Il romanzo L'amica geniale di Elena Ferrante è ambientato in un rione di Napoli dove vivono diverse famiglie le cui vicende si intrecciano con quelle delle due protagoniste Elena e Raffaella (Lila).
Il quartiere per le bambine rappresenta quasi un universo a parte, un mondo chiuso dove c'è la loro scuola, la salumeria, la rosticceria, le loro case e il tunnel.
Il tunnel è il collegamento (fisico e metaforico) con il mondo "esterno", con la città di Napoli che le bambine sognano e che iniziano a conoscere durante l'adolescenza in occasione di alcune passeggiate con gli amici.
La descrizione dello spazio è di tipo diegetico, cioè i luoghi vengono descritti durante la narrazione, intrecciandosi continuamente con la vita delle persone che abitano nel rione.
L'azione narrativa e le vicende sono direttamente collegate con la descrizione dei luoghi, infatti anche il rione cambia e si sviluppa così come fanno Elena e Lila, che crescono e da bambine si fanno via via più grandicelle. Allo stesso modo il rione si modifica e risente dello sviluppo economico dell'Italia di quegli anni (anni '60= boom economico), con negozi che vengono ampliati e altri che chiudono per far posto a nuove attività.
TEMPO
Il romanzo inizia nel tempo presente con una lunga prolessi narrativa (un flash-forward o anticipazione) quando Elena, una delle due protagoniste, riceve una telefonata dal figlio della sua amica Lila (Raffaella) che la informa della sparizione della madre.
Questa telefonata mette in moto una serie di ricordi che ripercorrono l'infanzia e l'adolescenza delle due amiche.
Elena e Lila si conoscono quando hanno sei anni e frequentano la prima elementare. Nel corso della prima parte del romanzo la scansione temporale sarà scandita proprio dal cambiamento delle classi e della scuola delle due bambine.
Il romanzo inizia negli anni del dopoguerra e prosegue fino agli anni '60.
Il tempo è di tipo determinato, con precisi riferimenti temporali che conferiscono alla narrazione un effetto di realismo.
NARRATORE
La storia è narrata da Elena Greco, che è una delle due protagoniste del romanzo.
E' quindi un tipo di narratore interno e palese e proprio all'inizio Elena dichiara di voler scrivere ogni dettaglio e ogni ricordo dell'amicizia fra lei e Lila.
Le vicende sono narrate in prima persona ed esposte in modo soggettivo.
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