqua, soprattutto nelle zone settentrionali.

Paesaggio dominante
A nord, la pianura sarmatica è dominata dalla tundra, mentre scendendo verso sud si incontrano boschi di betulle e praterie sconfinate.

Idrografia
E' attraversata da numerosi fiumi, ampi e navigabili, tra cui il Volga (fiume più lungo d'Europa), il Dnestr, il Dnepr, il Don, il Volga e l'Ural (che sfociano nel mar Nero e nel mar Caspio), la Dvina settentrionale e la Pec'ora (che sfociano nel mar Glaciale Artico). 
Spesso questi fiumi sono collegati fra di loro da una fitta rete di canali navigabili.

Monti
La pianura sarmatica ha rilievi modesti che non superano i 300 mt. --->a ovest si trovano le colline del Rialto del Valdaj, a sud ovest il Rialto Centrale Russo e a sud est le Alture del Volga (390 m).
A sud si trova la catena montuosa del Caucaso, tra il Mar Nero e il Mar Caspio, che raggiunge cime ben più elevate (intorno ai 5.600 mt con il Monte Ebrus)

Clima
Freddo e continentale--->le estati sono brevi e fresche, gli inverni lunghi e gelidi.

martedì 11 novembre 2014

TESINA SU EXPO 2015

Storia= Storia delle esposizioni universali (dal 1851, seconda rivoluzione industriale)
Geografia= Paesi in via di sviluppo (Africa/Asia)
Italiano= Il cibo nella letteratura di Verga
Inglese= L'ONU (partecipa a Expo 2015)
Francese= La Tour Eiffel (costruita in occasione dell'esposizione parigina del 1889)
Scienze= Il senso del gusto
Tecnologia= Tecnologie alimentari (esempio--->liofilizzazione)
Arte= Salvador Dalì  "Il cesto di pane"
Musica= MTV Ema 2015 (si svolgeranno ad Ottobre 2015 a Milano)
Ed.Fisica= Alimentazione e forma fisica


ALTERNATIVE

Storia=Esposizione parigina del 1889
Storia=La Belle Epoque
Storia = La seconda rivoluzione industriale
Italiano=Il cibo in Manzoni
Italiano= Primo Levi e la sopravvivenza legata al cibo (esperienza nel campo di concentramento)
Francese= Marcel Proust (episodio della Madelaine)
Tecnologia= Gli OGM
Arte=Claude Monet "30 juin 1878" (quadro che rappresenta Parigi in festa per l'Esposizione Universale)
Arte=Il logo di Expo 2015
Arte=Jacques Herzog (uno dei progettisti di Expo 2015)
Arte=Arts&Foods
Ed.Fisica=L'obesità

Argomenti correlati e sviluppabili
Rapporto uomo/cibo
Colture tipiche presenti a Expo 2015(cacao/caffè/riso)


venerdì 7 novembre 2014

PARAFRASI POESIA GOAL UMBERTO SABA CON ANALISI

Goal - Umberto Saba

Il portiere caduto alla difesa
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.

La folla - unita ebbrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.

Presso la rete inviolata il portiere
- l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch'io son parte.


Parafrasi
Il portiere, caduto a terra nell'inutile (vana) tentativo di difendere la porta, nasconde (cela) il viso contro il terreno, per non vedere quello che è successo (amara luce=aver preso il goal).
Un suo compagno di squadra, inginocchiato accanto a lui, lo invita a rialzarsi sia con i gesti che con le parole e si accorge che il portiere ha gli occhi pieni di lacrime.
La folla - unita nell'esultanza - sembra traboccare sul campo. I compagni di squadra stanno attorno al giocatore che ha segnato il goal. A tutti coloro che sono tormentati dall'odio o dall'amore, non capita spesso di vedere momenti belli come questo.
Il portiere della squadra vincente è rimasto vicino alla sua porta, ma lì c'è solo il suo corpo, non la sua anima. La sua gioia sembra voler esplodere in una capriola e per manifestarla manda baci ai compagni da lontano e si sente anch'egli parte dell'esultanza.

