In che modo Goldoni attua la riforma del teatro?
Goldoni voleva portare in scena la realtà, la vita vera e il modo migliore per farlo era servirsi della commedia, perché riteneva che fosse il genere teatrale più adatto a rappresentare la realtà di tutti i giorni.
I punti della riforma goldoniana:
- Approfondimento psicologico dei personaggi
Fino ad allora la commedia dell'arte era basata su quelle che sono chiamate "maschere", cioè su personaggi stereotipati: i loro comportamenti sono predeterminati e gli spettatori li conoscono già perfettamente. Le maschere sono fisse e sempre uguali nel loro modo di agire e di pensare.
Goldoni propone invece di portare sul palco personaggi "veri", presi dalla realtà, così che avessero un loro carattere e una loro psicologia. I personaggi di Goldoni non hanno un carattere "fisso", ma si modificano nel corso della commedia, sono in evoluzione.
In questo modo alla tradizionale "commedia per tipi" subentra "una commedia per caratteri".
- Porta in scena situazioni realistiche
Portando sul palco vicende reali, Goldoni voleva fare in modo che il pubblico potesse quasi specchiarsi in ciò che veniva rappresentato, ritrovando quei difetti, quelle debolezze e quelle passioni che caratterizzano ogni essere umano.
- Introduce il copione ed abolisce il canovaccio
La commedia dell’arte era recitata "a soggetto", cioè non veniva scritta per intero, ma solo accennata in quello che è chiamato "canovaccio", cioè la vicenda narrata nei suoi aspetti principali. Gli attori quindi recitavano improvvisando per la maggior parte del tempo.
Goldoni riuscì invece a far accettare il cambiamento, proponendo commedie scritte per intero (si chiamano commedie "distese") che gli attori dovevano imparare a memoria.
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