Repubbliche sorelle in Italia 1796-1799
Anche sul territorio italiano si era ampiamente diffuso lo spirito della rivoluzione: nelle piazze di ogni città e di ogni paese vennero innalzati gli alberi della Libertà (simbolo della rivoluzione), intorno ai quali si danzava e si festeggiava. L'idea di una Nazione italiana, sul modello di quella francese, aveva preso piede tra i ceti intellettuali e borghesi della Penisola.
Dopo la fine della campagna d'Italia, con la Pace di Campoformio del 1797, Napoleone cede il Veneto [MA NON VENEZIA!] all'Austria e tiene per se' la Lombardia.
I territori conquistati vengono così organizzati in Repubbliche: viene fondata la Repubblica Cisalpina 1797, la Repubblica Ligure 1797, quella Romana 1798 e quella Partenopea 1799.
Il dominio di Napoleone è pressoché totale: solo la Sardegna resta in mano ai Savoia e la Sicilia ai Borboni.
- La Repubblica Cisalpina comprendeva: Lombardia, parte del Veneto e dell'Emilia-Romagna. Adottò una costituzione e una bandiera (il tricolore che ancora oggi è la bandiera dell'Italia).
- La Repubblica Ligure con capitale Genova che comprendeva Liguria, isola di Capraia e alcuni territori fra Liguria e Piemonte.
- La Repubblica Romana fu proclamata nel 1798 dai giacobini (patrioti romani) che rovesciarono il potere della Chiesa con l'appoggio dell'esercito francese. Papa Pio VI fu esiliato in Francia dove morì.
- La Repubblica Partenopea: a Napoli regnava Ferdinando IV di Borbone che fu deposto dai francesi nel gennaio del 1799. La Repubblica partenopea ebbe vita breve, durò infatti solo 6 mesi.
Albero della Libertà a Pistoia |
Perché falliscono le Repubbliche Sorelle
(tasse, leva obbligatoria, opere d'arte saccheggiate)
Inizialmente i princìpi rivoluzionari funzionarono---> la borghesia, il popolo, gli intellettuali: erano in molti a credere alla propaganda francese secondo cui gli italiani erano stati finalmente liberati dall'oppressore.
Ben presto, però, le pesanti tasse, il reclutamento forzato di uomini per combattere le guerre dei francesi, il continuo saccheggio di opere d'arte italiane trasferite nei musei parigini, le violenze e le repressioni, fecero intendere che Napoleone non aveva certo liberato il popolo, ma l'aveva semplicemente spostato dal controllo austriaco/borbonico a quello francese. Insomma, l'Italia era passata da uno sfruttatore all'altro: il governo di Parigi impediva qualsiasi forma di autonomia alle repubbliche e furono in molti a restarne delusi, sia fra i contadini (che, soprattutto a Napoli organizzarono vere e proprie rivolte contro i francesi e i patrioti italiani) che fra gli intellettuali (ad. esempio Foscolo).
Seconda coalizione antifrancese
Questo stato generale di scontento portò al fallimento delle Repubbliche Sorelle--->mentre Napoleone è impegnato nella Campagna d'Egitto si forma la Seconda Coalizione (formata da Gran Bretagna, Austria e Russia)---> Austria e Russia penetrano in Italia sconfiggendo l'esercito francese. I giacobini italiani vennero perseguitati ed uccisi e gli antichi sovrani tornarono sui loro troni.
Napoleone torna in Italia
Napoleone, però, dopo aver sistemato gli eserciti stranieri torna in Italia
e mette in atto una dura reazione: l'esercito napoleonico, nel quale
militavano anche patrioti italiani, restaurò le repubbliche al nord---> nasceva
così nel 1800 la Repubblica Subalpina e nel 1802 la Repubblica Italiana, futuro
Regno d'Italia napoleonico, che unì i territori delle repubbliche sorelle del
nord Italia.
Nel 1805 l'Impero francese si annesse la Repubblica Ligure e
restaurò la sua sovranità (non più con repubbliche ma con regni) a Napoli, Roma
e nel resto della penisola.
non aveva ciò che cercavo però fatta molto bene e articolata
ReplyDeleteganzo
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