Tuesday, September 27, 2016

ESEMPIO ANALISI QUADRO

In base alle linee guida illustrate in questo articolo, proviamo ad analizzare insieme il dipinto di Caravaggio "Giuditta decapita Oloferne"

Tralasciando i primi 4 punti (chi, cosa, dove, etc.) che riguardano informazioni facilmente reperibili online o sui libri, passiamo all'analisi formale e tematica dell'opera in modo semplice, basandoci su ciò che è raffigurato nel dipinto.

Analisi tematica
Quanti personaggi ci sono nel dipinto? 
Nel dipinto sono raffigurati 3 personaggi
Chi sono? Posso intuirlo? 
Dal titolo del quadro posso intuire che l'uomo che sta per essere decapitato  probabilmente si chiama Oloferne e Giuditta è colei che gli sta tagliando la testa. Accanto c'è un'altra figura. La guardo.
E' giovane, vecchia, come è vestita? 
Sicuramente è vecchia e dai vestiti (più poveri e dimessi rispetto a quelli di Giuditta) posso capire che forse è una domestica, o una serva.

Giuditta decapita Oloferne - Caravaggio
A questo punto, siccome non so nulla di chi siano Giuditta e Oloferne, vado a leggermi qualcosa sui libri o sul web e scopro che il quadro di Caravaggio rappresenta l'episodio biblico in cui Giuditta, vedova ricca, bella, ma soprattutto virtuosa e timorata di Dio -e per questo profondamente amata dal popolo ebraico-, riuscì a salvare la propria gente dall'assedio del re assiro Oloferne. Dopo averlo ucciso, mise la sua testa in un cesto e tornò, vittoriosa, presso il suo popolo.
Quindi Giuditta rappresenta un esempio di virtù morale e di devozione verso Dio.  

A questo punto chiediamoci COME Caravaggio abbia ritratto Giuditta e se la sua raffigurazione corrisponda a ciò che è narrato nell'episodio della Bibbia.
Possiamo dire di sì: Giuditta ha il volto fiero, ma nello stesso tempo sembra anche lievemente disgustata da ciò che sta accadendo (guardate la radice del naso e la base della fronte come sono corrugate!).
Il suo gesto è sicuro, non sembra avere paura, ma la sua non è un'azione rabbiosa o intrisa di violenza. Giuditta è sì ritratta come una donna sicura, consapevole di stare agendo per il bene del suo popolo, ma nello stesso tempo è estremamente delicata e femminile.

Oloferne, invece, è raffigurato nel momento della morte. Forse la fissità dello sguardo ci dice che è già morto, anche se il corpo (guardate la mano e i muscoli tesi del braccio destro) raccontano di un ultimo spasmo, di un estremo tentativo di sottrarsi alla spada.

La vecchia serva, invece, ha lineamenti decisamente brutti. Perché Caravaggio l'ha ritratta così? Se leggiamo l'episodio biblico (lo trovate QUI) vedremo che nulla ci è detto sull'aspetto della serva. Possiamo dedurne che l'artista abbia volutamente accentuato la bruttezza della serva per dirci qualcosa. Forse lo scopo dell'artista è stato quello di far risaltare ancora di più la bellezza della giovane (che incarna sappiamo un alto valore morale) con la bruttezza della vecchia. Ecco che bellezza e fierezza diventano, nelle mani di Caravaggio, trasfigurazione della virtù.

Analisi formale
Adesso passiamo all'analisi formale dell'opera.
Per prima cosa guardiamo l'ambiente in cui la scena è inserita.
Lo sfondo è scuro, occupato da un drappo rosso. Sembra anche a voi un tessuto prezioso? Forse è velluto? Sappiamo che Giuditta era una vedova molto ricca, quindi Caravaggio l'ha ritratta in un ambiente consono al suo tenore di vita. Nello stesso tempo i suoi vestiti ci dicono che non è abbigliata in modo "antico", ma in uno stile contemporaneo a quello dell'artista. Questo potrebbe suggerirci che sotto le sembianze di Giuditta sia rappresentata una nobildonna del '600 (gli artisti spesso omaggiavano i committenti inserendo il loro ritratto nei dipinti).
Lo sfondo scuro, inoltre, fa risaltare ancora di più la vedova, che è ritratta in una veste bianca.
Perché Caravaggio ha scelto proprio il bianco? Perché è il colore della purezza e Giuditta, con il suo comportamento, ne è diventata un simbolo.
Come sono i colori, le linee, i volumi, la prospettiva? 
Le linee sono morbide e nello stesso tempo ben definite, i muscoli di Oloferne sono realisticamente tratteggiati, i volumi sono pieni, arrotondati. L'impressione globale è di una scena viva, reale, drammatica e, forse, anche un po' teatrale (sfondo scuro, drappo rosso, figure illuminate in primo piano). Questa impressione viene confermata dalla raffigurazione del sangue che schizza dalla gola di Oloferne.
La luce
Il sapiente gioco di chiaroscuri fa convergere lo sguardo sulla figura di Giuditta (provate a guardare il quadro voltandovi di colpo, fatelo più volte.. vi accorgerete che gli occhi saranno sempre attratti dalla figura femminile ritratta in chiaro) che è di fatto il centro formale e simbolico del dipinto, la figura messa in risalto e di cui maggiormente si voleva evidenziare il valore morale.

Impressione globale
Complessivamente che impressione vi fa il quadro? Cosa vi trasmette?
E' una scena drammatica o serena?
Di fissità o di movimento?







No comments:

Post a Comment