1 Crin d'oro crespo e d'ambra tersa e pura,
Ch'a l'aura su la neve ondeggi e vole,
Occhi soavi e più chiari che 'l sole,
Da far giorno seren la notte oscura,
5 Riso, ch'acqueta ogni aspra pena e dura,
Rubini e perle, ond'escono parole
Sì dolci, ch'altro ben l'alma non vòle,
Man d'avorio, che i cor distringe e fura,
9 Cantar, che sembra d'armonia divina,
Senno maturo a la più verde etade,
Leggiadria non veduta unqua fra noi,
12 Giunta a somma beltà somma onestade,
Fur l'esca del mio foco, e sono in voi
Grazie, ch'a poche il ciel largo destina.
Parafrasi
Capelli biondi come l'oro, lucenti e trasparenti come l'ambra
che all'aria ondeggiate e volate sul viso candido,
occhi dolci più luminosi del sole,
tanto da trasformare la notte in un giorno sereno,
sorriso che calma anche le pene più crudeli,
rubini e perle da cui escono parole
così dolci che l'anima non desidera altra gioia,
mano bianchissima che incatena e ruba i cuori,
un canto che sembra musica divina,
saggezza in giovane età,
grazia mai vista fra gli uomini,
unita ad una grandissima bellezza e ad una grandissima onestà,
furono l'esca da cui sprigionò la mia passione e sono grazie
che a poche creature il cielo concede con tanta generosità.
Figure retoriche
Dittologia= V. 1 "tersa e pura", V. 2 "ondeggi e vole", V. 5 "pena e dura", V. 8 "distringe e fura"
Iperbole= V. 3 "più chiari che 'l sole", V. 5 "ch'acquesta ogni aspra pena e dura", V. 9 "che sembra d'armonia divina", V. 14 "ch'a poche il ciel largo destina"
Enjambement= V. 6 "parole/sì dolci", V. 13 "sono in voi/grazie"
Allitterazione= V. 1 della R (cRin d'oRo d'ambRa teRsa e puRa),
Metafora= V. 1 "Crin d'oro crespo e d'ambra", V. 6 "rubini e perle", V. 8 "man d'avorio"
mi è stato utilissimo grandi! uno studente che era in difficoltà
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