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martedì 12 febbraio 2019

RIASSUNTO L'AGNESE VA A MORIRE

"L'Agnese va a morire" è un romanzo di Renata Viganò, scrittrice bolognese che partecipò alla Resistenza Partigiana durante la Seconda Guerra Mondiale.
Le vicende sono ambientate nelle Valli di Comacchio, nei mesi precedenti alla liberazione dell'Italia da parte degli alleati.
Agnese è una donna di mezza età, fa la lavandaia ed è sposata con sposata con Palita, un uomo che non può lavorare a causa di una malattia contratta da bambino, ma che è molto attivo politicamente.
Un giorno Palita viene arrestato, probabilmente per aver dato ospitalità ad un disertore e viene portato verso i campi di prigionia. Ad Agnese, qualche giorno dopo, viene annunciata la morte del marito, avvenuta su un treno. Alla donna non resta che la gatta di Palita e l'odio profondo verso i tedeschi.
Una sera un soldato tedesco spara per gioco alla gatta di Palita e Agnese, in preda alla rabbia, lo colpisce con un bastone. Credendo di averlo ucciso, Agnese scappa e si rifugia presso una famiglia di partigiani dove inizia a collaborare con le forze della Resistenza.
Inizialmente la donna assume il ruolo di "mamma": cura i partigiani, lava per loro, cucina, si occupa delle faccende di casa. Poi viene arruolata come "staffetta", cioè per portare messaggi da un paese all'altro in bicicletta.
Un giorno Agnese incontra un gruppo di soldati e fra questi c'è anche Kurt. L'uomo la riconosce e le spara. Agnese muore così, d'inverno, fucilata in mezzo alla neve.
Di lei, dice l'autrice, non resta altro che un mucchio di stracci.

In realtà il messaggio del libro è molto profondo: Agnese rappresenta quella parte di popolo italiano che ha voluto combattere contro i nemici tedeschi. Il suo sacrificio è giunto fino a noi grazie alle parole del romanzo che ci fanno conoscere una donna umile, ma forte e coraggiosa fino alla morte.

mercoledì 15 ottobre 2014

RIASSUNTO L'AMORE E GLI STRACCI DEL TEMPO

Il libro di Anilda Ibrahimi è ambientato durante la guerra dei Balcani degli anni '90 e racconta le vicende di Ajkuna e Zlatan, due giovani innamorati che vivono a Pristina, nella regione del Kosovo.

Le famiglie dei due giovani, nonostante siano di diversa etnìa (Zlatan è serbo, Ajkuna è di origine albanese), si conoscono da molto tempo e sono legate da una profonda amicizia che risale agli anni '70.
E' in quel periodo, infatti, che Milos, padre di Zlatan, insegna alla facoltà di medicina dove è iscritto Besor, padre di Ajkuna. Nel 1981 Besor, dopo aver partecipato ad una manifestazione di protesta contro le discriminazioni serbe nei confronti degli albanesi, viene incarcerato e costretto a scontare 10 anni di prigionia. Milos, per non lasciare solo l'amico, si trasferisce a Pristina, rinunciando alla carriera universitaria, e accoglie in casa propria Donika, moglie di Milos, e la piccola Ajkuna che cresce insieme a suo figlio Zlatan.

Dopo la prigionia le due famiglie sono ancora più unite e i due giovani hanno finito con l'innamorarsi. La loro vita sembra già programmata, il loro futuro quasi certo, ma negli anni '90 la loro città si trova al centro di un conflitto fra serbi e albanesi che li porterà ad allontanarsi per sempre.  Zlatan è costretto ad arruolarsi in una guerra che non sente sua e a combattere per ideali che non gli appartengono, mentre Ajkuna inizia un lungo periodo da profuga, rifugiandosi prima in Svizzera, dove partorirà Sarah figlia di Zlatan, e poi in lungo pellegrinaggio europeo dove incontrerà facce, persone e destini diversi. Zlatan, invece,  dove incontra Ines la donna di cui si innamorerà e che gli darà un figlio.

Durante la loro forzata separazione, entrambi hanno come unica risorsa il pensiero di potersi un giorno riabbracciare e insieme riprendere la loro esistenza da dove era stata così bruscamente interrotta. Ma la guerra non lascia inalterate le vite di chi l’ha attraversata, e nulla sarà mai o tornerà più come prima. Quando dopo dieci anni - tempo in cui ognuno dei due ha cercato di organizzare la propria esistenza nella lunga attesa di un ritorno dell’altro - si ritroveranno, niente corrisponderà più alle loro aspettative e ai loro desideri: la guerra si è portata via tutto il loro futuro da vivere insieme.