Lucono le meduse come stanche
lampade sul cammin della Sirena
sparso d'ulve e di pallide radici.
Bonaccia spira su le rive bianche
ove il nascente plenilunio appena
segna l'ombra alle amare tamerici.
Sugger di labbra fievole fa l'acqua
ch'empie l'orma del piè tuo delicata.
PARAFRASI
Le meduse brillano come lampade fioche sulla superficie del mare cosparsa di alghe e di radici bianche.
C'è bonaccia sulla riva e la luna piena che sta sorgendo mostra l'ombra delle tamerici salate.
L'acqua delle onde riempie l'orma lieve che hai lasciato sulla sabbia col tuo piede, come quando si beve con delicatezza.
ANALISI METRICA
ANALISI METRICA
La lirica è un madrigale composto da 8 versi endecasillabi, raccolti in due terzine e un distico finale che rimano ABC ABC DE.
Poesia dal ritmo lento, segnato dai frequenti enjamebents, che ben si accorda col tema e il paesaggio notturno descritto.
FIGURE RETORICHE
Anastrofe= v. 1 "Lucono le meduse"
Enjambement= v. 1 "stanche/lampade" - v. 2 "Sirena/sparso" - v.5 "appena/segna" - v.7 "l'acqua/ch'empie".
Similitudine= v. 1 "come stanche lampade"
Metafora= v.2"il cammin della Sirena" --> intende la superficie del mare - vv. 7/8 "sugger di labbra..." ampia metafora che rende l'immagine dell'acqua che ricopre l'orma sulla sabbia
Tecnicismo= v. 3 "ulve" è un termine tecnico, con cui si intende una particolare varietà di alga marina, proprio della botanica
Personificazione=vv. 7/8 "sugger... fa l'acqua" --> personifica l'onda del mare che "sugge", cioè beve (azione tipica di una creatura vivente)
Latinismo= v. 8 "ch'empie"--> da "implere", riempire.
Latinismo= v. 8 "ch'empie"--> da "implere", riempire.
COMMENTO
La lirica fa parte della raccolta "Alcyone" , sezione "Madrigali d'estate".
Vi viene descritto un paesaggio notturno (o comunque serale--> ce lo dice la luna che sta nascendo), in cui predominano le sensazioni visive: "lucono", "stanche lampade", "rive bianche" "plenilunio", "segna l'ombra".
Le prime due terzine sono incentrate sul paesaggio solitario e sul contrasto luce/ombra: è sera, il mare è calmo e la luna con la sua luce rischiara la riva e segna l'ombra delle tamerici.
Nel distico finale appare invece la figura umana: il poeta sta passeggiando sulla riva, presumibilmente in compagnia di una donna (l'orma è delicata, tipica di un piede femminile).
Il ritmo è lento, in accordo il paesaggio dominato dalla bonaccia, e sottolineato da termini come "stanche", "pallide" e da espressioni come "appena segna" e "sugger fievole".
Vi viene descritto un paesaggio notturno (o comunque serale--> ce lo dice la luna che sta nascendo), in cui predominano le sensazioni visive: "lucono", "stanche lampade", "rive bianche" "plenilunio", "segna l'ombra".
Le prime due terzine sono incentrate sul paesaggio solitario e sul contrasto luce/ombra: è sera, il mare è calmo e la luna con la sua luce rischiara la riva e segna l'ombra delle tamerici.
Nel distico finale appare invece la figura umana: il poeta sta passeggiando sulla riva, presumibilmente in compagnia di una donna (l'orma è delicata, tipica di un piede femminile).
Il ritmo è lento, in accordo il paesaggio dominato dalla bonaccia, e sottolineato da termini come "stanche", "pallide" e da espressioni come "appena segna" e "sugger fievole".
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