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venerdì 21 novembre 2014

TRAMA LA COSCIENZA DI ZENO ITALO SVEVO

Questo romanzo di Italo Svevo è ambientato a Trieste e racconta le vicende di Zeno Cosini, un uomo nevrotico, insoddisfatto, da sempre ossessionato dal vizio del fumo.
Da ragazzo Zeno non ha combinato un granché: è passato da un’università all'altra senza riuscire neanche a terminare gli studi. Il padre lo considera talmente inetto da affidare l’azienda di famiglia ad un amministratore esterno, il Signor Olivi, dimostrando così di ritenere il figlio profondamente immaturo seppur anagraficamente già adulto. 
Mentre si trova in punto di morte, il padre schiaffeggia Zeno e questo comportamento genera in lui un profondo turbamento: non capendo se il padre lo ha fatto inconsapevolmente (perché già in agonia) o piuttosto con piena convinzione, si farà prendere da dubbi e sensi di colpa che lo accompagneranno per tutta la vita.
Zeno conosce per ragioni di lavoro Giovanni Malfenti, un abile uomo d’affari verso cui nutre profonda stima e che vedrà come figura a cui affidarsi dopo la morte del padre. Zeno si innamora di Ada, una delle quattro figlie di Malfenti,  ma la ragazza lo respinge. Allora rivolge una proposta di matrimonio alla sorella di lei, Alberta, ma, respinto anche da lei, chiederà infine in sposa la più brutta delle figlie di Giovanni, Augusta. Ben presto Zeno si rende conto che, inconsciamente, era proprio lei la donna che voleva perché Augusta sarà per lui una figura estremamente positiva, una buona moglie che si prodigherà amorevolmente per il loro matrimonio. Questo non impedisce a Zeno di intraprendere una relazione passionale con Carla, una donna giovane, povera e molto bella, che inizialmente suscita in lui un senso di protezione. Il loro rapporto terminerà anche per i sensi di colpa di Zeno nei confronti della moglie.
Zeno fonda poi un’attività commerciale con il cognato Guido, l'uomo che ha sposato Ada.
Guido è abile, sicuro di sé e Zeno sembra provare un affetto e un’ammirazione sincera. In realtà cela inconsciamente verso di lui un odio profondo che viene fuori, per sbaglio, al funerale di Guido, suicidatosi per un dissesto finanziario. Zeno a questo punto, ormai anziano, decide di ricorrere all’aiuto della psicoanalisi per smettere di fumare, ma la diagnosi del medico, che inquadra la sua problematica come conseguenza del complesso edipico, non lo trova d’accordo.
Lo scoppio della Prima Guerra Mondiale favorisce inaspettatamente la riuscita di alcune sue attività commerciali che lo faranno sentire finalmente realizzato come uomo d’affari e guarito dalle sue nevrosi.


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