Tutta la rivoluzione astronomica prende avvio dalla nuova visione del cosmo di Giordano Bruno. Prima di lui la concezione dell'universo era basata sul sistema aristotelico-tolemaico: un universo chiuso, finito, geometrico e diviso in 2 parti distinte:
- mondo sopralunare
- mondo sublunare
Copernico si concentra su questa credenza e, cercando nei testi antichi, trova la teoria eliocentrica --> già i Pitagorici, infatti, avevano parlato di un sistema con il sole al centro.
Anche secondo Copernico il sistema eliocentrico è più valido perché meno complesso di quello geocentrico e inizia a studiarlo a livello matematico.
Nella sua opera "La Rivoluzione dei Corpi Celesti" Copernico mette il sole immobile al centro, attorno a cui ruotano i pianeti, fra cui la Terra. Anche la Luna ruota attorno alla Terra, mentre più lontano si trovano le stelle fisse.
Seppur più moderno e vicino al vero, l'universo descritto da Copernico è ancora un universo chiuso, finito, delimitato dal cielo delle stelle fisse.
Osiander scrisse una prefazione all'opera di Copernico in cui sosteneva che il suo modello fosse puramente teorico e non rispecchiasse la realtà.
Questa prefazione fu scambiata per l'opinione di Copernico e attutì molto l'impatto che queste idee rivoluzionarie ebbero sugli studiosi dell'epoca.
Questa prefazione fu scambiata per l'opinione di Copernico e attutì molto l'impatto che queste idee rivoluzionarie ebbero sugli studiosi dell'epoca.
Gli aristotelici, inoltre, opposero a questa teoria alcune critiche a cui, in quel momento storico, non si riusciva a dare una risposta sensata (la fisica non era ancora così "avanti")--->
- se la terra si muove a grande velocità (come sosteneva Copernico) perché gli oggetti non venivano lanciati lontano dalla superficie terrestre?
- se la terra si muove a gran velocità, perché non vengono generati venti così forti da scuotere persone e cose?
- se la terra si muove da ovest a est, un sasso che cade da una torre dovrebbe atterrare a ovest di essa (perché la terra nel frattempo si è mossa!), e invece il sasso cade perpendicolare alla torre.
Tutte queste obiezioni saranno poi risolte da Galileo.
Furono i Greci a teorizzare per primi l'infinità e la pluralità dei mondi (Democrito).
Nel Medioevo vi fu il rifiuto della concezione atomistica del mondo (considerata un'eresia).
Il primo che afferma nuovamente l'infinità del mondo è Cusano, anche se il suo universo più che infinito è indeterminato.
Giordano Bruno, invece, giunge ad una conclusione che non deriva dai calcoli matematici o da osservazioni astronomiche, ma da una sua intuizione (ovviamente influenzata dal pensiero copernicano)--> Bruno dice: se la Terra è un pianeta che gira intorno al Sole, le altre stelle che si vedono di notte non potrebbero essere anch'esse dei "Soli" con i loro pianeti intorno?
Tesi di Giordano Bruno--> sono 5
- abbattimento mura esterne dell'Universo
- pluralità dei mondi e loro abitabilità
- identità strutturale cielo-terra
- infinità dell'Universo
- geometrizzazione dello spazio cosmico
Queste 5 tesi apparvero come il frutto di una mente esaltata e i grandi astronomi del suo tempo le
accolsero con freddezza. Più tardi, invece, anche sul piano scientifico queste tesi finirono per essere convalidate (a parte l'abitabilità dei mondi di cui ancora non si sa granché^^).
accolsero con freddezza. Più tardi, invece, anche sul piano scientifico queste tesi finirono per essere convalidate (a parte l'abitabilità dei mondi di cui ancora non si sa granché^^).
Soltanto nel '900 Einstein darà un duro colpo all'universo proposto da Bruno: Einstein, infatti, sosterrà nuovamente l'idea di un universo finito--> per lui il mondo è illimitato, ma finito (come se fosse una sfera percorribile infinitamente, ma in realtà finita).
Paradossalmente la scienza contemporanea è più vicina al modello aristotelico-tolemaico che a quello di Bruno.
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