Sono in lingua volgare (quella parlata nel nord del paese, cioè la lingua d’oil) e raccontano vicende avvenute secoli prima.
Si chiamano chansons perché venivano cantate.
ARGOMENTI
Carlo Magno e i suoi paladini (conti palatini, in origine).
La base è quindi storica, ma non vi è fedeltà ai fatti reali. Esempio: si parla
di guerra santa contro gli infedeli (i musulmani che al tempo della diffusione delle chansons
occupavano la Spagna e i luoghi sacri al cristianesimo in Palestina), ma al
tempo di Carlo Magno questo spirito di difesa della fede cristiana era totalmente
assente.
A cosa servivano i poemi?
Ad auto celebrare i guerrieri che volevano presentarsi in una
luce eroica ed ideale. Nelle chansons si esprimono quindi i valori militari dei
cavalieri.
PUBBLICO
Inizialmente era un pubblico “militare” o comunque legato
alla cavalleria, poi questi ideali esercitarono un grande fascino anche su
pubblici diversi (come si vedrà poi gli ideali della cavalleria “penetrano”
nelle corti francesi dove daranno inizio all’ideale cortese).
Come venivano trasmesse le chansons?
Oralmenteà erano cantate da
cantori con un accompagnamento musicale piuttosto semplice.
Sono arrivate fino a noi perché poi sono state trascritte.
Chi cantava le chansons? I giullari che potevano essere dei giocolieri, dei mimi, oppure persone colte, anch'essi poeti.
Venivano accolto nelle corti e nelle abbazie per intrattenere un pubblico che poteva essere di volta in volta popolare oppure nobile.
VERSI
Decasillabi in strofe di varia lunghezza (chiamate LASSE)
Non avevano rime, ma assonanze.
Tipica della trasmissione orale è la ripetizione sempre
uguale di alcune formule stereotipate (avviene anche nell’Odissea e nell’Iliadeà
epiteti che servivano a memorizzare le caratteristiche dei personaggi, es.
“Atena dalle bianche braccia”).
Diffusione delle chansons
Ebbero grande popolarità anche fuori dalla Franciaàes.
nel Nord Italia diedero origine a poemi in lingua franco-veneta.
In Spagnaà “Il cantare del Cid” (1140 circa) incentrato sulla
figura del Cid Campeador, un cavaliere che riuscì a sottrarre alcuni territori
spagnoli ai Mori (nello specifico la città di Valencia).
In Germaniaà”La canzone del Nibelunghi”.
ciao
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