Suo padre era un militare mentre sua madre era figlia di un grande avvocato parigino.
Avviato alla carriera militare, intraprende poi quella ecclesiastica (al posto del fratello Alfonso che vi aveva rinunciato in favore della vita monastica) soprattutto per non perdere le entrate economiche che la Chiesa garantiva alla famiglia. Compie quindi studi teologici e nel 1607 (a soli 22 anni, con dispensa speciale di Papa Paolo V) diventa vescovo di Luzon dimostrando subito grandi doti amministrative e diplomatiche.
Nel 1614, nominato rappresentante per il suo ordine agli Stati Generali, si guadagna i favori di Maria de Medici, madre di Luigi XIII, e del suo protetto, il politico italiano Concino Concini.
Nominato Gran Cappellano della regina Anna d'Austria, moglie di Luigi XIII, nel 1616 entra nel Consiglio del Re, in qualità di Segretario di Stato degli Interni e della Guerra.
L'anno seguente, quando il re fa uccidere Concini (che stava diventando sempre più potente all'interno del regno) Richelieu segue in esilio la Regina Madre presso Blois.
Pur non vivendo più a Parigi, Richelieu continuò a tenere d'occhio gli affari di stato, trovando anche il tempo di scrivere due libri: "Una difesa dei principali articoli della fede cattolica" (1617 ) e "Un'istruzione per i Cristiani".
Nel frattempo lavorò moltissimo per far riconciliare la Regina Madre con Luigi XIII.
Fu infine riabilitato e nominato cardinale nel 1622.
Nel 1624, diventa Capo del Consiglio del Re (una specie di Primo Ministro), carica che mantenne per 18 anni, fino alla sua morte.
Politica di Richelieu--> 3 obiettivi principali:
Come prima cosa, quindi, Richelieu si adoperò per eliminare tutti gli avversari del re, in particolare all'interno della nobiltà, trasformando così la Francia in uno stato fortemente centralizzato.
In campo religioso combatté contro il potere dei Protestanti, costringendo la città de La Rochelle alla resa: con la pace di Alés, concesse ai protestanti libertà di culto, ma tolse loro cariche e poteri politici.
In politica estera Richelieu combatté soprattutto contro gli Asburgo cercando in tutti i modi di indebolire il loro potere, sia attraverso accordi diplomatici sia con azioni segrete come quella di finanziare Paesi Bassi e Svezia impegnati in una guerra contro gli Asburgo.
A livello economico promosse una serie di riforme per migliorare lo sviluppo economico e coloniale.
Nel 1631, al culmine del suo potere, ottenne dal re il permesso di costruire un castello in una città che oggi porta il suo nome e che viene ormai considerata uno dei capolavori urbanistici occidentali.
Lo scontento
I suoi metodi furono ben poco apprezzati e spesso generarono rivolte e proteste di ogni tipo.
La sua politica contro gli Asburgo non piacque a Maria de 'Medici né ad Anna d'Austria, moglie di Luigi XIII.
Tutti, insomma, cercarono invano di destituirlo, ma il cardinale non si fermò di fronte a nulla, anzi mantenne il potere fino al giorno della sua morte, avvenuta il 4 Dicembre 1642 a Parigi all'età di 57 anni, non prima di aver raccomandato al re il suo successore, il Cardinale Mazarino.
Nel 1614, nominato rappresentante per il suo ordine agli Stati Generali, si guadagna i favori di Maria de Medici, madre di Luigi XIII, e del suo protetto, il politico italiano Concino Concini.
Nominato Gran Cappellano della regina Anna d'Austria, moglie di Luigi XIII, nel 1616 entra nel Consiglio del Re, in qualità di Segretario di Stato degli Interni e della Guerra.
L'anno seguente, quando il re fa uccidere Concini (che stava diventando sempre più potente all'interno del regno) Richelieu segue in esilio la Regina Madre presso Blois.
Pur non vivendo più a Parigi, Richelieu continuò a tenere d'occhio gli affari di stato, trovando anche il tempo di scrivere due libri: "Una difesa dei principali articoli della fede cattolica" (1617 ) e "Un'istruzione per i Cristiani".
Nel frattempo lavorò moltissimo per far riconciliare la Regina Madre con Luigi XIII.
Fu infine riabilitato e nominato cardinale nel 1622.
Nel 1624, diventa Capo del Consiglio del Re (una specie di Primo Ministro), carica che mantenne per 18 anni, fino alla sua morte.
Politica di Richelieu--> 3 obiettivi principali:
- Eliminare gli avversari del re all'interno della nobiltà
- Ridurre il potere politico dei protestanti nello stato francese
- Ridurre il potere politico degli Asburgo
Come prima cosa, quindi, Richelieu si adoperò per eliminare tutti gli avversari del re, in particolare all'interno della nobiltà, trasformando così la Francia in uno stato fortemente centralizzato.
In campo religioso combatté contro il potere dei Protestanti, costringendo la città de La Rochelle alla resa: con la pace di Alés, concesse ai protestanti libertà di culto, ma tolse loro cariche e poteri politici.
In politica estera Richelieu combatté soprattutto contro gli Asburgo cercando in tutti i modi di indebolire il loro potere, sia attraverso accordi diplomatici sia con azioni segrete come quella di finanziare Paesi Bassi e Svezia impegnati in una guerra contro gli Asburgo.
A livello economico promosse una serie di riforme per migliorare lo sviluppo economico e coloniale.
Nel 1631, al culmine del suo potere, ottenne dal re il permesso di costruire un castello in una città che oggi porta il suo nome e che viene ormai considerata uno dei capolavori urbanistici occidentali.
Lo scontento
I suoi metodi furono ben poco apprezzati e spesso generarono rivolte e proteste di ogni tipo.
La sua politica contro gli Asburgo non piacque a Maria de 'Medici né ad Anna d'Austria, moglie di Luigi XIII.
Tutti, insomma, cercarono invano di destituirlo, ma il cardinale non si fermò di fronte a nulla, anzi mantenne il potere fino al giorno della sua morte, avvenuta il 4 Dicembre 1642 a Parigi all'età di 57 anni, non prima di aver raccomandato al re il suo successore, il Cardinale Mazarino.
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