Siamo intorno al 90 a.C.
Le popolazioni italiche, alleate dei Romani, pur fornendo un grosso contributo alla potenza militare di Roma, erano escluse dalle decisioni politiche, militari ed economiche. Inoltre non potevano comandare l'esercito ed erano sfruttate economicamente.
Livio Druso, tribuno della plebe, propose alcune riforme tra cui la concessione della cittadinanza romana agli Italici. Quando era quasi riuscito a convincere il Senato a votare a favore della sua riforma, viene ucciso. A questo punto scoppia una rivolta praticamente in tutti i territori della penisola---> inizia la GUERRA SOCIALE (cioè dei socii=gli alleati).
Dopo una serie di feroci battaglie Roma riesce a vincere sul piano militare, ma nel frattempo aveva concesso la cittadinanza a tutti quei popoli che avevano giurato fedeltà a Roma (e non le si erano ribellati) e anche a quelli che si erano arresi... Alla fine quindi Roma vince sì la guerra, ma i rivoltosi ottengono quanto avevano richiesto, cioè la cittadinanza!
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