Analisi del testo

Livello metrico=sono 3 strofe di endecasillabi. Il verso è libero, anche se sono presenti alcune rime baciate (versi centrali delle strofe, ultimo e primo verso della strofa successiva)

Struttura=le 3 strofe corrispondono a 3 sequenze--->
1) nella prima il poeta focalizza l'attenzione sul portiere che ha subito il goal e sui suoi sentimenti di vergogna e umiliazione (faccia a terra, occhi pieni di lacrime)
2)nella seconda si racconta la gioia del goal: gioia che è condivisa da chi sta dentro e fuori dal campo, una gioia che accomuna. I compagni di gioco diventano "fratelli" nelle parole di Saba, proprio per voler sottolineare il sentimento di appartenenza che la vittoria contribuisce a rafforzare.
3)nella terza strofa, infine, si descrive la gioia solitaria del portiere che non abbandona la propria postazione di gioco, ma si sente partecipe dell'esultanza e, da lontano, manda baci ai compagni.

Figure retoriche
Sinestesia= "amara luce"
Metonimia="unita ebbrezza" (il poeta utilizza il termine astratto "ebbrezza" con cui si indica l'euforia dell'ubriaco per connotare sia la gioia dei giocatori che dei tifosi)
Metafora="unita ebbrezza" significa la gioia degli spettatori che esultano tutti insieme
Iperbato="con parole e con mano", "è dato, sotto il cielo, di vedere", "della festa - egli dice - anch'io son parte" (l'iperbato è la figura retorica che prevede l'inserimento di parole che spezzano la linearità della sintassi-->della festa egli dice anch'io son parte, sarebbe: egli dice anch'io son parte della festa)
Enjambements=Vv. 2-3 "contro la terra/cela la faccia"
vv. 7-8 "par trabocchi/nel campo"

Lessico
Saba utilizza un lessico piuttosto semplice, con l'inserimento di alcuni termini più aulici-->"cela", "induce", "rilevarsi", "trabocchi". Forse per voler dare un tocco di preziosità ad un gioco estremamente popolare quale è il calcio.





mercoledì 5 novembre 2014

L'ANTIMONIO DI SCIASCIA GUERRA CIVILE SPAGNOLA

L’Antimonio è un racconto di Leonardo Sciascia ambientato durante la guerra civile spagnola e pubblicato per la prima volta nel 1958. 

