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mercoledì 26 novembre 2014

RIASSUNTO SULLE FALDE ACQUIFERE, FREATICHE E ARTESIANE

Una parte delle acque che circola sulla superficie terrestre penetra nel terreno, spinta dalla forza di gravità, attraverso rocce porose e permeabili (cioè rocce che lasciano passare l'acqua). L'acqua pian piano impregna il terreno e scende nei vari strati sottostanti fin quando incontra uno strato di roccia impermeabile---> arrivata qui si accumula negli spazi fra le rocce formando un giacimento sotterraneo chiamato falda acquifera (o falda idrica).

Le falde acquifere si dividono in:

Falde freatiche--->  che sono accumuli di acqua più superficiali, che si formano grazie alla presenza di uno strato impermeabile sottostante. Non sono protette da possibili inquinanti provenienti dalla superficie. Per estrarre l’acqua da una falda freatica è necessario un pompaggio perché non c’è abbastanza pressione affinché l’acqua zampilli spontaneamente all'esterno. Una falda freatica può estendersi per molti chilometri e terminare in un fiume, in un lago o direttamente nel mare. Le oasi dei deserti si formano appunto per l'emersione di una falda freatica. Quando la parte superficiale della falda incontra il profilo del terreno, l’acqua emerge sotto forma di sorgente.
Falde artesiane---> Sono situate solitamente  a maggior profondità e delimitate da due strati impermeabili, uno sotto ed uno sopra. La falda quindi risulta maggiormente “protetta” dagli inquinanti provenienti dall'esterno--->l’acqua della falda artesiana ha, in genere, una qualità migliore di quella proveniente da una falda freatica.
Avendo sufficiente pressione l’acqua zampilla da sola in superficie senza bisogno di pompaggio.


tipo
tipo
Falda freatica
Falda artesiana
livello rispetto alla superficie
Meno profonda
Più profonda
composizione
Terreno – Falda – Strato impermeabile
Terreno – strato impermeabile- Faldastrato impermeabile
fuoriuscita dell’acqua
Pompaggio necessario
Sufficiente pressione quindi l’acqua sgorga spontaneamente
esempio
oasi del deserto
geyser

giovedì 13 marzo 2014

RIASSUNTO SUL PANCREAS

Il pancreas è una ghiandola di forma allungata, di color giallo/rosa che fa parte dell'apparato digerente.
Nei giovani raggiunge un peso di circa 80-100 grammi - peso che tende a ridursi con l'avanzare dell'età - mentre la lunghezza complessiva è di circa 15 centimetri.
Il pancreas ha due funzioni principali:
  • endocrinaàproduzione di insulina, glucagone e somatostatina
  • esocrinaà secrezione di enzimi digestivi, acqua, bicarbonati

Funzione endocrina
Il pancreas produce l’insulina e il glucagone: due diversi ormoni che intervengono in maniera opposta nel mantenere un corretto equilibrio degli zuccheri nel sangue.
Le cellule che producono glucagone sono dette cellule alfa, mentre quelle che producono insulina sono dette cellule beta.
A seconda del livello di zucchero presente nel sangue – cioè la glicemia- il pancreas produrrà l’uno o l’altro ormone.
Esempioà dopo i pasti il pancreas produce insulina che favorisce il passaggio degli zuccheri dal sangue ai tessuti periferici e riporta così la glicemia ai valori normali; se invece si è a digiuno da qualche ora, la glicemia avrà valori minimi e il pancreas produrrà glucagone che possiede l’effetto contrario essendo iperglicemizzante; durante la produzione di uno dei due ormoni viene inibita quella dell’altro.

Funzione esocrina
Fondamentale nei processi digestiviàil pancreas produce infatti alcuni enzimi digestivi che vengono immessi nel duodeno e che consentono la scissione e l’assorbimento degli alimenti. Importantissimo è il fatto che questi enzimi diventano attivi (cioè in grado di scindere e far assorbire le sostanze alimentari) solo DOPO essere giunti nel duodeno (in caso contrario si verificherebbe l’autodigestione dell’organo, cosa che accade in alcune patologie come la pancreatite!) grazie all’azione attivante di alcune sostanze.

In pratica questi enzimi digestivi inattivi (chiamati zimogeni) prodotti dal pancreas arrivano “inattivi” nel duodeno e qui, grazie ad una sostanza duodenale chiamata enterochinasi, si “attivano” consentendo l’assimilazione degli alimenti. 

venerdì 3 gennaio 2014

VERIFICA SU TEMPERATURA E CALORE SCUOLE MEDIE

Verifica su temperatura e calore per scuole medie