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lunedì 9 dicembre 2013

RIASSUNTO SUL PRINCIPATO DI AUGUSTO

L'età di Augusto segna il passaggio dalla Repubblica all'Impero

Roma dopo la congiura contro Cesare
Dopo l'uccisione di Cesare, il popolo romano insorge contro Bruto, Cassio e gli altri congiurati: Cesare, togliendo potere al Senato, aveva di fatto snaturato la Repubblica di Roma, ma per la plebe egli era stato un uomo saggio, un uomo che intendeva mettere fine alle guerre civili e abbattere molti dei privilegi dell'aristocrazia.
Il giorno del funerale di Cesare, i congiurati sono costretti a fuggire per non essere linciati dalla folla.
Il potere viene preso allora da Marco Antonio (generale di Cesare), Ottaviano (nipote e figlio adottivo di Cesare) e Lepido (amico di Cesare), che insieme formano il Secondo Triumvirato.
Conquiste territoriali durante l'impero di Augusto 
Bruto e Cassio vengono definitivamente sconfitti in Macedonia, ma il Triumvirato non dura a lungo: quando Ottaviano sconfigge Marco Antonio ad Azio, nel 31 a.C, finiscono anche le guerre civili in Roma. 

Poteri di Augusto
La città è, adesso, ufficialmente nelle mani di Ottaviano che diventa, in pratica, il primo imperatore romano. Egli assume su di se' tutti i poteri (tribunato della plebe, proconsolato di tutto l'impero, carica di pontefice massimo) senza abbattere la Repubblica----> non voleva apparire al popolo come un monarca e quindi questi poteri, se se presi singolarmente, rispettavano i princìpi della Repubblica, ma, se li si sommava, erano a tutti gli effetti i poteri di un dittatore. Inoltre, non volle farsi chiamare "re" o "dittatore", ma scelse come prenome la parola "imperatore", come nome Cesare e come cognome Augusto.

Riforme politiche
Ottaviano Augusto dirige le sorti di Roma per più di 40 anni, riformando l’economia, l’esercito e creando nuove istituzioni, fra cui il Catasto che registra tutte le proprietà dell’impero ed il Censimento della popolazione. 
Il popolo romano, stremato da 50 anni di guerre civili, non desiderava altro che pace e tranquillità, per questo Ottaviano:
  • congedò molti soldati---> riducendo l'esercito ridusse anche il salario che lo stato doveva sborsare per pagarli
  • annullò i debiti dei privati cittadini nei confronti dello stato
  • tolse molti poteri "effettivi" al Senato, conferendo cariche praticamente inutili, ma ben pagate, ai senatori, i quali accettarono di buon grado lo stato delle cose
  • fece dei cavalieri la classe dirigente di Roma---> ad essi è affidato il comando dei Pretoriani (la guardia armata), della prefettura della flotta e dell'annona. 
La classe media (commercianti e artigiani) apprezza l'operato di Ottaviano perché in tempo di pace anche il commercio fiorisce e anche la plebe lo sostiene perché egli si dimostra attento ai bisogni dei più poveri (organizzazione di giochi nel circo e distribuzione gratuita di grano).


L'importanza dei valori romani
Insieme alla pace, Ottaviano è intenzionato a restaurare anche gli antichi costumi e i valori della tradizione romana che si erano perduti durante le guerre civili---> leggi contro il lusso e l'adulterio, per scoraggiare il divorzio, il celibato e la mancanza di prole.
In questo viene aiutato dall'amico Mecenate che è incaricato di scegliere i letterati migliori per esaltare le antiche virtù della storia di Roma. ---->
Autori come Virgilio, Orazio, Livio e Tibullo diffondono, attraverso i loro scritti, i valori morali e religiosi più tradizionali. Oltre a questo, Ottaviano fece restaurare templi e vecchi edifici, fece costruire nuove piazze, portici e basiliche (Pantheon, Teatro di Marcello, Ara Pacis).

La successione del potere
Anche se sarebbe stato compito del Senato designare il suo successore, Ottaviano fece in modo di stabilire una successione di tipo ereditario: il potere, alla sua morte, passò infatti nelle mani di Tiberio (figlio di primo letto della sua seconda moglie, Livia Drusilla) 

lunedì 3 giugno 2013

SCHEMA RIFORMA CENTURIATA

Introdotta da Servio Tullio (secondo re etrusco) che divise la popolazione di Roma in 5 classi in base al censo--->cioè la ricchezza posseduta da ogni cittadino (case, attività terreni. La riforma:

  •  ridisegnava il meccanismo di voto (OGNI CENTURIA ESPRIMEVA UN VOTO POLITICO) e 
  • serviva come base per il reclutamento dell'esercito (OGNI CENTURIA FORNIVA UN CERTO NUMERO DI SOLDATI)
Chi non aveva nulla (ma veniva conteggiato per "testa", caput in latino) era introdotto nella classe 
Capite Censi, mentre chi possedeva più di 100.000 assi era inserito in una delle 18 centurie dei cavalieri.
Vi erano poi 2 centurie di fabbri (addetti alla riparazione delle macchine da guerra) e 2 centurie di musici (suonatori di corno e tromba). 
Inizialmente ogni centuria forniva 100 soldati (da qui il nome centuria), poi questo numerò variò per diversi motivi. I soldati, fino al I secolo d.c., non percepivano alcuno stipendio (potevano dividere una parte del bottino di guerra, quando c'era).
Le classi ricche erano meglio equipaggiate per la guerra (avevano elmi, corazze, lanceetc.) man mano che si scendeva di classe gli armamenti erano più scarsi fino ad arrivare alla V classe (armata solo di fionde e pietre) e ai capite censi (che venivano richiamati in guerra solo in casi di estrema gravità ed erano armati a spese dello stato).