Marco Tullio Cicerone nasce nel 106 a.C ad Arpino (Lazio) da una famiglia non "nobile", ma appartenente all'ordine equestre--> abbastanza ricchi da avviarlo alla carriera politica.
Gli studi
Studia a Roma con maestri greci di filosofia e retorica e frequenta il Foro fin da giovane.
Nell'81 a.C (ha 25 anni) sostiene la sua prima causa--> l'orazione Pro Quinctio. Dal 79 al 77 a.C va in Grecia e in Asia Minore per perfezionare gli studi. Tornato a Roma intraprende la carriera politica:--> nel 75 a.C. diventa questore in Sicilia e l'anno dopo (76 a.C.) entra in Senato.
Nel 63 a.C viene eletto console, vincendo le elezioni contro Lucio Sergio Catilina.
Il Consolato
Durante gli anni del consolato Cicerone ha posizioni conservatrici: difende gli ottimati (i ceti forti economicamente-->senatori e cavalieri) contro i populares, sostenuti da Giulio Cesare che invece voleva riforme per i ceti meno abbienti. La questione più spinosa che Cicerone dovette affrontare durante il consolato fu
La congiura di Catilina
Lucio Sergio Catilina, dopo essere stato nuovamente sconfitto all'elezione come console, si stava preparando a impadronirsi del potere con la forza. I suoi piani furono scoperti da Cicerone che lo attaccò violentemente con un'orazione (la prima Catilinaria) e lo costrinse a lasciare Roma. Quando 5 capi della congiura vennero arrestati. Cicerone si mostrò a favore della pena di morte, mentre Cesare era contrario. Catilina morì nel 62 a.C combattendo contro l'esercito romano in Etruria.
La decadenza e l'esilio
Dopo la morte di Catilina, l'importanza politica di Cicerone si affievolisce notevolmente--> sale al potere il Primo Triumvirato con Cesare, Pompeo e Crasso che avevano posizioni più "popolari" rispetto al conservatorismo ciceroniano.
Nel 58, con un processo sommario, Cicerone viene condannato all'esilio per aver mandato a morte i "catilinari", cioè coloro che avevano capeggiato la congiura di Catilina. Gli vengono confiscati i beni e gli viene demolita la casa. L'esilio, in Grecia, dura 16 mesi. Nel 57 Cicerone viene richiamato a Roma grazie all'intervento di Pompeo e di altri amici.
Il riavvicinamento a Cesare
Dopo l'esilio Cicerone si riavvicina a Cesare e a Pompeo, rimanendo però ai margini della politica, anche se si adattò a difendere in tribunale i personaggi legati a Cesare e Pompeo.
Nel 51 è proconsole in Asia Minore e, quando torna in Italia, trova un clima politico surriscaldato dalle tensioni fra Cesare e Pompeo. Cicerone si schiera dalla parte di Pompeo e, dopo che Pompeo viene sconfitto in Egitto, Cicerone torna a Roma riconciliandosi nuovamente con Cesare (47 a.C).
Dolori privati
Dopo che Cesare diventa dittatore, Cicerone limita i suoi interventi pubblici e si dedica all'attività letteraria. All'amarezza per la vita politica, si aggiungono i dispiaceri privati--> nel 46 a.C divorzia da Terenzia, dopo 30 anni di matrimonio. Trovandosi poi in difficoltà finanziarie sposa Publilia, una giovane 21enne di cui era tutore. Nel 45 muore di parto la figlia Tullia e poco dopo fallisce anche il suo matrimonio con Publilia.
Secondo Triumvirato e morte
Dopo l'assassinio di Cesare (15 Marzo 44 a.C) Cicerone si schiera con coloro che l'avevano ucciso, appoggiando Ottaviano e sperando così di diventare suo consigliere (voleva convincerlo a ridare potere e forza al Senato). In realtà Ottaviano si serve di lui per attaccare Antonio, suo rivale--> infatti Cicerone scrive le Filippiche proprio contro Antonio.
Nel 43 a.C quando Antonio e Ottaviano si alleano con Lepido nel Secondo Triumvirato, il nome di Cicerone è uno tra i primi ad essere scritto nelle liste di proscrizione e viene ucciso nella sua villa di Formia, il 7 Dicembre del 43 a.C.
Alcune fonti storiche narrano che la sua testa e le mani mozzate furono portate ad Antonio e poi esposte nel Foro Romano.
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