Tuesday, November 12, 2013

RIASSUNTO SULL'IRAQ

Posizione geografia dell'Iraq
(in grigio, al centro della mappa)
Posizione geografica
L'Iraq si trova nell'Asia occidentale e confina:
a Nord= con la Turchia
a Ovest=con Siria e Giordania
a Sud=con Arabia Saudita e Kuwait
a Est=con l'Iran

Capitale
Baghdad

Geografia del territorio
La parte a nord-est del paese è occupata da una serie di catene montuose, appartenenti al sistema degli Zagros, mentre la zona occidentale è occupata da parte del deserto Siriaco ed è attraversata dal corso dell'Eufrate (con al centro la Mesopotamia, una grande pianura alluvionale).
Lungo il confine con l'Iran si trovano terreni paludosi e canneti.
Cartina fisica dell'Iraq
Fiumi
Ci sono due importanti fiumi, il Tigri e l'Eufrate, che sono stati la culla delle grandi civiltà antiche e che, prima di gettarsi nel Golfo Persico, confluiscono (-->si uniscono in un unico fiume).

Clima
Il clima è, in generale piuttosto arido.
Al nord gli inverni sono freddi con occasionali nevicate (anche di forte intensità).
La capitale, Baghdad, ha clima prevalentemente caldo e secco.

Composizione sociale
La maggior parte degli iracheni sono di religione musulmana e sono divisi in due gruppi:  Sunniti e Sciiti. Più del 75% della popolazione è composta da arabi, mentre circa il 15/20% sono di etnia curda. La lingua ufficiale è l'arabo, ma sono parlati anche il curdo, l'armeno e l'assiro.

Analisi sociale
Il problema principale in Iraq sono i continui conflitti fra fra sunniti e sciiti (i due gruppi religiosi più numerosi) e fra curdi e altri gruppi etnici (soprattutto cristiani e islamici).

Risorse naturali
Petrolio, gas naturali e fosfati.

Economia
L'Iraq è il secondo paese al mondo per le riserve di petrolio (al primo posto c'è l'Arabia Saudita). Purtroppo, però, a causa delle guerre e delle sanzioni economiche applicate dall'autorità internazionale, si stima che circa il 90% delle riserve petrolifere siano tuttora inutilizzate o ancora inesplorate.
Altre industrie abbastanza sviluppate sono quella tessile, chimica, la trasformazione alimentare e la produzione di fertilizzanti.
Baghdad, Bassora e Mosul sono i principali centri industriali.
Un'altra risorsa importante per l'economia proviene dall'agricoltura: nel paese si coltivano orzo, datteri, arance, melograni, riso, cotone e frumento. A causa delle scarse precipitazioni, l'agricoltura dipende quasi interamente dall'irrigazione artificiale (--->canali che portano acqua ai campi).
L'Iraq è sempre stato un paese ricco di risorse, ma dopo i recenti conflitti internazionali la sua economia ha subito un drastico calo.

Trasporti
Molte delle strade irachene, e la maggior parte delle sue ferrovie, dei porti e degli aeroporti, sono stati pesantemente danneggiati o totalmente distrutti durante la guerra del Golfo. 
Effetti di una bomba
 nella città di Baghdad
Le vie di comunicazione e le ferrovie sono concentrate nella regione del Tigri e dell'Eufrate e convergono su Baghdad. Le principali strutture portuali si trovano a Bassora, mentre gli aeroporti internazionali sono a Baghdad e Bassora. 
La maggior parte degli iracheni non possiede automobili ed è costretta ad utilizzare i mezzi pubblici. Molti abitanti delle città viaggiano in bicicletta, e nelle campagne la gente usa ancora asini e cammelli.

Sistema politico
Il paese è stato a lungo sotto la dittatura di Saddam Hussein. Dopo che quest'ultimo è stato giustiziato, nel 2006, si è cercato di instaurare una sorta di democrazia che è, a tutt'oggi, ancora molto debole.  

Storia
Inizialmente parte dell'Impero Ottomano, durante la Prima Guerra Mondiale l'Iraq venne occupato dalla Gran Bretagna. Nel 1920 passò sotto il controllo delle Nazioni Unite fino a raggiungere l'indipendenza nel 1932. Nel 1958 venne proclamata la "repubblica", ma in realtà furono una serie di militari a governare il paese, in modo molto rigido. L'ultimo di questi è stato Saddam Hussein.
Le dispute territoriali con l'Iran hanno portato a diversi conflitti (il più lungo di questi è durato dal 1980 al 1988). Nell'agosto del 1990 l'Iraq ha invaso il Kuwait e da questa azione di forza è scaturita la Guerra del Golfo. Dopo la liberazione del Kuwait, la Nato ha preteso da parte dell'Iraq la distruzione di tutte le armi di sterminio di massa (ordigni nucleari ed armi chimiche), ma il governo iracheno non ha mai acconsentito alle richieste. Anche per questo motivo le truppe Nato sono entrate nel paese, in missione di pace, per aiutare la popolazione e per cercare di stabilire una vera e propria democrazia che preveda libere elezioni. 

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