Goal - Umberto Saba
ultima vana, contro terra cela
la faccia, a non veder l'amara luce.
Il compagno in ginocchio che l'induce,
con parole e con mano, a rilevarsi,
scopre pieni di lacrime i suoi occhi.
La folla - unita ebbrezza - par trabocchi
nel campo. Intorno al vincitore stanno,
al suo collo si gettano i fratelli.
Pochi momenti come questo belli,
a quanti l'odio consuma e l'amore,
è dato, sotto il cielo, di vedere.
Presso la rete inviolata il portiere
- l'altro - è rimasto. Ma non la sua anima,
con la persona vi è rimasto sola.
La sua gioia si fa una capriola,
si fa baci che manda di lontano.
Della festa - egli dice - anch'io son parte.
Parafrasi
Il portiere, caduto a terra nell'inutile (vana) tentativo di difendere la porta, nasconde (cela) il viso contro il terreno, per non vedere quello che è successo (amara luce=aver preso il goal).
Un suo compagno di squadra, inginocchiato accanto a lui, lo invita a rialzarsi sia con i gesti che con le parole e si accorge che il portiere ha gli occhi pieni di lacrime.
La folla - unita nell'esultanza - sembra traboccare sul campo. I compagni di squadra stanno attorno al giocatore che ha segnato il goal. A tutti coloro che sono tormentati dall'odio o dall'amore, non capita spesso di vedere momenti belli come questo.
Il portiere della squadra vincente è rimasto vicino alla sua porta, ma lì c'è solo il suo corpo, non la sua anima. La sua gioia sembra voler esplodere in una capriola e per manifestarla manda baci ai compagni da lontano e si sente anch'egli parte dell'esultanza.
Analisi del testo
Livello metrico=sono 3 strofe di endecasillabi. Il verso è libero, anche se sono presenti alcune rime baciate (versi centrali delle strofe, ultimo e primo verso della strofa successiva)
Struttura=le 3 strofe corrispondono a 3 sequenze--->
1) nella prima il poeta focalizza l'attenzione sul portiere che ha subito il goal e sui suoi sentimenti di vergogna e umiliazione (faccia a terra, occhi pieni di lacrime)
2)nella seconda si racconta la gioia del goal: gioia che è condivisa da chi sta dentro e fuori dal campo, una gioia che accomuna. I compagni di gioco diventano "fratelli" nelle parole di Saba, proprio per voler sottolineare il sentimento di appartenenza che la vittoria contribuisce a rafforzare.
3)nella terza strofa, infine, si descrive la gioia solitaria del portiere che non abbandona la propria postazione di gioco, ma si sente partecipe dell'esultanza e, da lontano, manda baci ai compagni.
Figure retoriche
Sinestesia= "amara luce"
Metonimia="unita ebbrezza" (il poeta utilizza il termine astratto "ebbrezza" con cui si indica l'euforia dell'ubriaco per connotare sia la gioia dei giocatori che dei tifosi)
Metafora="unita ebbrezza" significa la gioia degli spettatori che esultano tutti insieme
Iperbato="con parole e con mano", "è dato, sotto il cielo, di vedere", "della festa - egli dice - anch'io son parte" (l'iperbato è la figura retorica che prevede l'inserimento di parole che spezzano la linearità della sintassi-->della festa egli dice anch'io son parte, sarebbe: egli dice anch'io son parte della festa)
Enjambements=Vv. 2-3 "contro la terra/cela la faccia"
vv. 7-8 "par trabocchi/nel campo"
Lessico
Saba utilizza un lessico piuttosto semplice, con l'inserimento di alcuni termini più aulici-->"cela", "induce", "rilevarsi", "trabocchi". Forse per voler dare un tocco di preziosità ad un gioco estremamente popolare quale è il calcio.
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