Vi si narrano le vicende di un giovane minatore siciliano che, per sfuggire ad una vita difficile e pericolosa, si arruola come volontario prima nella guerra d'Abissinia e poi nelle truppe italiane che combattevano in Spagna a fianco del dittatore fascista, Francisco Franco
Il giovane, man mano che la guerra va avanti, si rende conto delle vere ragioni di questo conflitto e capisce di essere dalla parte sbagliata dello schieramento: non condivide gli ideali fascisti di Franco e, attraverso la situazione vissuta in Spagna, riesce a capire molte cose relative alla situazione dell’Italia dell’epoca e delle vane promesse che il fascismo  aveva portato avanti fino ad allora.
Il titolo del racconto si deve all’usanza siciliana di chiamare antimonio il grisu, un pericoloso gas che si forma nelle miniere e che è spesso causa di terribili esplosioni. E’ proprio dopo essere scampato ad una di queste esplosioni, avvenuta in una miniera di zolfo, che il giovane decide di lasciare la Sicilia per sfuggire ad una vita di fame e stenti arruolandosi come soldato volontario.  
Per comprendere a pieno il significato e l'importanza di questo racconto, bisogna tener presente che la guerra civile spagnola è stata per Leonardo Sciascia una tappa fondamentale per la sua maturazione sia umana che politica.
Sciascia nasce nel 1921, quando il fascismo italiano è ancora agli inizi, riceve un’educazione di tipo fascista e accoglie l'ideologia di Mussolini senza una vera consapevolezza, senza aver mai dovuto mettere in discussione le teorie portate avanti dal regime. Quando ha 16 anni scoppia la guerra civile in Spagna e, inizialmente, il giovane Sciascia accetta la versione riportata dalla stampa italiana, secondo cui il pericolo è costituito dai "ribelli rossi" e l'azione repressiva del dittatore Franco è necessaria per riportare l'ordine nel paese. Presto però, inizia a capire che c'è qualcosa di sbagliato in quel conflitto, ed inizia a capirlo quando vede partire come volontari la povera gente della sua Sicilia, allora capisce che non può esserci nulla di valido in un regime che favorisce le classi privilegiate e i potenti uomini di chiesa, mandando a morire gli umili e i contadini. Come dirà lui stesso, più avanti "Avevo sedici anni quando in Spagna esplose la guerra civile; ma non ne seppi niente, fin quando non vidi partire «i volontari», i braccianti disoccupati del mio paese.Non poteva essere giusta una guerra in cui come "volontari" venivano cacciati i morti di fame: ci doveva essere qualcosa nell'Italia di Mussolini e nella Spagna di Franco, di ingiusto, di insensato, di indegno. E poi ecco, c'erano i preti, e dicevano che Mussolini e Franco stavano dalla parte di Dio, mentre dall'altra parte, dalla parte della Repubblica c'erano Dos Passos e Chaplin" 
Comincia allora per lui un lungo periodo di studi approfonditi che lo faranno innamorare della Spagna e della sua cultura e gli faranno capire le vane promesse e gli errori dell'ideologia fascista: un regime che favoriva le classi privilegiate e i potenti, servendosi senza troppi scrupoli del sangue degli umili, dei poveri e dei contadini.
In questo senso il percorso del giovane minatore protagonista de “L’antimonio” è lo stesso dell’autore: inizialmente entrambi sostenitori del fascismo, quando si trovano a contatto con la Spagna e la sua cultura, quando si trovano direttamente coinvolti nella guerra, capiscono molte cose di cui prima non erano consapevoli, sentendo di essere stati fino ad allora dalla parte sbagliata della barricata.
Questa presa di coscienza è evidente nei pensieri che Sciascia fa esprimere all’umile zolfataro protagonista di questo racconto: “Sapete che cosa è stata la guerra di Spagna? Che cosa è stata veramente? Se non lo sapete, non capirete mai quel che sotto i vostri occhi oggi accade, non capirete mai niente del fascismo del comunismo della religione dell’uomo, niente di niente capirete mai: perché tutti gli errori e le speranze del mondo si sono concentrati in quella guerra; come una lente concentra i raggi del sole e dà il fuoco, così la Spagna di tutte le speranze e gli errori del mondo si accese: e di quel fuoco oggi crepita il mondo

martedì 4 novembre 2014

TESINA SU GUERNICA DI PICASSO

Storia=La guerra civile spagnola e il franchismo
Geografia=Il Sud America (molti spagnoli scelsero di emigrarvi durante la guerra civile)
Italiano="L'antimonio" di Leonardo Sciascia
Inglese=L'ONU (una riproduzione di Guernica si trova nella sala del Consiglio di Sicurezza dell'ONU)
Francese=Esposizione parigina del 1937
Scienze=Miscugli, miscele e composti (da collegare a tecnologia--->gli esplosivi)
Tecnica=Gli esplosivi
Arte=Analisi dell'opera e approfondimento sul cubismo
Musica=Igor Stravinskij (cubismo musicale)
Ed.Fisica=Olimpiadi Berlino 1936


ALTERNATIVE

Storia=La seconda guerra mondiale
Italiano=Pirandello (parallelo fra i molteplici punti di vista presenti nel quadro)
Italiano=Ernst Hemingway
Scienze=Il cervello (nel lobo frontale ha sede la violenza)
Scienze=La percezione del colore (Guernica ha solo grigi, neri, bianchi)
Ed. Fisica=Lo sport nei primi anni del '900